Calderoni: "Arrivo in un'ottima squadra. C'è voglia di far bene"

16.07.2015 21:57 di Marco Ferri   vedi letture
Calderoni: "Arrivo in un'ottima squadra. C'è voglia di far bene"
© foto di © Paola Libralato

La conferenza stampa integrale di presentazione di Marco Calderoni, terzino sinistro classe 1989 preso in prestito dal Chievo Verona, raccolta in presa diretta da TuttoLatina.com nella sala blu del Park Hotel.

Quali sono le considerazioni che fa un calciatore che arriva in una batteria di difensori così fornita?
La concorrenza crea competizione e rappresenta uno stimolo in più per fare sempre meglio. Trovo giusto che ci sia abbondanza, permette di dare il massimo.

Quali sono le tue caratteristiche?
Sono un terzino sinistro cui piace molto spingere. Con la stessa forza cerco anche di tornare indietro, perché per chi svolge il mio ruolo c’è da pensare sempre, prima di ogni cosa, a difendere. La mia caratteristica principale è la forza.

Hai affrontato il Latina, da avversario, in situazioni importanti
Due anni fa la semifinale play-off ha rappresentato una brutta botta. L’anno scorso sia il Bari che il Latina non hanno passato un buon anno, ora sono qui per aiutare a far meglio.

Che impressione ti fece il Francioni?
Molto positiva, era sempre pieno e la gente si faceva sentire. Speriamo che anche nella prossima stagione, grazie alle nostre prestazioni, possa essere così.

Hai ammesso di non aver reso al massimo nella scorsa stagione. Quanto ti ha condizionato il problema fisico?
Ho avuto un problema muscolare che mi ha tenuto fermo da ottobre a dicembre. Chiaramente quando le cose non vanno al meglio le responsabilità vanno sempre suddivise tra tutte le componenti, anche io ci ho messo del mio.

Hai già conosciuto Iuliano? Cosa ti ha detto?
Di tattica non abbiamo ancora parlato, c’è stato giusto il tempo per una partitella e per un po’ di corsa. Avremo senz’altro tempo e modo di farlo e di lavorarci sopra a Cascia. Il mister è stato un gran difensore e ci darà ottimi consigli.

Che gruppo hai trovato?
Chi era già qui ha fatto in modo che ci inserissimo subito. Noi nuovi ci siamo messi subito a disposizione, vedo entusiasmo e positività. C’è tanta voglia di lavorare e fare bene.

Come si riscatta una stagione negativa?
Prima di tutto viene il gruppo, che deve essere coeso e remare nella stessa direzione. E' un valore fondamentale, bisogna lavorare ogni giorno.

Passi dal San Nicola a uno stadio che rischia di non esserci. Che idea ti sei fatto?
Ho solo sentito qualcosa, spero che la questione si risolva il prima possibile, ma non compete a noi. Per il momento non ho ancora avuto l'occasione di conoscere i tifosi, da avversario era pieno ed era un piacere giocare al Francioni.

Quali sono le prospettive per un ragazzo che viene girato in una categoria inferiore?
La mia è quella di far bene qui. Soltanto dopo si vedrà se tornerò o meno al Chievo. Sicuramente le aspirazioni sono quelle di andare in A, ma sono esclusivamente concentrato sull’esperienza da vivere qui e non a ciò che sarà tra un anno.

Cosa è successo con il Bari? Ci si aspettava che ti riscattassero alle buste, poi si è parlato di una tua richiesta di aumento d'ingaggio
E' stata una voce messa in giro dalla società Bari. La verità la sappiamo io e il mio procuratore. Sarei dovuto rimanere là, non so cosa sia successo nella mezzora che ha preceduto l’apertura delle buste. C’è anche da sottolineare che, se davvero la società mi avesse voluto, avrebbe potuto anche ricontattarmi dopo. Dispiace per quello che è stato detto dopo.

Quando è nata la trattativa con il Latina?
E' stata una trattativa veloce, nata quando sono tornato al Chievo. Avevo altre richieste, ma con il Latina ci siamo trovati subito.

In carriera hai lavorato con Delio Rossi, Pioli, Castori (sia a Piacenza che ad Ascoli), Moriero, Mario Somma. Da chi hai appreso maggiormente?
Delio Rossi mi ha insegnato tanto nella fase difensiva, la mattina la curavamo a parte. C'è sempre un allenatore che ti dà qualcosa di diverso rispetto agli altri, diciamo che grazie a lui ho fatto i progressi maggiori.

Nell'ultimo anno hai avuto allenatori professionalmente giovani come Mangia e Nicola, ora ne trovi uno che lo è altrettanto. Che idea ti ha dato Iuliano, affrontato da avversario?
Alla prima esperienza ha fatto un autentico miracolo, quei 30 punti conquistati sono un segnale forte. A vederla da fuori, si è apprezzato un calcio piacevole e codificato.

Arrivi in un gruppo composto da tanti giocatori esperti. L’anno scorso il Carpi ha dimostrato che si può vincere con la freschezza
La serie B è un campionato lungo e che non consente cali. E’ vero che il Carpi non avesse tanti giocatori con alle spalle trascorsi in B, ma non ha mai fatto mancare cattiveria e costanza, partendo forte e mantenendo quel rendimento fino alla fine. Ogni stagione, però, fa storia a sé.

Ci aiuti a inquadrare Minala, tuo compagno di squadra già a Bari?
E’ un ottimo giocatore, un giovane di grande prospettiva. A Bari ha fatto tre gol, è un elemento tecnico e molto abile negli inserimenti.

Tra i nuovi c’è invece Di Gennaro, a cui segnasti ai tempi del Cittadella
Me lo ha ricordato appena ci siamo incontrati qui. Per la prima volta avrò compagno un portiere a cui ho fatto gol, spero che non me lo faccia scontare in allenamento.

In quali altri ruoli sei adattabile?
Dipende dalle necessità che ci sono. Ho sempre giocato come esterno sinistro, principalmente in una linea a quattro, ma penso che non ci siano problemi. Se c’è da fare uno sforzo in più, sono a disposizione.

Che Latina sta nascendo?
Un'ottima squadra, l’arrivo di giocatori come Corvia e Minala rappresenta una garanzia.