Così Juric ha inguaiato il Latina

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi cede ai tentacoli del calcio.
04.05.2016 17:44 di Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
Così Juric ha inguaiato il Latina

Un mondo di ipocriti. Venerdì sera,a Modena, Ivan Juric, l’allenatore del Crotone, non ha detto nient’altro che la verità: «Ho spremuto i miei giocatori per tutta la stagione, ora che hanno conquistato la A decidessero loro se allenarsi con la stessa intensità per ottenere il primo posto». Apriti cielo! E’ intervenuto pure il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi, minacciando l’intervento della giustizia sportiva e perdendo un’occasione per rimanere in silenzio. Eppure Juric non ha fatto altro che dare voce al pensiero comune, ma la verità nel calcio non si può dire, meglio sarebbe stato se avesse risposto secondo i canoni: «Onoreremo fino all’ultimo il campionato, etc.».

Ho di recente partecipato ad un seminario su “Arbitri e la comunicazione con la stampa” e il presidente dei fischietti, Marcello Nicchi, sottolineava come il giornalismo si sia ormai assuefatto a dichiarazione che non sono dichiarazioni, a frasi fatte e di concetti triti e ritriti: «Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi … dobbiamo lavorare… la partita è stata decisa da un episodio …». Chiunque si discosti dall’ovvio è giudicato, additato. Juric però con la sua avventata dichiarazione ha messo nei guai il Latina e condizionato il prossimo confronto dello Scida. Quale che sia il risultato finale di sabato, ne seguirà una coda di polemiche e veleni. Un’attenzione di cui il Latina avrebbe ben volentieri fatto a meno. D’altronde, come ha sottolineato Bruscagin nel post partita di sabato scorso, a questo punto il Latina è obbligato a muovere sempre la classifica, non può permettersi un passo falso, nemmeno in casa della più brava tra le squadre di B. E forse neanche questo basterà, perché oggi il futuro dei nerazzurri dipende anche dalle fortune\sfortune delle più dirette antagoniste nella corsa salvezza. E questo non è bello, per niente!