La grande illusione nerazzurra

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi, complice la quinquennale esperienza nel Latina come dirigente accompagnatore, cede ai tentacoli del calcio
22.04.2015 17:52 di Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
La grande illusione nerazzurra

Illusoria. Tra i tanti aggettivi che alla sua conclusione potranno essere associati alla stagione del Latina ci sarà anche questo. L’intero campionato nerazzurro è stato infatti vissuto nell’illusione che la squadra non fosse ciò che realmente è, come hanno ormai dimostrato e confermato le trentasei giornate fin qui giocate.

Valiani ha parlato di “qualità individuale pazzesca”. Ci permettiamo di dissentire, la qualità di alcuni giocatori non solo non è pazzesca, ma non è neppure sufficiente. Iuliano in realtà ha a disposizione una rosa ristrettissima di elementi davvero in grado di reggere il confronto con le altre di B. Pensare che il Latina abbia un organico competitivo è, per l’appunto, illusorio.

Se questo è vero, non ci si può stupire per la sconfitta con il Catania. Tanto più che il Catania oggi gioca a pallone, cosa che non gli riusciva due mesi fa. Purtroppo il Latina lo ha incrociato nel suo momento migliore.

Dopo il confronto con i siciliani, Iuliano ha parlato di stanchezza, Mannarelli di determinazione: la prima presente, l’altra assente. Sono le due facce di una stessa medaglia, il rigetto. Il rigetto della squadra dopo un girone di ritorno disputato in apnea. Viviani e compagni hanno compiuto un mezzo miracolo, riuscendo a riagganciare il gruppo dopo avere rischiato di arrivare al traguardo fuori tempo massimo. Ci si aspettava che sull’abbrivio della rincorsa, i nerazzurri si staccassero dal gruppone in fondo alla classifica, non ce l’hanno fatta. Il rigetto ha messo le manette alle gambe e obnubilato la testa degli uomini di Iuliano, che poi, a ben vedere, sono i sintomi della stanchezza.  

E la stanchezza può essere confusa per la mancanza di determinazione. Quando le gambe non partono, quando dal cervello non  arriva, o tarda ad arrivare, l’impulso giusto, l’impressione è che si stia giocando molli, senza cattiveria. Sensazione che ha una sua ragione per alcuni, non per tutti i nerazzurri.

L’impasse va superato il più in fretta possibile, il Latina non se la può permettere ora che la volata per la salvezza è stata lanciata. Come non si può permettere di mollare Iuliano che domenica, nel dopopartita, è apparso lui stesso stanco, deluso, sfiduciato come se di botto si fosse reso conto di quanto sia arduo il compito per il quale è stato chiamato alla guida della prima squadra.

NOI CI SALVIAMO, è il grido di battaglia dei tifosi.
NOI CI CREDIAMO è l’invito che facciamo prima a noi stessi e poi all’ambiente nerazzurro.