Viviani, recupero fondamentale

20.05.2015 15:30 di Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Viviani, recupero fondamentale
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© foto di Federico Gaetano

Vietato tirargli i freni. Stavolta come non mai, il Latina ha bisogno di Federico Viviani. Un’esigenza che sembrava essere riposta nello scrigno dei ricordi, impolverata dalla rinascita dei compagni, capaci tra Varese e il Bari di intascare sei punti e di rendere – era lecito credere – la salvezza una pura formalità. L’imbarazzante performance di Chiavari, alla quale si sono sommati incastri inattesi provenienti dagli altri campi (su tutti il blitz della Ternana a Modena), ha restituito l’aurea del totem al capitano, ai box dallo scorso 28 aprile, quando la caviglia destra gli ha presentato il conto in via definitiva, costringendo Iuliano a toglierlo dal campo al minuto numero 56 dell’infrasettimanale con il Perugia.

COSI’ SENZA – In terra ligure è arrivata la terza battuta d’arresto senza il numero 7 in campo. In precedenza era successo contro il Bologna, nel giorno del ritorno in panchina di Breda, e ad Avellino, quando chi fu chiamato a sostituirlo, il “pollo” Olivera, calciò alle stelle il rigore che avrebbe potuto mandare al tappeto gli irpini appena rimasti in inferiorità numerica. Nell’ultimo mese e mezzo, invece, la squadra aveva assorbito bene la rinuncia all’elemento dalla cifra tecnica maggiore, conquistando 10 dei 12 punti a disposizione, con l’unico appuntamento col successo andato a vuoto a Lanciano, con la rimonta-beffa subita per mano di Piccolo nelle fasi finali.  

FONDAMENTALE – Un rientro che diventa fondamentale, oltre che per la statura del calciatore in causa, soprattutto alla luce delle defezioni con cui Iuliano si trova a fare i conti in mezzo al campo. Il Giudice Sportivo ha infatti fermato per un turno sia Ammari che Valiani, le cui assenze vanno ad aggiungersi a quella cronica di Olivera. Anche il Modena ha perso due pedine sulla mediana (Acosty e Signori), ma il tecnico cosentino è chiamato a guardare esclusivamente in casa propria. Negli ultimi giorni la caviglia di Viviani si è decisamente sgonfiata e gli ha consentito di allenarsi meglio, (quasi) regolarmente. Quell’azzardo evitato al Comunale per “non fargli correre il rischio di saltare l’Europeo”, diventa necessariamente preistoria. Contro i canarini, nell’appuntamento più importante di una stagione buia, nessuno potrà frenare la voglia del capitano di esserci. Per battere un avversario contro il quale, nella carriera nerazzurra, non ha mai vinto né segnato e per dirsi addio, dopo un anno e mezzo insieme, nell’unico modo possibile. Col sorriso sulle labbra.