Ore calde in casa Latina: società chiamata a scegliere tra allenatore e giocatori

Quattro gare senza vittorie, appena sette punti racimolati nelle ultime sei uscite. I numeri di una crisi che ha respinto definitivamente le ambizioni di vertice del Latina, hanno fatto esplodere la rabbia dei tifosi e scoperchiato il vaso di Pandora del gruppo. L'epilogo del match col Lanusei ha reso manifesta la scollatura tra lo spogliatoio e il tecnico, una vera e propria polveriera evidenziata dai cori anti Chiappini intonati subito dopo il colloquio tra i sostenitori e i giocatori, ai quali è stato ovviamente rimproverato il rendimento dell'ultimo mese. 
A due settimane dall'apertura del mercato di riparazione la società si trova a questo punto chiamata ad assumere una posizione netta e, con essa, anche le decisioni conseguenti. Non è da escludere - come pare chiaro dal comunicato diramato dal club contenente le dichiarazioni del presidente Terracciano - l'esonero (reclamato a gran voce dalla piazza durante la contestazione postpartita e sui social network) di Andrea Chiappini, nonostante il suo ruolo fondamentale nella genesi del nuovo sodalizio e nell'allestimento della rosa. L'allenatore sta pagando la fisiologica flessione atletica di una squadra che ha dovuto correre più delle altre per recuperare il tempo perduto e le assenze, ma ha (o avrebbe) dalla sua una coperta lunga in grado di fronteggiare anche le defezioni. Sul banco degli imputati finisce però inevitabilmente, a pieno titolo e con responsabilità analoghe, anche la squadra, che ha dimostrato un'inattesa fragilità soprattutto negli elementi di maggiore esperienza e che, proprio con la riapertura delle liste, potrebbe essere "ritoccata" per alleggerire il monte ingaggi. Le prossime ore (e i prossimi annunci ufficiali) serviranno a definire il futuro prossimo di una società che rischia di dover ridimensionare drasticamente i progetti del suo anno zero.