La scelta infelice di Breda

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi, complice la quinquennale esperienza nel Latina come dirigente accompagnatore, cede ai tentacoli del calcio
27.10.2014 00:01 di Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
La scelta infelice di Breda

Oggi si capisce quanto fosse opportuna la decisione di Roberto Breda di non accettare la proposta di rinnovo del contratto. Crediamo poco alle motivazioni legate ad uno stato di prostrazione e profonda delusione dopo la mancata promozione in A. Propendiamo piuttosto alla scelta di una uscita di scena da grande protagonista, nella convinzione che ripetersi sarebbe stato difficile, se non proprio impossibile.  

Le attuali difficoltà della squadra e dello stesso Breda, confermano che la decisione di non riprovare e nemmeno rilanciare era la più giusta. I risultati di oggi non solo sollevano incertezze sul futuro del Latina, ma proprio per il fatto di avere come fattore comune Breda, rischiano di ridimensionare anche l’impresa della scorsa stagione.

Finora si è sempre detto di non leggere i risultati attuali con le lenti del ricordo della passato.  Si rischia, invece,  che avvenga il contrario, ossia che quanto accade oggi porti ad una rilettura di quanto accaduto ieri. Così il campionato scorso viene riletto in una prospettiva minimalista, come l’esito di un mix di fortuna e capacità dei singoli. Una lettura che ridimensiona il ruolo e la credibilità della società, ma soprattutto lo spessore tecnico e tattico di Breda.

Decidere – ma anche proporre – di tornare è stato probabilmente un errore, a cui Breda può rimediare in un solo modo: condurre il Latina alla salvezza. Che poi, a ben vedere, è l’obiettivo per il quale era stato chiamato un anno fa!