Latina, il rebus continua. Nessuna schiarita sul futuro

29.11.2016 16:30 di  Marco Ferri   vedi letture
Latina, il rebus continua. Nessuna schiarita sul futuro
© foto di Tuttolatina.com

Tutto tace. A quindici giorni dalla violenta esplosione dell’inchiesta Olimpia e a undici dalle dimissioni, divenute quasi obbligate, di Pasquale Maietta dalla carica di presidente, il futuro del Latina Calcio continua ad essere avvolto dalla nube dell’incertezza. Una cortina generata dal mancato passaggio delle quote societarie in possesso del deputato di Fratelli d’Italia (pari al 55%), sul quale pende la richiesta di autorizzazione a procedere che verrà discussa entro metà dicembre. L’ottimismo manifestato sulle prime da Antonio Aprile, ereditario dello scranno ma possessore “soltanto” del 45% del pacchetto complessivo, ha lasciato spazio, col passare dei giorni, a una sempre maggiore cautela. A determinarla sono state le resistenze di un Maietta che non intende disfarsi della fetta di torta di cui, al netto della rinuncia alla carica, è ancora proprietario: né cederle né tantomeno (ipotesi decisamente irreale) regalarle, soprattutto sulla scorta delle frizioni che hanno tratteggiato il rapporto tra i due negli ultimi tempi.

LO SCENARIO - Il cammino verso quel “percorso della legalità” auspicato dal sindaco Coletta, pertanto, rimane lastricato di sole buone intenzioni. Il fondatore dell’azienda Re.Co.Ma le ha manifestate accogliendo fraternamente, all’indomani del passo indietro del socio in occasione del match casalingo con la Salernitana, la cordata anziate capeggiata dal commercialista Ugo Nuzzi e della quale fanno parte anche Angelo Ferullo, Benedetto Mancini e una manager scandinava. Un’apertura ad uso e consumo dei presenti (tifosi e stampa) che non ha avuto un seguito immediato, ma che non per questo va considerata di facciata. Le parti si sono prese una “pausa di riflessione” in attesa di riaggiornarsi per sciogliere, definitivamente, i reciproci dubbi: da un lato quelli dell’imprenditore di Sermoneta nei confronti di un team legato a doppio filo a figure del recente passato, dall’altro quelle del gruppo della città di Nerone di compiere un pericoloso salto nel vuoto, col post 16 dicembre (deadline dei pagamenti dei mesi di settembre e ottobre) a tinteggiare scenari misteriosi.
Se ne tornerà a parlare a stretto giro di posta, senza dimenticare come sulla vicenda pesi inoltre una questione supplementare, ma non certo marginale. Il contatto anziate è attribuibile a Maietta (con un ruolo rilevante occupato, all’epoca, dall’allora direttore generale Leonardi), a tutt’oggi il vero arbitro di una partita che sta correndo il serio rischio di andare incontro alla paralisi. Anche per questo Aprile non ha mancato di manifestare uno scetticismo che ha tradotto, concretamente, seguendo le indicazioni provenienti da un tandem super partes, quello composto dal presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, e dal primo cittadino Damiano Coletta. Dalla ricerca di un imprenditore che possa garantire una stabilità finanziaria al club, magari preservandone la permanenza nell’organigramma, passa anche l’immagine che il presidente, supportato nell’operato dal figlio e amministratore delegato Natale, lascerà in eredità: “Posso solo dire che le istituzioni cittadine stanno rispondendo nel verso giusto - conclude il presidente del club di Piazzale Prampolini - riscontro un'ondata positiva che mi lascia sereno per il futuro”, ha rimarcato non più tardi di domenica, su queste colonne, il massimo dirigente del settore giovanile. Per il quale, adesso più che mai, diventa fondamentale azzeccare ogni mossa, con l’obiettivo di chiudere nel minor tempo possibile una disputa che rischia di compromettere la sopravvivenza ad alti livelli del sodalizio di Piazzale Prampolini.