Caputo: "Mi è mancato vivere lo spogliatoio. Dobbiamo essere cattivi in avanti, altrimenti è dura recuperare"

15.11.2017 17:22 di  Matteo Ferri   vedi letture
Caputo: "Mi è mancato vivere lo spogliatoio. Dobbiamo essere cattivi in avanti, altrimenti è dura recuperare"
© foto di Paola Libralato

La conferenza stampa di Simone Caputo, a quattro giorni dalla gara interna contro il Lanusei, raccolta da Tuttolatina.com.

Da zero a dieci, come stai?
Dieci, condizione fisica ottimale.

Ci racconti il mese ai box?
Non è stato facile, sono venuto a Latina tutte le volte che è stato possibile. Il Sassuolo mi ha voluto tutelare facendomi curare la lesione in un loro centro.

Ti è mancato lo spogliatoio?
Stavo lavorando col gruppo da un mese e mezzo, mi stavo ambientando alla grande, poi il Sassuolo mi ha voluto tenere un mese lassù...Mi è mancato il gruppo e vivere quotidianamente con la squadra. A livello di muscolatura, il tono è calato molto e i dottori se ne sono accorti. La voglia però non l'ho persa.

Sei andato via da titolare, torni con una concorrenza spietata?
Sono contento per Alessio Tribuzzi che ha fatto benissimo in questo mese. Alla fine siamo simili come giocatori, chi in settimana fa vedere di più giocherà, non c'è concorrenza, magari posso giocare due partite di fila io e poi tre lui.

Il mister dice che puoi giocare anche al centro, non solo esterno.
Per come gioco io, sono più abituato a giocare più vicino alla punta centrale. Prediligo gli uno-due e il gioco veloce, mi posso trovare bene come trequartista e sto provando questa posizione in settimana.

L'attacco è in difficoltà, qual è il problema?
Forse manca un po'di cattiveria. Il gioco non è cambiato in quest'ultimo mese e il mister ci chiede di essere cattivi sotto porta anche in allenamento. Arriviamo tante volte al cross ma poi lì sotto ci manca la cattiveria per arrivare primi sul pallone.

Domenica avete incontrato la capolista, quanto è lontano il Latina?
Se guardiamo la qualità di gioco, meritavamo molti di più e di stare lì con Rieti e SFF a giocarci il primo posto. A Fregene abbiamo giocato un secondo tempo di grande intensità, se giochiamo sempre così difficilmente perderemo punti.

Il mister dice che la classifica è relativa ma ora siete a -9 dalla vetta. Fino a che punto si può pensare che il campionato è lungo?
Non puoi sperare che le altre perdano ogni volta che accusi un passo falso. Sicuramente anche le prime della classe avranno delle ricadute, ma se vogliamo recuperare dobbiamo sbrigarci perché siamo quasi alla fine del girone d'andata e dobbiamo arrivare al giro di boa con più punti possibili.

Ti era stato prospettato di vincere il campionato quando sei arrivato?
In questo momento non ho pensato al Sassuolo e al perché sono sceso in D. Sono in una piazza come Latina e non mi sono mai fatto domande sul perché sono sceso in questa categoria. Certo, dopo aver giocato in Europa League ti viene da pensare, però sono in prestito, sono qui per farmi le ossa e poi magari potrò tornare a Sassuolo.

Anche tu vuoi rimanere qui fino alla fine?
Nello spogliatoio nessuno vuole andare via. Se ti fai domande di questo tipo è ancora peggio, perché poi rendi meno sul campo. Dare il massimo è anche un segnale alla società, significa che non ci sarà bisogno di intervenire sul mercato perché si può lottare al vertice con questo gruppo.

Il Lanusei?
Questo è un campionato difficile in tutti i sensi. A Sassari, contro il Latte Dolce che era ultimo in classifica, abbiamo rischiato di perdere. Bisogna mantenere sempre l'atteggiamento che abbiamo messo in campo nella ripresa di Fregene, contro il Lanusei possiamo rallentare solo se siamo avanti di tanti gol, per evitare infortuni.