È più importante difendere o saper attaccare?

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi, complice la quinquennale esperienza nel Latina come dirigente accompagnatore, cede ai tentacoli del calcio.
24.03.2015 18:32 di  Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
È più importante difendere o saper attaccare?

Lunedì sera, rientrando in macchina da Roma, ho seguito la radiocronaca del confronto tra Varese e Frosinone, all’interno della trasmissione “Zona Cesarini”. Ad un certo punto Emanuele Dotto, in collegamento dal “Franco Ossola” ha sottolineato come Ciofani e Dionisi, con 11 reti a testa, stiano facendo la fortuna del Frosinone. Immediata, è arrivata la replica di Massimo Palanca, un attaccante le cui prodezze – ha realizzato 13 gol direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo – hanno fatto grande il Catanzaro a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. «La serie B è un campionato lungo e difficile – il suo pensiero – non serve avere un attacco prolifico, quanto piuttosto una difesa granitica integrata da una punta che qualche volta la butti in rete. Guardate il Carpi!».

E’ il dilemma di sempre, nel calcio. E’ più importante difendere oppure sapere attaccare? Se state pensando di rispondere che cosa migliore è essere equilibrati, allora vi siete conquistati l’ingresso nel “Fan Club Roberto Breda”, e giudicate voi se la cosa possa ritenersi o meno un complimento.

Piuttosto, guardando alle cose del Latina, conviene sperare che Palanca abbia ragione: la difesa del Latina è sesta nei valori del campionato, mentre l’attacco è il peggiore della B, insieme al reparto offensivo del Modena. Però, Palanca fa riferimento anche ad un attaccante che “qualche volta la butti in rete”. Una parola!

Il Latina un giocatore di questo tipo se lo sogna. Dopo quattro partite da titolare, è infatti ormai acclarato che non si possa fare affidamento nemmeno su Sowe. Questione di tecnica di base, mica di occasioni mancate. Un suo destro a Brescia è finito in curva e contro lo Spezia non ha convinto nemmeno nei movimenti. Ipotizzo che Iuliano lo inserisca tra i titolari per la sua fisicità, perché prende a sportellate le difese avversarie e crea varchi per gli inserimenti. Non mi pare, però, che Litteri sia da meno e di certo è giocatore più tecnico. Utilizzarlo nei minuti finali serve a poco, meglio allora Paolucci, a cui non difetta la tecnica ed appare più scaltro e cinico dei suoi compagni di reparto.