StuDiamo le avversarie - Flaminia

24.08.2017 19:00 di  Matteo Ferri   vedi letture
Foto: tusciaup.com
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La rubrica quotidiana di Tuttolatina.com, alla scoperta delle prossime avversarie del Latina, fa oggi tappa nel viterbese. Scopriamo pregi e difetti della Flaminia, che in questa stagione disputerà le proprie gare interne a Carbognano.

LA STORIA - La storia del calcio a Civita Castellana inizia negli anni '30, con la costituzione della U.S. Veliti del Littorio e poi del Dopolavoro Civitacastellana. Nell'immediato dopoguerra, la neonata A.S. Civita Castellana si iscrive al campionato di Serie C, restando tra i professionisti per tre stagioni, sfiorando anche la Serie B nel secondo anno. L'exploit non verrà più ripetuto nei decenni successivi, con i civitonici costretti a navigare costantemente tra le categorie inferiori regionali, ad eccezione di alcune apparizioni nella Prima Divisione (l'antenato dell'attuale Eccellenza) negli anni '50. Negli anni novanta, dopo la fusione con l'U.S. Nuova Fabrica e la creazione dell'U.S. Colavene, la città tornò a calcare i campi della massima serie regionale, riuscendo a vincere il campionato al primo tentativo. Rimane in D fino al 1997, per ritornarci brevemente nel 2001 e infine, stavolta in maniera stabile, nel 2008, grazie alla fusione tra il Sassacci (Terza Categoria) e il Bassano Romano, iscritto al campionato dilettanti. Il matrimonio dà vita alla Flaminia Civita Castellana che, da allora fino ad oggi, disputa ininterrottamente campionati di D pur senza mai andare oltre il sesto posto del 2010.

LA ROSA - A tenere banco questa estate, in terra civitonica, non è tanto la questione relativa alla squadra, quanto la possibilità di una cessione societaria che, al momento, pare sfumata definitivamente. Da anni società e città vivono da separati in casa, col presidente Roberto Ciappici accusato di aver cancellato la passione della piazza, allontanando i giovani del posto e costruendo squadre senza sborsare un centesimo di tasca propria, sfruttando lo sponsor storico della Ceramica Flaminia. Ad inizio estate, proprio lo sponsor ha deciso di disimpegnarsi così come l'amministrazione comunale di Civita Castellana, che ha revocato l'utilizzo del "Turiddu Madami" ai rossoblù. In questo contesto si è inserita la trattativa con Mario Corinti, ex responsabile del settore giovanile della Viterbese, intenzionato a rilevare le quote con l'obiettivo di trasferire il titolo nel giro di un anno e ricostituire la Viterbese 1990. Una trattativa finita in tribunale però, perché Corinti, dopo aver versato 36mila euro nelle casse di Ciappici, si vede costretto a mollare a causa degli impegni disattesi da parte di Ciappici e ad oggi è ancora in attesa di recuperare la cifra investita. In attesa di ulteriori sviluppi, la squadra è ripartita con il d.s. Manfra e l'allenatore Vigna al timone (entrambi ex Fregene) e con una rosa che ha perso pezzi importanti, come Di Ventura e Funari, finiti ad Anzio. Solo il difensore Locci, tra gli over, risulta confermato in una squadra che ripartirà dall'estro dell'ex Aprilia Scibilia e dall'attaccante Leonardi, campione d'Italia Primavera e Allievi con la Roma, caduto in disgrazia dopo una brutta vicenda, nel 2010, quando rapinò una prostituta rimediando 5 mesi di pena e l'esilio, pressoché perenne, dal calcio che conta. Tra gli altri volti nuovi, il difensore Gianmarco Carta, ex Lupa Castelli Romani e lo scorso anno a Nuoro e il centrocampista De Cristofaro, classe 1987, con trascorsi in Serie B alla Triestina.

ULTIMO PRECEDENTE - L'ultimo incrocio tra i nerazzurri e i civitonici risale al campionato di Serie D 2009/10. Al "Madami", nella prima giornata di campionato, finì uno a uno con le reti del bomber La Cava e il pareggio di Mauro Facci, alla sua ultima rete in carriera. A reti bianche il ritorno al "Francioni".