Maltempi: "Meritiamo i play-off, ma a volte pecchiamo di presunzione. Pascucci è il 13° uomo in campo"

20.04.2018 14:00 di Marco Ferri   vedi letture
Maltempi: "Meritiamo i play-off, ma a volte pecchiamo di presunzione. Pascucci è il 13° uomo in campo"
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Ospite di "Pane&Calcio" nel salotto di Domenico Ippoliti su SL48, il portiere del Latina Calcio 1932 Jacopo Maltempi ha approfondito i temi di attualità in casa nerazzurra nella settimana che conduce allo scontro diretto per il quarto posto in casa del Trastevere. Il suo intervento riportato integralmente da TuttoLatina.com

È arrivato il tuo momento e stai cogliendo questa opportunità
Non è stato facile rimanere fermo così tanto tempo, ma grazie all'aiuto dei miei compagni, in primis dei grandi che ci danno sempre una grossa mano, debuttare è stato facile. È arrivato così senza preavviso, i mister sono stati bravi a fare un lavoro psicologico perché non è facile stare in panchina quando si viene da anni in cui sei stato protagonista. Devo ringraziare la squadra, tutto è stato normale e semplice grazie a loro.

Nella tua carriera è centrale la figura di Marco Amelia
È il mio mentore. Mi ha sempre dato grandi consigli e mi è sempre stato accanto. Lui come le sue conoscenze, come ad esempio Mario Lulli e Marcello Belli. Mi hanno scoperto dal nulla e mi hanno fatto diventare, tra virgolette, quello che sono adesso. Devo molto a loro, soprattutto a Marco perché condividendo lo stesso ruolo lui è stato sempre il primo a capirmi quando c'è stato qualche problema.

Tra i trucchi del mestiere qual è quello che hai appreso più di ogni altro da lui?
Il metodo di concentrazione e, soprattutto, come sapere allenarsi. Io e lui abbiamo avuto in comune il fatto di stare un po' di tempo in panchina. Quand'è così bisogna allenarsi sempre al 100% e farsi vedere al massimo dai vari allenatori.

In passato sei stato ad Ascoli
Ad Ascoli ho trascorso due anni. Il primo è andato molto bene, nel secondo per vari problemi sono andato un po' allo sbaraglio. Nel primo anno oltre alle soddisfazioni con la Primavera mi sono tolto quella di stare con la prima squadra e allenarmi con loro. Nel secondo, per vari motivi legati alla prima squadra, ho avuto qualche battibecco con l'allenatore della Primavera che mi ha fatto terra bruciata intorno. Sono contento perché ho sempre dato il massimo e quello che ho fatto me lo sto ritrovando adesso.

La scelta di Latina?
Devo essere sincero: è capitata un po' per caso. Dopo aver lasciato il ritiro la scorsa estate, sono stato alla Flaminia. Ho trovato una società buona, che voleva fare grandi cose ma che per diversi motivi non ci è riuscita. Ho cercato di trovare un'altra soluzione ed è capitata Latina. È una grande piazza, ho avuto la fortuna di venirci anche l'anno scorso e non ci ho pensato un attimo quando si è presentata l'opportunità. Ho fatto tre giorni di prova e ho subito firmato.

Anche se c'era Bortolameotti in pole position rispetto a te...
Sì, sapevo che Andrea era un buon portiere perché lo conoscevo già da prima di arrivare qui. È uno dei più forti insieme ai quali mi sia mai allenato, gliel'ho sempre detto. È uno dei pochi portieri che meritano di giocare.

Il ricordo più bello dei mesi trascorsi qui?
Quando ho saputo che avrei dovuto affrontare la partita con l'Aprilia. È stato bello perché i compagni mi hanno preso da parte e mi hanno detto come comportarmi e di stare tranquillo perché avrei avuto i mezzi per affrontare al meglio questo esordio. 

Ci credete nei play-off?
Sono il nostro primo obiettivo e ce la metteremo tutta per cercare di arrivare nella miglior posizione possibile.

Terzo posto a portata di mano?
Vediamo partita per partita quello che succede. Speriamo che ci vada bene, perché ce lo meritiamo davvero.

Cosa è successo a Lanusei?
Purtroppo quest'anno ci sono state alcune partite nelle quali abbiamo peccato un po' di presunzione. A volte ci è andata bene, altre male. Lanusei è uno degli esempi lampanti. Non è stato un problema a livello tecnico, quanto mentale. Pensavamo di aver fatto bene contro le prime della classe e di andare in Sardegna e vincere con una passeggiata. Sappiamo che il campionato di Serie D è particolare, perché nel girone di ritorno le squadre che si devono salvare lottano sempre con la voglia in più, soprattutto le sarde che sono le più difficili da affrontare. Ci ha fatto ritornare con i piedi per terra.

Sulla partita di Trastevere
È uno snodo importante del nostro campionato, è uno degli scontri diretti con una squadra che anche all'andata ci ha impressionato nonostante finì 0-0. È una delle squadre che interpreta bene il gioco del calcio e cercherà giustamente di dare il massimo in casa.

Che partita vi aspettate?
Già all'andata ci hanno messo in difficoltà nonostante il risultato non si sia sbloccato. Sicuramente il cambio di allenatore così repentino avrà dato loro un po' di pensieri, ma ci terranno a fare bene contro una società come la nostra. Entreranno in campo subito agguerriti, noi dobbiamo fare semplicemente la nostra partita. Ne guadagnerà lo spettacolo.

Pensi di rimanere a Latina anche nella prossima stagione?
Nessuno sa quello che accadrà nel futuro. Io me lo auguro perché mi sono trovato e mi hanno accolto molto bene. Spero che a fine anno qualcosa possa non cambiare.

Accetteresti un nuovo dualismo con Bortolameotti?
Sì, mi trovo bene con Andrea. Chi si allenerà meglio e chi giocherà darà sempre il 100% e non ci saranno problemi.

Rappresenta uno stimolo avere un collega allo stesso livello?
È un motivo in più per dare il massimo in ogni allenamento, anche se questo non cambia seppure dovessi competere con un portiere più grande.

Chiappini o Pascucci?
Non do commenti perché faccio il portiere e non il giocatore. Non era l'allenatore dei portieri. La differenza non c'è, almeno dal mio punto di vista.

Che tipo è Pascucci?
Vuole tirare fuori dai giocatori la personalità. Si entra in campo per la maglia, trasmette più di Chiappini questo messaggio. Si fa sentire. Diciamo che è il tredicesimo giocatore in campo...

Domenica è rientrato anche Barberini
Siamo coetanei e scambiamo molto i nostri pensieri. Sono molto contento per lui, se lo merita perché è un ragazzo valido. Il tributo del Francioni è quello che merita un giocatore come lui.

Quali sono i tuoi obiettivi immediati?
Andare ai play-off perché ce lo meritiamo. Pensiamo partita per partita senza fasciarci la testa prima di cadere.

I traguardi più a lunga scadenza?
Si spera sempre di arrivare in alto e spero di iniziare a farlo indossando questa maglia.