Chiappini: "Mi metto in discussione da solo. Felice di riavere i nostri tifosi, domani sarà dura"

23.09.2017 17:39 di Marco Ferri   vedi letture
Chiappini: "Mi metto in discussione da solo. Felice di riavere i nostri tifosi, domani sarà dura"
© foto di Paola Libralato

La conferenza stampa integrale del tecnico nerazzurro, Andrea Chiappini, alla vigilia di Latina-Ostiamare.

Domani la prima partita davanti ai vostri tifosi: come è stata preparata?
Finalmente dopo cinque partite ufficiali, quattro esterne e una a porte chiuse, troveremo il nostro pubblico ed è un fattore positivo. Dobbiamo pensare che sarà una battaglia, una partita difficile come è tutta la D. Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo, lottare fino al 90'.

Fino ad oggi il Latina ha giocato davanti al suo pubblico anche ad Anzio, Rieti, Cassino...
E' totalmente diverso, anche se in questa categoria i nostri tifosi sono sempre superiori agli avversari. Qui ci sentiamo davvero a casa nostra, però, anche in quella a porte chiuse li abbiamo sentiti. Parliamo di esordio al Francioni, è giusto definirlo così.

Quali possono essere le difficoltà maggiori in vista di domani?
Ogni partita ha una sua storia, è complicato dare una risposta adesso. Viviamo alla giornata non solo dal punto di vista mentale, il calciatore deve dimenticare velocemente le sconfitte e soprattutto le vittorie. In questa fase le certezze sono sempre poche, vai in campo e cerchi di migliorare organizzazione e preparazione. Gli episodi devono darci ragione, ad oggi da quel punto di vista siamo molto indietro. Speriamo che questa volta giri dalla parte nostra. L'Ostiamare ha cambiato qualcosa, ma la conosciamo bene. Sappiamo dove loro possono essere pericolosi e dove noi possiamo fargli male.

Come considera l'intervento di Napolitano sulla sua conferma?
È sempre negativo parlare di queste cose, non mi piace. L'allenatore deve essere sempre in discussione, tranne che nel settore giovanile. Non mi deve mettere qualcuno in discussione, mi ci sento da solo. Chi non ci si sente, non può fare l'allenatore. A Coverciano ti insegnano che l'allenatore è un uomo solo e con la valigia pronta. La società sa quello che sto facendo in questo periodo, perché è più documentata e ha elementi in più su di me. Essere in discussione può essere strumentale, chi lo fa oggi significa che non ha voglia di pensare.

Come sta Olivera e quanto ti dispiace la mancanza del transfer?
Con lui ci eravamo sentiti prima di partire per il ritiro, attraverso Corvia. So che voleva rimanere nel Latina, ha avuto delle richieste di B che lo hanno allontanato. Dopo la partita di Cassino, anche vista l'espulsione di Cittadino, ho subito pensato di chiamarlo. Non deve essere in una grande condizione per giocare, per me basta che ci sia perché ha l'umiltà per trasmettere agli altri il positivo che è. Mi spiace non averlo domani, ma era impossibile. Ci vorrà il suo tempo, su Nelson e Angelov che si è fatto male, lì speravo un po' prima, ma la burocrazia è questa.

Qualche dubbio del sabato?
Prima di Cassino i dubbi erano Rizzo-Tomei e Alario-Barberini. Belvisi fa ancora fatica ad entrare nel clima campionato. Ha un leggero infortunio che non lo rende disponibile domani, ma non avrebbe fatto parte dell'undici. Deve ritrovare sè stesso, ha tutte le potenzialità per fare il calciatore. 

Tribuzzi si è meritato la conferma?
In ritiro ha fatto quello che avete visto domenica con una continuità incredibile e diventa fondamentale per Iadaresta. Ad Anzio è stato espulso, a Rieti siamo rimasti in 10 e non si è messo in luce. Piano piano si è spento, è giovane. Adesso ha ritrovato, al pari di altri compagni, una condizione fisica eccezionale. A Cassino si stava scaldando dopo un quarto d'ora, ha spaccato la partita. Domani è riproponibile, al di là dell'infortunio di Caputo.

Barone può giocare a destra?
Il primo allenamento l'ho messo lì perché mi serviva. In settimana dovevo adattare lui o Porfiri, l'ho provato e ci si trova bene. Mi è piaciuto, domani giocherà in quel ruolo.