Abodi sul Latina: "Servono i presupposti per un salvataggio chiaro e trasparente"

22.11.2016 12:00 di Marco Ferri   vedi letture
Abodi sul Latina: "Servono i presupposti per un salvataggio chiaro e trasparente"
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© foto di Federico Gaetano

La situazione che sta vivendo il Latina preoccupa molto Andrea Abodi. Anche ieri il presidente della Lega Serie B ha fatto tappa nel capoluogo pontino, dove ha avuto un colloquio riservatissimo con il Prefetto Pierluigi Faloni. Per il numero uno di via Rosellini si è trattato del terzo vertice in meno di 72 ore, dopo quelli avvenuti alla vigilia del weekend con il Sindaco Damiano Coletta e col Questore Giuseppe De Matteis: “Lo spirito con il quale affrontiamo questa visita – ha spiegato ai microfoni di LazioTv -, è quello di una Lega che si mette a disposizione delle istituzioni. Non potendo intervenire nella questione giudiziaria – ha sottolineato il massimo rappresentante dell’organo che gestisce il campionato di B -, vogliamo contribuire alla soluzione del tema sportivo, che rappresenta la nostra preoccupazione. Questo discorso vale per l’associazione di cui sono a capo, per il valore, il significato e la storia della società calcistica di questa città. Speriamo che il Latina possa trovare una nuova via, da parte nostra ho manifestato interesse nel metterci a disposizione affinché ciò avvenga”.
Come già aveva fatto venerdì, Abodi ha richiamato in causa la regolarità del campionato addensando pesanti nubi sul futuro nerazzurro con una dichiarazione eloquente: “Vogliamo capire se ci possono essere i presupposti per un salvataggio sano e trasparente della situazione sportiva – ha rincarato la dose -, in parte già determinati attraverso le dimissioni di Maietta. Adesso dobbiamo pensare a un’altra modalità di gestione della società, che consenta al territorio di rafforzare la sua presenza. Latina deve percorrere prima di tutto la strada della legalità perché è un contenitore di emozioni anche per le persone che non frequentano lo stadio. Come Lega – ha concluso -, ci poniamo a tutela delle 22 associate, ma non dipende soltanto da noi. Ci metteremo a disposizione della magistratura, con la riservatezza che occorre in situazioni come questa”. Abodi ha lasciato la Prefettura, prelevato da un taxi, una manciata di minuti dopo le 18. Con sé ha portato via una mal celata preoccupazione e una speranza, affidata senza mezzi termini alla disponibilità di Antonio Aprile. Con il quale, stavolta più che mai, appare davvero improbabile che non si sia incontrato.