Maietta: "Chiedo ai tifosi di starci vicini, il vero amore si dimostra nei momenti difficili"

17.12.2014 12:00 di  Matteo Ferri   vedi letture
Maietta: "Chiedo ai tifosi di starci vicini, il vero amore si dimostra nei momenti difficili"
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L'intervista al presidente Pasquale Maietta, intervenuto a margine della cena di fine anno con la squadra e la stampa, raccolta da Tuttolatina.com

Tante chiacchiere sul futuro della dirigenza e di un possibile avvicendamento
Purtroppo questa è una cattiva abitudine che abbiamo nella nostra città, nel senso che nei momenti particolari che si possono vivere in certe situazioni, ci si diverte a voler fomentare chiacchiere che sono infondate, così come erano infondate le chiacchiere dopo la finale col Cesena che affermavano che il Latina si sarebbe venduto la partita. Noi siamo fermi nel nostro progetto e pensiamo che qualcosa in estate è stata sbagliata e che la squadra meriti la classifica che ha adesso. Crediamo, però, in quello che è stato fatto ed in quello che faremo e di conseguenza i tifosi devono stare tranquilli perché stiamo lavorando per portare questa squadra in una posizione di classifica diversa. Se qualche errore è stato fatto, ciò è avvenuto sempre con la massima onestà intellettuale.

Come vi muoverete nel mercato di riparazione?
Intanto pensiamo a fare più punti possibili in queste ultime partite del girone d'andata. Nonostante qualche passo falso, come Catania e Pro Vercelli, le ultime cinque partite ci hanno visto conquistare otto punti e, se avessimo avuto questa media dall'inizio, avremmo potuto girare l'anno a quota 27, ampiamente in zona playoff. Sappiamo che dobbiamo migliorare, già dalla prossima partita a Bari, dove cercheremo di conquistare i tre punti. Quest'anno il campionato è molto equilibrato ma noi abbiamo sempre la mentalità che ci ha contraddistinto in questi anni e che è quella di cercare di conquistare il massimo.

Un messaggio per i tifosi
Mi auguro ed auspico che i tifosi, nell'anno nuovo ed in queste tre partite, siano più vicini alla squadra perché non si può essere vicini a questi ragazzi solo quando vincono. Il vero amore si dimostra proprio in questi momenti. In alcuni lunedì o domeniche, ci siamo sentiti un po'soli e questa è stata una sensazione brutta, che solo la passione e la forza che abbiamo ci ha permesso di superare.

Come hai vissuto questi momenti?
Male, perché è bello vivere i momenti belli come quando siamo tornati da Palermo o da Pescara oppure il playoff col Bari, quando abbiamo ricevuto tanti complimenti e pacche sulle spalle. Però, allo stesso modo, non posso dimenticare che nei momenti difficili che stiamo vivendo in questa stagione, non c'è stato il conforto di nessuno e questo è un aspetto amaro che vorrei sottolineare. Se riusciremo a superare le difficoltà è perché c'è grande affetto tra noi e perché c'è un grande amore per questi colori e questa città.

Continuerete a rappresentare questa società?
Il progetto continua, come ogni cosa non è eterna e né io né Paola pensiamo di poter essere proprietari del Latina per tutta la vita. Se dovrà avvenire un avvicendamento, cercheremo di farlo quando le cose vanno bene perché sarebbe ingiusto lasciare quando le cose vanno meno bene. In ogni caso questi non sono discorsi che appartengono al presente, adesso dobbiamo pensare soprattutto ad uscire dalle posizioni di bassa classifica.

Ha parlato di solitudine della dirigenza, si riferisce all'assenza di potenziali investitori oppure alla tifoseria?
A volte ci sono grandi imprenditori che detengono una società di calcio come se fosse un giocattolo, per noi invece il Latina è una cosa importante e che fa parte di noi stessi, quindi oltre alla voglia e alla passione che abbiamo noi, si unisce la voglia e la passione del pubblico. Avremmo voluto percepire questa passione anche nei momenti di difficoltà e non solo nei momenti positivi. Alle pacche sulle spalle sono subentrate le critiche, spesso ingiuste, all'affetto dell'anno scorso è subentrata la diffidenza e la critica esagerata e distruttiva. Questo ci ha fatto sentire soli, ma grazie alla nostra forza interiore siamo riusciti a fortificarci di fronte a queste difficoltà.

Il settore giovanile è in netta crescita rispetto allo scorso anno. Che tipo di progetto state portando avanti?
Anche l'anno scorso dicevamo che uno degli obiettivi era quello di rafforzare il settore giovanile perché credevamo che fosse l'unica linfa in grado di sostenere in futuro questa società. Quest'anno abbiamo circa 60 ragazzi che arrivano da tutta Italia e che vivono in convitto da noi. La Primavera sta andando molto bene dopo una partenza falsa, con tre sconfitte nelle prime partite, ha fatto punti su un campo molto difficile come quello di Livorno e, se il campionato finisse oggi, sarebbe qualificata per le finali scudetto, un risultato di un prestigio inimmaginabile. I Giovanissimi sono tra le squadre più forti della categoria, hanno ben figurato sul campo della Roma e meritavano di vincere. Anche gli Allievi sono un'ottima squadra anche se stanno incontrando qualche difficoltà. Questi risultati sono la testimonianza che sul settore giovanile stiamo lavorando con grande serietà.