Boakye-Shahinas, festa per due

03.04.2016 13:42 di  Marco Ferri   vedi letture
Boakye-Shahinas, festa per due
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© foto di Federico Gaetano

Un gol che più facile non si può. A Richmond Boakye è bastato azzeccare il tempo del movimento per spingere alle spalle di Frattali il suggerimento al bacio (suo secondo stagionale) di Bruscagin e per tradurre i fischi in timidi applausi, diventati sempre più convinti –favoriti dal risultato -, al momento della sostituzione. Dopo una frazione passata a scialacquare occasioni come il peggiore dei dilettanti, l’attaccante ghanese ha rotto il ghiaccio scrollandosi parzialmente di dosso il peso dell’ingombrante investimento effettuato per acquistarlo. L’ex atalantino è diventato così il quindicesimo marcatore dell’annata nerazzurra, quattordicesimo in campionato ai quali si aggiunge Talamo, a bersaglio in Coppa contro il Pavia, raggiungendo a quota uno Minala, Esposito, Jefferson e Dellafiore. Ha salutato la compagnia Mariga, che con la punizione (terzo gol nell’esercizio dopo quelli di Olivera col Livorno e Scaglia a Trapani), ha timbrato il cartellino per la seconda volta.
Il pomeriggio trionfale con gli irpini ha visto per la prima volta due uomini del tridente finire sul tabellino dei marcatori; il gol di un centravanti mancava invece dallo scorso 23 gennaio, quando Corvia trafisse di testa Nicolas.

LINEA VERDE - Da una prima volta a un’altra. Nelle battute finali Gautieri ha regalato la ribalta anche al giovane Romeo Shahinas. Il centrocampista classe 1996, kosovaro di nascita, è stato svezzato calcisticamente dalla Roma allenata all’epoca da Vincenzo Montella, per un paio di mesi compagno di squadra in giallorosso del Gaucho, e da due stagioni a questa parte è uno dei giocatori più rappresentativi della Primavera di Ghirotto. Subentrato a Schiattarella in zona Cesarini, il numero 16 è diventato il secondo prodotto del settore giovanile pontino (dopo Talamo) a fare l’esordio tra i grandi. Chissà se nelle ultime giornate il coetaneo Nelson, ormai da mesi in rampa di lancio, non possa seguirne le orme sublimando ulteriormente l’operato dei dirigenti del vivaio.