Vivarini: "La squadra ha dato tutto, società e sorte ci hanno abbandonati. Sono il parafulmini, forse a fine campionato dirò tutto quello che c'è da dire"

08.04.2017 18:01 di  Marco Ferri   vedi letture
Vivarini: "La squadra ha dato tutto, società e sorte ci hanno abbandonati. Sono il parafulmini, forse a fine campionato dirò tutto quello che c'è da dire"

La conferenza stampa integrale del tecnico nerazzurro, Vincenzo Vivarini, raccolta in sala stampa da TuttoLatina.com a margine di Latina-Vicenza.

Ultimo atto?
Lo avevamo detto alla vigilia di questa partita. Contava tanto, l'abbiamo persa. Già era un miracolo prima, figuriamoci adesso. Ci sono ancora tanti punti da fare, anche oggi abbiamo evidenziato dei limiti in delle situazioni. Nel calcio può succedere di tutto, se in questa settimana succede qualcosa di buono e si genera un entusiasmo positivo intorno alla squadra, magari può succedere qualcosa di positivo.

Il Vicenza vince senza aver fatto niente di eccezionale: si aspettava questo calo?
C'è da dire che, oltre ad essere abbandonati dalla società e da altre cose, anche la sorte ci ha abbandonato. Perdere Brosco, a Bari si fa male Rocca, oggi Bandinelli si blocca nel riscaldamento e Corvia dopo cinque minuti chiede il cambio. Poi è dura, sono tutti colpi psicologici molto forti. Nel momento in cui esce Corvia siamo carenti in quel reparto. La squadra ha dato tutto, siamo arrivati al 20' del secondo tempo che non ne avevamo più, avevamo evidenziato i nostri problemi. Avevamo creato occasioni, se fossimo andati in vantaggio con Buonaiuto sarebbe uscita un'altra partita. Hanno trovato gol su calcio d'angolo ed è venuta notte fonda.

La sostituzione di Corvia con Insigne e Pinato davanti: perché?
Pinato ha fisicità e letture di gioco. Speravo che facesse ciò che ha fatto, anche se non è attaccante. Se Buonaiuto gli avesse dato palla, nella ripresa, su quella sovrapposizione eccezionale, forse avrebbe anche fatto gol. Come alternativa avevamo Di Nardo, che adesso vedremo all'opera, che è un '98 ma è forse prematuro. Ha delle potenzialità e non era bello bruciarlo.

Con De Giorgio che cercavi?
Avevamo sia Insigne che Buonaiuto che avevano gamba per attaccare la profondità. Pietro me l'ha anche data, abbiamo iniziato a fraseggiare e preso in mano la partita fin quando non abbiamo subito il gol.

Qualcuno ha detto che a gennaio questa squadra non si era indebolita: lei pensa altrettanto e chi chi di dovere dovrebbe metterci la faccia?
Non so se a fine campionato o in un certo momento dirò tutto quello che c'è da dire.

Insigne ha fatto molto bene nel primo tempo, nella ripresa non l'ha mai presa
Doveva alternare, sia partire dall'esterno. Avevamo Pinato che non è una punta, l'idea era quella con uno scambio in velocità di attaccare la porta. Non siamo stati efficaci.

Alcuni suoi colleghi, in situazioni simili alla sua, hanno spesso puntato il dito contro la società ed evidenziato tutte le difficoltà nelle quali stava lavorando. Lei, invece, ha sempre pensato e parlato soltanto di "campo": se potesse tornare indietro cambierebbe qualcosa?
Devo cercare di guardare al mio lavoro. È chiaro che in questo momento sono il parafulmine di tutti, lo accetto e cerco di tener botta fino alla fine.