Sanderra: "Latina non ha bisogno di illusioni. Serve una società forte con un uomo al comando"

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Intervenuto come ospite in studio nel corso della trasmissione Pianeta Nerazzurro, in onda su Lazio Tv, l'ex tecnico del Latina, Stefano Sanderra, ha chiarito la sua posizione in merito alla recente intervista pubblicata sulle colonne del Messaggero, nella quale chiudeva alla possibilità di un ritorno sulla panchina della squadra che condusse alla storica promozione in Serie B.

Vivarini aveva chiesto all'eventuale nuova società di ridurre il debito ma di salvare il professionismo.
Solo con l'ingresso di un imprenditore forte si poteva fare questo. Per esperienza, posso dire che le cordate con sette-otto o più persone, non mi convincono. Occorrono uno o due imprenditori economicamente forti per far ripartire il Latina. Diventa difficile gestire la società con dieci persone, anche perché se una persona investe dei soldi in una società, poi vorrà dire la sua. Meglio avere un riferimento unico, che possa rendere tutto molto più snello.

Cosa ci vuole per riportare Sanderra a Latina?
Ci vuole una base societaria forte. C'è stato qualche approccio, c'è stata qualche intervista e vorrei che il mio pensiero fosse chiaro. In questo momento mi sento di escludere un mio ritorno in Serie D per i motivi che ho spiegato nei giorni scorsi, è chiaro che, nel caso in cui mi venisse proposto un progetto serio ed importante, farei le mie valutazioni. Il tifoso del Latina ha bisogno di speranze ma non di illusioni, perché ne ha avute troppe. Servono persone serie, una società forte e stabile alle spalle, quando questo ci sarà, vedrete che l'effetto domino porterà anche giocatori di spessore e un allenatore di primo piano. Io non posso dire di no a priori, sono a disposizione, ma il requisito principale è quello che ho appena descritto.