Scibilia: "A Latina c'è tutto per fare bene. Dobbiamo crederci finchè la matematica ce lo permette"

06.12.2017 17:48 di  Matteo Ferri   vedi letture
Scibilia: "A Latina c'è tutto per fare bene. Dobbiamo crederci finchè la matematica ce lo permette"
© foto di © Paola Libralato

La conferenza stampa di Danilo Scibilia, tre giorni dopo il suo debutto in maglia nerazzurra contro il Trastevere, raccolta da Tuttolatina.com.

Cosa c'era nei novanta minuti che hai giocato domenica scorsa?
Non è stata una partita semplice, l'obiettivo era di vincere, personalmente ho alternato cose buone a cose meno buono ma c'è da dire che era la prima partita per me e la prima volta che giocavo con i compagni. Sono sicuro che con il lavoro si otterranno i risultati che la piazza merita. Ne approfitto per fare gli auguri di pronta guarigione a Christian Barberini.

Sei più un esterno o ti adatti anche in un 4-4-2?
Ho sempre fatto entrambi i ruoli, ad Aprilia giocavamo con il 4-3-3 e facevo l'esterno offensivo ma ho sempre fatto anche l'esterno di ruolo nel 4-4-2.

Ci racconti come è nata la trattativa con il Latina?
Avevo anche altre offerte, quando ho saputo che c'era la possibilità di chiudere con il Latina ho dato subito la priorità a questa squadra. Credo che si possa arrivare in alto, fino a quando la matematica ce lo permette dobbiamo puntare a fare più punti possibili. Sono nel Lazio da cinque anni, ma piazze come il Latina non ce ne sono in questa regione.

Vista dall'interno come ti sembra la squadra?
Ho affrontato il Latina da avversario, col Flaminia, ma venivamo da una settimana difficile e c'era un po'di nervosismo. Sapevamo che la squadra era forte, ora sono sicuro che ci toglieremo grosse soddisfazioni insieme.

Raccogli l'eredità di un giocatore importante come Rabbeni
Il mister mi chiede sacrificio e di dare il massimo, di aiutare in fase offensiva e di attaccare lo spazio. Domenica scorsa non è stato facile, ma il gioco c'è e domenica ho sbagliato quello stop sulla palla in profondità di Olivera.

Nonostante la prova non ottimale della squadra, sei stato messo due volte davanti alla porta. Al top cosa si deve attendere il pubblico da te?
Da parte mia ci sarà sempre il massimo impegno, sono un giocatore che esce dal campo sempre dopo aver buttato il sangue. Ho sempre fatto 7-8 gol a campionato, non sono un bomber ma so creare scompiglio in avanti, riesco a mettere i compagni in condizione di segnare.

A Latina ci sono tanti giocatori del sud, la componente caratteriale può incidere?
Secondo me sì, in questi pochi giorni che mi sono allenato con il gruppo ho visto tanta intensità. Ci sono tutte le componenti per fare bene, noi dobbiamo dare qualcosa in più a livello di grinta e cattiveria, cose che forse sono un po'mancate in questo periodo anche per via delle assenze.

Cosa accomuna piazze come Nocera e Latina?
Sono piazze dove si sente la fame di calcio. A Nocera sono stato tra virgolette fortunato, perché abbiamo sempre lottato per il primo posto e alla fine abbiamo vinto. In queste piazze, quando fai bene, vieni trattato come un giocatore di Serie A ma al tempo stesso, se fai male, vieni contestato. Queste cose sono uno stimolo per i giocatori, a me personalmente piace prendere i complimenti ma anche gli insulti se sbaglio una giocata.

Hai parlato con Catinali?
Appena è arrivato al campo, per scherzare, mi ha detto "ci vediamo dopo", ma con lui è tutto chiarito dopo l'espulsione in campionato.