Iuliano ritrova i tre moschettieri

22.04.2015 18:15 di Marco Ferri   vedi letture
Iuliano ritrova i tre moschettieri
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© foto di Federico Gaetano

Volendo scavare a fondo, Mark Iuliano ha un motivo per sorridere. La sconfitta con il Catania, la seconda consecutiva e la terza nelle ultime quattro uscite interne, non ha inasprito il carico disciplinare gravante sui suoi centrocampisti. Tradotto: a Vercelli, per la prima volta nel mese di aprile, il tecnico cosentino avrà a disposizione quattro pedine “adulte” in mezzo al campo. Tra infortuni e squalifiche, la fattispecie non si verificava dal 7 marzo scorso, nel giorno del ko contro la capolista Carpi che interruppe la striscia positiva ed evidenziò le prime crepe in un sistema che nei 40 giorni precedenti aveva girato alla perfezione.

COSTANTE – Da Brescia in avanti, l’unico giocatore utilizzato regolarmente è stato Najib Ammari, di fatto la seconda alternativa aggiunta durante il mercato (nello specifico, nella coda) di gennaio. Gli esponenti del terzetto titolare (Crimi, Valiani e Viviani) si sono invece distribuiti equamente le assenze, in tutto due a testa, cinque delle quali per squalifica con il solo capitano che ha saltato l’appuntamento di Lanciano, a scopo precauzionale, per il persistere del problema alla caviglia ammaccata. Il ricorso al franco-algerino, ritenuto dal tecnico cosentino, proprio alla vigilia della sfida contro gli emiliani, tassello da addomesticare tatticamente, ha ridisegnato per cause di forza maggiore anche l’assetto, favorendo l’impiego del 4-2-3-1. A risentirne è stata soprattutto la media punti, crollata a 1,16 a partita contro l’1,66 della sestina precedente.

COMPRESENZA – Come gestire, adesso, la presunta abbondanza in un reparto da sempre in emergenza? Il messaggio lanciato da Iuliano a margine della battuta d’arresto di domenica, non si presta ad interpretazioni. Il Latina ha le batterie scariche, è provato da una lunga rincorsa dettata dal rendimento insufficiente della prima metà di stagione e sta risentendo del fisiologico calo di forma di alcuni dei suoi elementi più importanti. Contro i siciliani di Marcolin, che pure hanno fatto il bello e cattivo tempo sfruttando le corsie esterne, è parso evidente il mismatch nella zona nevralgica del campo, ma il tecnico nerazzurro, che pure fin quando ha avuto a disposizione Olivera – almeno pubblicamente – non aveva escluso a priori il passaggio al rombo con la compresenza di quattro centrocampisti, ha lasciato intendere di non voler sperimentare: “Averli tutti e quattro a disposizione mi permette di rotarli e di far riposare chi è più stanco, disponendo di un’alternativa in corso d’opera”. Sabato prossimo, pertanto,  è previsto l’atteso ritorno del tris tutto italiano, quello in grado di macinare gli avversari da gennaio a febbraio e di rivelarsi il più prolifico dell’intero campionato.

AMPIEZZA – A bocciare la suggestione del quartetto, c’è la necessità di Iuliano di non rinunciare al proprio marchio di fabbrica: l’ampiezza. L’eventuale impiego del rombo (un vertice basso, due mezzali e un trequartista), sacrificherebbe, di fatto, gli esterni, e riaprirebbe una questione che al “Biondi” ha favorito la variazione di modulo: l’assenza di un regista alternativo a Viviani. Qualora il capitano dovesse avanzare la propria posizione, venendo affrancato da quelle mansioni difensive che attualmente cozzano con una forma fisica deficitaria, non troverebbe (complice l’assenza di Olivera) un compagno in grado di farne le veci in cabina di regia. Analogamente, non sembra esistere un trequartista alternativo al numero 7 e in grado di innescare gli attaccanti agendo da collante tra le prime due linee. Ecco perché al “Piola”, nel primo scontro diretto di un finale cui i nerazzurri si presentano con l’acqua alla gola e con il campanello d’allarme di una condizione in regresso, Iuliano si affiderà al blocco collaudato da inizio stagione e quello con cui ha ottenuto quattro delle sue sei vittorie, auspicando che esperienza e affiatamento sappiano mascherare l’indurimento dei muscoli.

IL CENTROCAMPO SECONDO IULIANO
7 volte: Crimi-Viviani-Valiani (4 vittorie, 1 pareggio, 2 sconfitte)
2 volte: Crimi-Valiani-Ammari (1 vittoria, 1 pareggio)
2 volte: Crimi-Viviani-Ammari (1 vittoria, 1 sconfitta)
2 volte: Ammari-Viviani-Valiani (2 sconfitte)
1 volta: Crimi-Bruno-Valiani (1 pareggio)
1 volta: Crimi-Olivera-Valiani (1 sconfitta)