Chiappini: "Voglio un Latina brutto e forte. Da domani conteranno qualità morali e caratteriali"

19.08.2017 18:35 di Marco Ferri   vedi letture
Chiappini: "Voglio un Latina brutto e forte. Da domani conteranno qualità morali e caratteriali"
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La conferenza stampa integrale del tecnico nerazzurro, Andrea Chiappini, alla vigilia del primo impegno ufficiale del Latina Calcio 1932, atteso domani ad Anzio dal turno eliminatorio della Coppa Italia di Serie D.

Quali sensazioni alla vigilia dell'esordio?
La differenza tra il 2000 e oggi è che in quel periodo esisteva già una società, dalla quale venni preso. In questa situazione societaria, invece, ero dentro come dirigente, come un amico che stava dando una mano. La proposta di fare l'allenatore è arrivata più avanti e ho ritenuto che potesse essere giusto che la faccia la mettessi io. È un'esperienza molto diversa con gente che ha riportato il calcio a Latina. Ho una responsabilità in più.

Sul piano tecnico come siete messi? Come affronterete questo esordio?
Giovedì abbiamo fatto i contratti a tutti, appena due giorni fa. Fino ad allora avevamo un solo tesserato, Tribuzzi. Metterli insieme e formare una squadra e un gruppo in dieci giorni è difficile. A me non interessa vedere una grande condizione atletica, perché sarebbe impossibile, ma mi interessa vedere una squadra e un'anima. Non mi piacerebbe vedere domani una squadra con buona organizzazione e discreta gamba, ci vogliono altre qualità umane e morali. A Latina bisogna essere competitivi a tutti costi e serve avere una testa particolare, essere tutti mentalizzati. Voglio vedere questo nella partita di domani, niente di tecnico, tattico o fisico. Voglio vedere altre qualità.

Anche l'Anzio ha messo insieme la squadra all'ultimo momento
Sicuramente l'ha fatto prima di noi. Devo dire la verità, anche se non strategicamente volendo siamo riusciti a fare la squadra con un leader che è Edoardo Catinali, che conosco da più di 15 anni, e tutti giocatori che conosco. Per il resto sui 30-31 anni abbiamo solo Iadaresta e De Francesco, per il resto hanno tutti 24-25 anni, ad eccezione ovviamente dei giovani di Lega. 

Cosa manca per completare la rosa?
Ad oggi abbiamo 22 giocatori, direi che siamo a posto così. Strada facendo la società è presente, come ho sempre detto. Se dovessi rendermi conto tra un mese o due di aver bisogno di uno o due giocatori, si prenderanno. Adesso la priorità è formare un gruppo, non servono 35-40 giocatori. 

Chi ha lasciato fuori?
Alcuni stranieri che dobbiamo tesserare, tra cui Nelson.

Difesa a quattro?
Assolutamente. Non abbiamo i presupposti, per i difensori di Lega che abbiamo dentro, di giocare con la difesa a tre. 

I giovani di Lega sono portiere, terzino destro, ala destra e mezzala?
Sì, la mezzala destra che può giocare a sinistra. Ci sono tre giocatori che ho avuto con me negli Allievi Nazionali del Latina: Guidotti, Mancini e Barberini. 
I giocatori che abbiamo hanno tutti vinto campionati di D o giocato in Lega Pro. La formazione posso darla anche subito, tanto se arrivi secondo sulla palla conta poco chi c'è in campo o coprire le carte.

Chiamarsi Latina rappresenterà un handicap o un vantaggio?
Un vantaggio sicuramente no, ma non è neanche un handicap né una giustificazione, altrimenti diventa un punto di debolezza. Dobbiamo avere qualità morali e caratteriali per essere competitivi fino a maggio. Se avremo quelle arriverà anche il risultato. Ai ragazzi ho detto che non voglio una squadra bella e brava, ma brutta e forte.

Il superamento del turno permetterebbe di avere un'altra partita da affrontare
L'allenamento migliore è la partita e noi in ritiro non siamo riusciti, in dieci giorni, a trovare una squadra che potesse farne una. L'unica rimasta nella era quella di Iuliano (Partizan Tirana), ma anche loro erano impegnati. Abbiamo cercato squadre di Promozione ed Eccellenza medio-bassa per trovare i 90 minuti, ma non ci siamo riusciti.

Tanta gente vi ha accolto oggi alla Fulgorcavi
Non me l'aspettavo, soprattutto con questo caldo. Alla partenza eravamo solo, non mi aspettavo 80 persone senza il tifo organizzato. È stato molto positivo.