La vendetta degli ex nerazzurri

Ben sei dei giocatori venduti dal Latina a gennaio sono approdati ai play-off. L’emblema è Sbaffo, rinato ad Avellino. Bruno desaparecido a Pescara, Sforzini a rischio Lega Pro.
29.05.2015 16:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
La vendetta degli ex nerazzurri
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© foto di Federico Gaetano

Il Latina l’ha evitata all’ultima bracciata, i suoi ex no. L’appendice di stagione è toccata a buona parte dei giocatori ceduti dal club nerazzurro durante la finestra di gennaio di calciomercato. Sei su nove hanno dovuto rimandare di qualche giorno l’appuntamento con le ferie, prolungando l’attività oltre il gong suonato venerdì scorso. In attesa di conoscere gli intrecci dei play-off, è già sicuro di sconfinare abbondantemente oltre giugno Ferdinando Sforzini, di scena nel doppio confronto con il Modena per evitare la retrocessione.

RIMPIANTO – Per quanto si tenda a simpatizzare con chi ha garantito la salvezza nerazzurra, quella con il tagliagole resta la separazione più dolorosa. Fosse altro perché rispetto a chi ne ha raccolto l’eredità, l’ariete di Tivoli aveva garantito un bottino maggiore (4 reti contro le 0 del tandem Litteri-Sowe) e perché la media ha saputo incrementare a Chiavari, con i tifosi della Virtus Entella che lo hanno visto esultare sei volte con in tutto novanta minuti in più a disposizione. Sforzini è l’unico ex costretto alla coda di campionato per mantenere la categoria, mentre tanti suoi ex compagni lottano addirittura per spiccare il volo verso la serie A.

RINASCITA – Il caso più eclatante è quello che riguarda Alessandro Sbaffo. Carneade indisponente in nerazzurro, il “fantasista” di Loreto si è rivelato l’autentico uomo in più nella corsa dell’Avellino verso i play-off, tanto da segnare due reti decisive per l’accesso degli irpini agli spareggi promozione. Nei lupi è proseguita anche l’avventura di Alberto Almici, terzino che alla corte di Rastelli ha migliorato il bottino di presenze (10 a 9) ma non di minuti, con Breda che, dopo il purgatorio riservatogli da Beretta, lo ha impiegato complessivamente due ore in più. Discorso equivalente per Andrea Petagna, che nei due spezzoni in più di cui ha goduto a Vicenza, si è tolto lo sfizio di segnare il primo gol tra i professionisti, dopo aver dimostrato un feeling inesistente con la porta nel suo periodo al Francioni. L’attaccante di proprietà del Milan rischia di incrociare sul proprio sentiero altri ex tre vecchi coinquilini dello spogliatoio. Bruno, Pettinari e Rossi, scappati in blocco a Pescara, hanno ottenuto un posto tra le migliori otto a vantaggio del Livorno battendo proprio i labronici all’ultima giornata. A contribuire maggiormente al raggiungimento dell’obiettivo è stato l’esterno di San Benedetto del Tronto, che ai 17 gettoni di presenza pontini ne ha aggiunti altri 16, mentre Pettinari ha visto ridursi drasticamente i minuti a disposizione (560 contro i 1472 a Latina), ma ha migliorato la media realizzativa grazie alla doppietta rifilata all’Avellino. Oscar alla sfortuna per il “colonnello” beneventano, che scelse l’Adriatico indispettito dall’arrivo di Olivera. Se il pollo uruguayano ha circoscritto la propria (nuova) esperienza ai due rigori dall’esito antitetico calciati contro Livorno e Avellino, prima di finire in infermeria per un problema al tendine d’Achille, Bruno ha fatto ancora peggio, disputando appena 13 minuti, da ex, al Francioni, prima di pregiudicarsi il prosieguo del campionato per un problema di natura muscolare ingigantitosi con il passare delle settimane. Chiudono il quadro i due senatori sbarcati in Lega Pro. Mentre il “nonno” Ricciardi, complice un infortunio, ha potuto mettersi in mostra solo sei volte (siglando un gol) a Pisa, meglio di lui ha fatto Marcello Cottafava. L’ex capitano ha dimostrato una volta di più di essere un difensore capace di fare la differenza anche al netto dell’ingiallimento della carta d’identità, diventando il protagonista assoluto della rincorsa della Spal verso i play-off di Lega Pro, sfumati solo alla penultima giornata dopo una serie di nove risultati utili consecutivi, otto dei quali senza subire reti.