Latina, è stato un gennaio 3mendo

03.02.2016 08:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Latina, è stato un gennaio 3mendo
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© foto di Federico Gaetano

Com’è lontano il tempo degli improperi. Sembra passata una vita dal pranzo di “alleggerimento” post natalizio con il Pescara, mandato di traverso dalla specialità della casa albanese offerta da Memushaj e corredato dagli insulti di parte della tifoseria rivolti a Somma e Corvia, quest’ultimo eletto simbolo della collettiva indifferenza all’oblio. Un mese e tre giorni più tardi il Latina ha saputo capovolgere i giudizi centrando, grazie al settimo sigillo personale di Acosty  - giunto a una rete da Viviani, miglior marcatore della scorsa stagione del quale è probabilmente destinato a percorrere la traiettoria calcistica al rialzo -, due record in un colpo solo.

MESE PERFETTO – Il primo del nuovo anno ha visto i pontini diffondere un solo verbo: vincere. Con nove punti raggranellati in 270’, Olivera e soci hanno fatto meglio di 20 avversarie, con il Pescara di Oddo unica ad eguagliarne lo score, e messo a registro un ruolino di marcia che non avevano mai conosciuto nella loro storia cadetta. Pur favorito da un calendario sul quale ha influito la sosta, Somma è riuscito in un’impresa sconosciuta ai suoi predecessori (Auteri, Breda, Beretta e Iuliano) in 27 mesi e a lui stesso nei primi sessanta giorni di gestione. Più vicino di tutti ci era andato il trevigiano nell’aprile 2014, ma dopo le affermazioni consecutive con Reggina, Novara e Bari – che avevano dato continuità alla boccata d’ossigeno col Carpi di fine marzo -, era arrivato il rovescio con la corazzata Palermo, che una settimana più tardi andò a strappare con largo anticipo il pass per la promozione. L’ultimo a completare un percorso netto nell’arco di un mese fu Pecchia, nell’ormai lontano febbraio 2013: prima di andare incontro alla flessione che lo portò all’esonero, il trainer di Formia seppe sconfiggere, nell’ordine, Sorrento, Viareggio, Barletta e (in Coppa Italia) Lecce.

PRIMATO STAGIONALE – Nel segno del tre. Il lungo brindisi di inizio anno rappresenta anche la striscia di successi più lunga dell’intero campionato. Iuliano, che all’esordio in sella alla prima squadra la collezionò a febbraio (Pescara, Ternana e Trapani), non seppe ripetersi nei vagiti inaugurali del nuovo torneo, con Como che interruppe i fluidi trovati tra Modena e Perugia, segnando l’inizio del declino che lo portò all’esonero. A Breda appartiene il filotto più duraturo della storia in serie B. Jonathas e compagni lo misero a referto nella primavera del 2014 quando, reduci da tre batoste con Trapani, Modena e Ternana, calarono un poker con vittime Carpi, Reggina, Novara e Bari che li proiettò per la prima volta, alla vigilia di Pasqua, al secondo posto alle spalle del Palermo.

PALLE INATTIVE – Il numero perfetto si propone anche nella casistica degli ultimi gol segnati. Trapani e Pro Vercelli hanno visto i nerazzurri trovare il bersaglio sempre da una situazione da fermo. In tutte le circostanze c’è lo zampino di Scaglia che, dopo essersi messo in proprio realizzando la punizione del provvisorio pareggio al Provinciale, ha confezionato gli assist per Corvia e (indirettamente) Acosty, confermandosi il quinto miglior rifinitore dell’intero torneo: “Sapevamo quale percentuale realizzativa avessero sui calci piazzati – ha commentato amaro il tecnico sabaudo, Foscarini, nel dopogara di sabato -, ma non siamo comunque riusciti a prendere le contromisure”. Merito di un Latina capace di trarre, dagli improperi di cui sopra, una spinta endogena davvero tre…menda.