Il Latina ritrovi al più presto l'umiltà

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi cede ai tentacoli del calcio.
16.02.2016 18:02 di Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
Il Latina ritrovi al più presto l'umiltà

Di un avversario si studiano i punti forti e le debolezze cosicché nell’affrontarlo in campo si possa provare a neutralizzarne la forza oppure amplificarne la vulnerabilità.

Il Latina contro il Cagliari ha optato per la seconda via come sta a dimostrare la decisione di schierare due esterni rapidi ma di scarsa propensione al ripiegamento. Un disegno che molto (o tutto) puntava sulla capacità di attaccare la profondità da parte di Boakye e di Dumitru.

Il campo ha però presto fatto a pezzi la strategia nerazzurra. Barreca ha agito indisturbato da esterno aggiunto, Dumitru non ha mai dettato le verticalizzazioni, Joao Pedro ha sovrastato Olivera, mentre Milani ha mostrato i segni della ruggine accumulata nella lunga assenza dal campo, resa ancora più corrosiva dal fatto che sulla sua fascia di competenze i cagliaritani attaccavano con due quando non con tre uomini.

Ci si sarebbe aspettato una contromisura, che so, l’inserimento di un quarto centrocampista per lo spaesato Dumitru, ed invece Acosty doveva essere ed Acosty è stato, come era stato stabilito prima della partita. Anche i tempi sono stati quelli previsti a priori: bisognava attendere 60’, ne sono stati sufficienti 55’. Peccato che nel frattempo il Cagliari si era già portato sul 2-0!

Sabato il Latina è tornato a gestire la partita guardando a ciò che sarebbe potuto accadere e non a ciò che stava realmente accadendo. In attesa degli sfracelli che avrebbe potuto creare Acosty, sono stati ignorati gli sfracelli che Barreca, Joao Pedro e Farias stavano già provocando. Un atteggiamento che ha procurato danni nel girone di andata e che si pensava fosse stato accantonato.

Umiltà. Il Latina deve ritrovarla al più presto perché, lo ha confermato l’ultima mezz’ora del confronto con la capolista, i nerazzurri hanno qualità, basta metterli nella condizione di esprimerla.