Latina, così non ti salvi davvero

21.04.2016 15:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Latina, così non ti salvi davvero
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© foto di Federico Gaetano

Chi ha potuto ascoltare, e non solo leggere, le parole di Carmine Gautieri nel dopogara dell’Ardenza è stato colpito da un tono disincantato, ai limiti della rassegnazione.
La vittoria con l’Avellino, unica degli ultimi tre mesi, fa già parte di un passato remoto e non ha restituito entusiasmo a una squadra vittima di un deficit d’accudimento – generato dai quattro “genitori” che l’hanno accompagnata nel suo percorso di (non) crescita -, e che si è abbandonata a un presente scevro di soddisfazioni. Il tre a zero rifilato agli irpini esigeva continuità e rendeva il “primo non prenderle” il vero mantra da osservare nelle tre uscite successive, scontri diretti da valorizzare o – nella peggiore delle ipotesi -, attraverso i quali impedire alle concorrenti di riaccendere la fiammella della speranza. Invece il Latina è stato in grado di concedere la possibile redenzione a Salernitana e Livorno, rivali sull’orlo del precipizio, e ha mantenuto a galla un Lanciano che resterà aggrappato al miraggio anche al netto della pesante penalizzazione ricevuta.

PERCHÈ CREDERCI? – Tre gare casalinghe nelle ultime cinque, le due prossime da disputare davanti al pubblico del Francioni. Per mantenere la categoria senza confidare in favori altrui bisognerà vincere almeno tre volte, oppure due e pareggiare le restanti tre. Meno si perde, insomma, e meglio è. Se la simbolica quota 50 è un’asticella fissata per convenzione e che non sempre è stato necessario scavalcare, è altrettanto innegabile che dai 47 a scendere nessuno ha mai stappato lo spumante. Almeno senza passare dall’inferno dei play-off.

INCUBO – Basterà il fattore campo? A mortificare l’ottimismo c’è una striscia recente da mani nei capelli. Dal primo febbraio, all’indomani del successo sulla Pro Vercelli che ha fatto seguito a quelli su Novara e Trapani, in avanti, Olivera e compagni si sono imposti una sola volta e hanno conquistato appena nove punti in tredici incontri, con sei pareggi e altrettante sconfitte a incorniciare il quadro. Nello stesso periodo solo il Livorno e l’Avellino hanno ottenuto la stessa dote, mentre tutte le altre hanno fatto meglio: lo spacciato Como ha guadagnato una lunghezza, Modena, Salernitana e Vicenza cinque, Ternana sei, Ascoli sette, Pro Vercelli otto e Lanciano ben quattordici. Le statistiche nerazzurre sono negative in toto: quarto peggior attacco (11 reti nel periodo in questione) e ottava (18 subite) retroguardia più perforata.

MISSIONE IMPOSSIBILE – La storia recente del campionato cadetto ha sempre condannato chi ha viaggiato col limitatore di velocità acceso da febbraio in avanti. Un anno fa a far peggio di così (4 punti) fu solo quel Varese che giaceva – e sarebbe rimasto lì fino al traguardo -, in fondo alla classifica. Nel 2014 non seppero far meglio Juve Stabia (4) e Reggina (7), non a caso precipitate a braccetto in Lega Pro. Nel 2013 Ascoli e Grosseto avevano ottenuto nello stesso segmento (quello che va dalla venticinquesima alla trentasettesima giornata) 8 punti: nel settembre seguente esordivano in terza serie. Nel 2012 toccò ad Albinoleffe (2), Vicenza (7) e Gubbio (8) con i soli veneti a rimanere aggrappati alla speranza fino ai play-out, poi persi rocambolescamente contro l’Empoli di Sarri. Per trovare una squadra in grado di mantenere la categoria dopo tredici partite consecutive così povere occorre andare a ritroso fino al 2010 quando il Frosinone (9 punti proprio come i pontini)  di Carboni si risollevò grazie a 10 punti nei 450’ finali.

SCELTE IMPOPOLARI – Crederci diventa soprattutto un esercizio di fede. Per alimentarlo Gautieri avrà bisogno di riordinare quelle idee parse confuse nelle ultime due gare, quando si è lasciato andare a un laboratorio tattico antitetico alle necessità del momento, e di recuperare alcune pedine preziose. In tal senso, con il complicato rientro di Acosty, non devono spaventare eventuali rinunce eccellenti, come quella a un Olivera che, da risorsa quale sarebbe potuto essere, si è trasformato nel problema principale di una mediana che viene sistematicamente schiacciata da quelle avversarie con il suo capitano in campo. E che ora ha bisogno di giocatori giusti al posto giusto, per non renderlo ancor più sbagliata una volata lanciata dalle posizioni di rincalzo.

LA CLASSIFICA DA FEBBRAIO AD OGGI (25^ - 37^ GIORNATA)

Trapani 30
Spezia 25
Bari 24
Crotone 23
Virtus Lanciano 23
Virtus Entella 23
Cagliari 20
Cesena 20
Novara 19
Perugia 18
Pro Vercelli 17
Brescia 16
Ascoli 16
Ternana 15
Pescara 15
Vicenza 14
Modena 14
Salernitana 14
Como 10
Avellino 9
Livorno 9
Latina 9

IL CALVARIO DI CHI HA FATTO PEGGIO DEL LATINA DALLA 25^ ALLA 37^ GIORNATA NELLE STAGIONI SCORSE

Stagione 2014/2015
Varese: 4 punti
Posizione finale: 22

Stagione 2013/2014
Juve Stabia: 4 punti
Posizione finale: 22
Reggina: 7 punti
Posizione finale: 21

Stagione 2012/2013
Ascoli: 8 punti
Posizione finale: 20
Grosseto: 8 punti
Posizione finale: 21

Stagione 2011/2012
Albinoleffe: 2 punti
Posizione finale: 22
Vicenza: 7 punti
Posizione finale: 19 (retrocessa dopo i play-out)
Gubbio: 8 punti
Posizione finale: 21

Stagione 2009/2010
Salernitana: 8 punti
Posizione finale: 22
Frosinone: 9 punti
Posizione finale: 16