Dellafiore: "C'è spirito di rivalsa"
Capitano domenica scorsa e uomo simbolo del mercato estivo, con un rinnovo con cui ha posto fine alle voci che lo riguardavano, Paolo Hernan Dellafiore vivrà sabato il terzo derby della sua storia in nerazzurro e confida in un esito diverso dopo le secche sconfitte incassate due stagioni fa: “Fu un brutto colpo perdere la partita in quel modo. Di quel giorno siamo rimasti io, Bruscagin e Brosco, sicuramente è un ricordo che vogliamo cancellare. C’è spirito di rivalsa, mentre i nuovi hanno già capito che si tratta di una partita molto sentita. E’ doppiamente importante, per noi, per i tifosi e per la città”.
Al Matusa gli uomini di Vivarini affronteranno la seconda squadra “fresca” di retrocessione dopo il Verona, concludendo l’impennata iniziale del calendario: “Alla fine bisogna incontrarle tutte – fa sfoggio di diplomazia il centrale nato a Buenos Aires -, fa poca differenza se prima o dopo. Approcciamo la gara di Frosinone fiduciosi, sulla scorta della prestazione di domenica con lo Spezia sapendo che sarà un appuntamento sentito. Loro arrivano dalla sconfitta di Brescia e saranno senza dubbio arrabbiati, noi dobbiamo esserlo almeno quanto loro se non di più. Sicuramente non ci faranno regali, se non ci mettiamo la stessa aggressività sarà dura. Stiamo preparando il match nel migliore dei modi, anche sotto il profilo mentale”. Un aspetto mancato proprio al Bentegodi, quando lo scarso tasso di esperienza incise al pari del mismatch tecnico: “Ma ritengo il Verona una spanna sopra tutte le altre, almeno sotto il profilo dell’organico. Vincere i campionati è sempre difficile e i conti si faranno alla fine. Il Frosinone è appena un gradino sotto. Se si eccettua qualcuno che è andato via, buona parte della rosa è quella che è salita in A due anni fa e che si è misurata nel massimo campionato. E’ un gruppo valido e forte dal punto di vista tecnico, ha cambiato allenatore ma i giocatori sono tutti di categoria e con esperienza arricchita in A. Sulla carta sono favoriti, guardiamo a noi stessi e sappiamo che se facciamo le cose che il mister sta provando possiamo giocarcela”.
Qualora il tecnico di Ari dovesse preferire ancora Gilberto a Bruscagin, sarà ancora l’ex Torino e Siena a stringersi la fascia intorno al braccio: “Domenica scorsa è stato inaspettato ed emozionante. Mi sono ritrovato a rappresentare una parte della città e dei tifosi, è stato particolare e bello. Mi ha fatto piacere, è un orgoglio portarla e spero di farlo nel migliore dei modi, magari contribuendo a vincere. Il titolare della fascia resta Matteo, poi c’è anche Brosco che è qui da tanto tempo. Il nostro compito è quello di mettere a proprio agio i giovani e favorire il loro ambientamento con la città e con lo spogliatoio”. Ultima battuta legata al deferimento, in merito al ritardo nei pagamenti degli stipendi di gennaio e febbraio, di cui si è discusso ieri al Tribunale Federale. Dellafiore sferza una lancia in favore della società: “Mercoledì il presidente è venuto da noi e ci ha spiegato la situazione, come ha fatto poi davanti ai cronisti. Posso solo dire che non ci sono mai stati problemi per quanto riguarda gli stipendi, abbiamo ricevuto i pagamenti entro la scadenza e ci sono stati problemi tecnici. Prima di quest’estate, quando è uscita la notizia, non eravamo allarmati o preoccupati perché non c’è mai stato nessun sintomo o problematica”.