Iuliano, un uomo saldo al comando

11.05.2015 20:30 di Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Iuliano, un uomo saldo al comando
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© foto di Federico Gaetano

Giovedì, in uno dei tanti incontri andati in scena nell’abitazione del presidente Maietta, non si è parlato (solo) di futuro. Mark Iuliano, a domanda specifica, non si è tirato indietro: “Non ho mai pensato di poter fare l’allenatore fuori da Latina, una città che ha adottato e fatto sentire parte della comunità me e la mia famiglia. Non mi sono mai posto la domanda, avevo un obiettivo troppo importante da raggiungere. La dirigenza non mi ha mai fatto sentire inadeguato, e sento un debito di riconoscenza nei loro confronti.  Ho avvertito quotidianamente fiducia e amicizia e non ho mai pensato ad altre squadre”.

EXPLOIT - Una premessa che svela i propositi: “Faccio parte del Latina, se la società riterrà opportuno continuare con me, sarò più che felice”. Quanto di politichese si nasconda dietro al messaggio d’amore, è difficile dirlo. Di certo c’è che l’ex difensore della Juventus, nei quattro mesi al timone dei nerazzurri è diventato allenatore vero, facendosi carico dei pochi errori commessi e amalgamando un manipolo di uomini rendendolo finalmente gruppo. Di concerto con uno staff che ha ridato vita a una squadra fisicamente a pezzi dopo i primi due mesi, si è reso protagonista di un’impresa cui manca solo l’ultimo sforzo per entrare di diritto nella storia del club di Piazzale Prampolini.

LA “SUA” STAGIONE - Benché iniziata con un Moloch delle panchine nostrane come Beretta e proseguita con l’amarcord garantito da Breda, quella destinata ad andare in archivio tra undici giorni verrà esclusivamente ricordata come la stagione di Iuliano. Un punto di partenza in vista della prossima, in cui il Latina dovrà delineare definitivamente ciò che vuole essere. Passata da cenerentola a regina, ha dimostrato di soffrire il peso delle ambizioni, ma ai nastri di partenza del campionato 2015/2016 si presenterà come una delle veterane della categoria, una certezza che sconsiglia nuovi ribaltoni.

CORTE - Per mettere nero su bianco un accordo trovato già a voce, basterà (r)aggiungere quel punticino mancante alla classifica di Crimi e compagni. Solo allora l’orizzonte sembrerà meno fosco e si potrà affrontare insieme, respingendo quelle avances già arrivate dalla massima serie. Perché quello di Iuliano, per trascorsi e per ciò che è riuscito a fare alla prima esperienza in sella alla prima squadra, è un nome che esercita fascino e che può essere già “speso” sui grandi palcoscenici, un nuovo che avanza sul quale in tanti hanno messo gli occhi. Un motivo in più per non lasciarselo scappare, estendendogli il contratto, e per guardare con rinnovato ottimismo al futuro.