Maietta: "Chi mi contesta ha la memoria corta. È il momento più buio della mia gestione"

Le parole del presidente nerazzurro, Pasquale Maietta, rilasciate nella sala stampa del Francioni a margine della contestazione di cui è stato oggetto nel dopogara di Latina-Entella.

Vengo perché è il momento più buio della storia del Latina Calcio che mi riguarda. Credo che chi gestisce e rappresenta la società capisce che ci sono dei momenti in cui non bisogna tirarsi indietro e metterci la faccia dinnanzi a tutto. Lo faccio con la coscienza a posto e pensando che ci siano ancora quattro partite. Nella vita non ho mai mollato davanti a niente, davanti ad insidie o ostacoli. Ho sempre cercato di combattere con tutto me stesso le avversità. Quello che voglio garantire è che questa società farà tutto quello che è possibile per riuscire a superare le avversità che avremo davanti da qui alla fine del campionato per salvare il patrimonio della B.

E' la prima volta che ti contestano
Faccio due considerazioni. La prima è che la memoria è corta e la riconoscenza, spesso, non esiste. Ricordo a me stesso e a tutti che quando intrpresi questa esperienza il Latina era in Promozione, chi mi contesta non dovrebbe dimenticarlo. E' altrettanto vero che non si possa vivere di crediti, se si ritiene che sia la causa di questa situazione è giusto che i tifosi abbiano la facoltà di contestare il mio nome o la mia figura. Non è una cosa che registro in maniera così negativa, c'è nei fatti e nelle cose che si possa contestare un presidente.

Prestazione da pareggio e un episodio contestato
In ordine alla partita, senza entrare in aspetti tecnico o tattiche, credo che la partita non sia stata cattiva contro una squadra forte. Avevamo chiuso le loro possibilità d'attacco e riuscivamo a renderci pericolosi in alcuni momenti. C'è stato un angolo col vento in cui il portiere è stato ingannato e abbiamo subito gol. Credo che il loro portiere abbia fatto interventi incredibili, credo meritassimo la vittoria. Rispetto all'ultimo episodio purtroppo non c'è il dubbio. L'ho rivisto sul telefonino, è oggettivamente rigore. E' una cosa assurda, voglio pensarla bene perché altrimenti dovremmo tutti smettere di fare ciò che facciamo. Abbiamo passato un periodo in cui tutte le cose ci hanno detto in maniera negativa, speriamo che possano essere positive da domenica.