Il Latina non ha le Spal al muro. E per l'attacco (s)punta Insigne jr.

14.08.2016 16:22 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Il Latina non ha le Spal al muro. E per l'attacco (s)punta Insigne jr.
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© foto di Federico Gaetano

L’arrivo in prestito dalla Roma di Christian D’Urso, per la cui ufficialità occorrerà attendere le prossime ore, ha mantenuto inalterato il numeri di elementi a disposizione di Vivarini. Nel giorno del contestato (dai tifosi, per le modalità oltre che per la decisione in sé) addio di Schiattarella, la rosa nerazzurra ha immediatamente pareggiato i conti in mezzo al campo, alleggerendo contemporaneamente monte ingaggi e pacchetto over, con il riscontro dei prossimi appuntamenti chiamato a validare la perdita o l’eventuale crescita della cifra tecnica. All’imbocco di Ferragosto, con il secondo impegno ufficiale alle spalle, il trainer di Ari può lavorare con una rosa numericamente abbandonate ma paradossalmente poco assortita, vuoi per l’elevato numero di infortuni che per la distribuzione disomogenea degli interpreti nei vari reparti. La trasferta di Novara ha fatto suonare l’allarme in attacco dove, con Acosty, Boakye e Jefferson ai box e Corvia in condizioni imperfette, Paponi ha dovuto sobbarcarsi l’onere di comandare il reparto in via esclusiva.

DELLAFIORE PROLUNGA - I prossimi giorni saranno fondamentali per capire quanto l’opera di smembramento della “vecchia” guardia sia da ritenersi esaurita: “Voglio giocatori che abbiano voglia di disputare questo campionato da protagonisti, con poche chiacchiere e tanta aggressività”, è il messaggio che l’ex Teramo ha recapitato ai possibili musi lunghi alla vigilia del match del Piola. L’amichevole con la Roma, in tal senso, ha dimostrato come alle spalle vi sia un nutrito numero di “ragazzotti” a mordere il freno: un autentico patrimonio per la società, da valorizzare senza il rischio di bruciarlo.
In difesa, pertanto, la frattura con Esposito è stata solo parzialmente ricomposta ma si è nuovamente riaperta nelle scorse ore e può portare – a questo punto e senza ulteriori prove d’appello -, alla cessione.
Blindato pubblicamente a più riprese, invece, Dellafiore ha respinto (al contrario di Schiattarella) le avances della SPAL anche con i fatti: proprio ieri il centrale nato a Buenos Aires ha rinnovato fino al 2019 e continuerà così a far coppia con un Brosco che, salvo proposte indecenti, è destinato a rimandare ogni (presunta) velleità di intraprendere nuove esperienze. Il centrocampo è il reparto più fornito, ma alcune situazioni vanno monitorate con attenzione: nell’impossibilità di affidarsi ai soli under, arma a doppio taglio in una maratona lunga nove mesi, Mariga e Scaglia si prefigurano come chiocce di rilievo, mentre su Marchionni aleggia il punto interrogativo dell’inattività e su Moretti, che è parso particolarmente avulso ai dettami di Vivarini, pesa quell’obbligo di monetizzare che si scontra con la volontà delle pretendenti di prenderlo (dopo una stagione negativa) a basso costo. Per una Ternana che ha dichiarato chiuso il proprio mercato in entrata e in uscita dopo la separazione da Panucci, c’è un Ascoli che non è troppo più attivo, mentre sia Bari che Entella sembrano essersi defilate. La sensazione, tuttavia, è il  numero degli over (17 ad oggi) sia destinato ad abbassarsi ulteriormente, con il centrale salentino e il regista genovese che verranno sicuramente affiancati da Jefferson e, forse, anche da un Acosty a corto di preparazione e che allo stato delle cose, nel 3-5-2 disegnato da Vivarini, sembra avere anche una difficile collocazione tattica. Solo a quel punto, confidando anche di aver fatto cassa, si potrà preparare una volata agostana efficace, nella quale non è da escludere qualche mossa a sorpresa. La prima può rispondere al nome di Roberto Insigne: il fratello d’arte, in forza al Napoli, può seguire il percorso intrapreso un anno fa da Dumitru dopo aver rinnovato fino al 2021 con i partenopei. Vivarini e Sarri ne hanno già parlato, il fantasista (classe 1994, 5 reti ad Avellino lo scorso anno) arriverebbe con la formula del prestito.