La lunga volata di Crimi

27.02.2015 12:00 di Marco Ferri   vedi letture
La lunga volata di Crimi
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© foto di Federico Gaetano

Come si lancia una volata? A meno che non si disponga di un “treno” capace di guidarti fino al momento dello sparo, le capacità imprescindibili sono due: quella di prendere meno vento possibile e di scegliere l’istante decisivo per uscire allo scoperto. Il traguardo di Marco Crimi è lontano poco più di tre mesi, ma in un contesto storico in cui l’obiettivo è indiscutibilmente comune, per uscire dal cono d’ombra in cui si è imbottigliato non può certo invocare l’aiuto dei compagni. Deve fare da sé, attingendo da quelle qualità di cui ha dimostrato di disporre nella prima stagione in terra pontina.

PASSI INDIETRO – La virtù nerazzurra, si è ampiamente detto nella settimana che ha condotto alla liberazione esterna, sta nel mezzo. E’ grazie all’opera dei centrocampisti che Iuliano, in assenza di gol provenienti dalla prima linea, ha aumentato la media realizzativa della squadra senza intaccare gli equilibri complessivi. Dei sette (tolta l’autorete del livornese Emerson) gol trovati nella nuova gestione, sei sono arrivati per merito della mediana. Sul tabellino dei marcatori sono finiti tutti: tre volte Valiani, due Viviani e una Olivera. All’appello manca solo il “bullo”, vittima di un’involuzione sotto porta, dopo essere andato a segno due volte nel girone d’andata, che è conseguenza diretta dei dettami imposti dal terzo tecnico stagionale.

PIU’ SOSTANZA – Per un Valiani che va, c’è un Crimi che resta. Il coach cosentino si è così espresso sull’argomento: “Marco è quello che ha più facilità nel buttarsi senza palla negli spazi, è un generoso ma deve ancora capire quando può inserirsi e quando è preferibile che non lo faccia”. Ecco perché, dopo gli esperimenti con il Vicenza, è stato l’ex Siena a sciogliere maggiormente le briglie, bloccando, di pari passo con l’avanzare di un Viviani del quale sfruttare le doti balistiche, le scorribande del vice campione europeo Under 21. La necessità di preservare sostanza nella zona nevralgica del campo, pertanto, ha rimescolato le carte, sfavorendo le sgroppate dalla cintola in su di Crimi.

GIU’ AL NORD – Questa sera vivrà un personalissimo derby. Messinese doc, non ha mai battuto in carriera il Trapani, formazione che si presenta al Francioni come meno performante in trasferta. Con quindici cartucce da sparare fino al termine della stagione, l’ex Under 21 ha il destino nelle proprie mani. A gennaio la dirigenza lo ha bloccato – come confermato dall’agente Beppe Galli -, ma a giugno ha già fatto sapere di voler rispettare quella clausola in virtù della quale il numero 8 si liberebbe a fronte di un’offerta di poco superiore al milione, garanzia di una plusvalenza superiore ai seicentomila euro. Genoa e Verona osservano, dalle transenne, una volata già lanciata.