L'esercito nerazzurro della salvezza

07.04.2016 19:10 di Marco Ferri   vedi letture
L'esercito nerazzurro della salvezza
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© foto di Federico Gaetano

Tutti utili, qualcuno indispensabile. Nelle prime quattro partite della sua gestione, Carmine Gautieri ha alternato già 19 giocatori, concedendo almeno una chance dal primo minuto a ben 16 di questi. Soltanto Figliomeni, Paponi e il giovane Shahinas – che sabato scorso ha debuttato tra i professionisti consegnando a Schiattarella la standing ovation del pubblico -, hanno assaggiato il rettangolo verde entrando in corso d’opera.

INDISPENSABILI – Cinque sono gli uomini dei quali il tecnico nerazzurro si è sempre servito sin dal fischio d’inizio. Hanno goduto di fiducia continuativamente da Terni in avanti Ujkani e ben tre esponenti della retroguardia: Bruscagin, Dellafiore e Calderoni. A loro si è aggiunto Scaglia, jolly che dopo tre apparizioni da mezzala ha fatto la differenza fungendo nel tridente d’attacco contro gli irpini. Se nelle ultime giornate l’inevitabile calo delle energie contribuirà a livellare verso il basso i valori e contribuirà a centellinare le forze a disposizione, è ragionevole credere che questo zoccolo duro possa tirare la carretta fino allo striscione d’arrivo. L’estremo difensore albanese ha visto il nuovo infortunio di Di Gennaro abbattere la concorrenza tra i pali, mentre i due terzini si sono confermati i più solidi del lotto e si sposano per efficacia difensiva (Bruscagin) e propulsione offensiva (Calderoni), con il centrale di Buenos Aires che è ormai da due stagioni il vero leader del reparto. A questo pokerissimo è doveroso aggiungere due pedine, entrambe assenti al “Liberati” per infortunio e da allora sempre titolari. Si tratta di Schiattarella, per caratteristiche tecniche e temperamentali il trascinatore della squadra, e di Acosty, fondamentale anche a mezzo servizio per la sua capacità di creare superiorità numerica e per le doti da finalizzatore che lo hanno reso finora (con 7 centri) il miglior marcatore.

BALLOTTAGGI – Salvo infortuni o repentini crolli fisici, sono quindi sette i posti destinati a diventare fissi. Accanto a questi ne ballano quattro, la cui assegnazione avverrà sulla scorta delle caratteristiche degli avversari e della condizione dei singoli. Per completare il reparto arretrato, al netto di infortuni, Esposito parte da una posizione di vantaggio rispetto a Brosco, come testimoniato dalle gare con Ternana ed Avellino, le uniche nelle quali il Gaucho ha avuto entrambi arruolabili. Sulla mediana sono due i duelli: la bella performance di sabato ha permesso a Mariga di guadagnare punti a discapito di un Olivera la cui forma fisica è in parabola discendente. Con Scaglia nel tridente, inoltre, crollano le quotazioni di Dumitru e salgono vertiginosamente quelle di Mbaye, che con Ammari si contenderà l’ultima casella utile in mezzo al campo. L’ultimo nodo gordiano da sciogliere è quello della punta. Boakye si è sbloccato dopo due mesi di anonimato e permette di mantenere un baricentro più basso di quanto sappia fare Corvia, in un testa a testa in cui si fa davvero fatica a rintracciare un favorito.

ALTERNATIVE E GIOVANI – “Buoni per tutte le occasioni” restano Dumitru, uscito di squadra dopo il flop di Cesena e chiamato ora a ribaltare l’indice di gradimento dell’allenatore, Figliomeni e Paponi, uomini spogliatoio da utilizzare in caso di necessità. Dopo l’inatteso debutto di Shahinas, complice l’elevata posta in palio nelle otto gare restanti, sarà assai complicato per gli under trovare spazio con regolarità, ma tanto Celli quanto Nelson e Bandinelli possono ambire a maturare un pizzico di esperienza in più.

AI MARGINI – I precedenti 360 minuti hanno intanto fatto una vittima illustre: Andrea Milani. L’ex capitano, reinserito a gennaio a vantaggio di quel Baldanzeddu che Gautieri avrebbe gradito eccome, è rimasto fuori per cause di forza maggiore al debutto e per scelta nelle successive tre gare, scivolando in quel dimenticatoio da cui Somma lo aveva rispolverato. Proprio un altro pallino del trainer pontino, Campagna, non è stato neppure inserito nell’elenco dei convocati contro gli irpini. Per l’esterno classe 1994, autentico oggetto del mistero, le porte della prima squadra sembrano definitivamente chiuse.