Maietta: "Nessuna offerta concreta, ribadiamo il nostro impegno per il Latina. Boakye verrà 'coperto' con una cessione"

13.06.2016 18:44 di  Marco Ferri   vedi letture
Maietta: "Nessuna offerta concreta, ribadiamo il nostro impegno per il Latina. Boakye verrà 'coperto' con una cessione"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Le parole del presidente Pasquale Maietta nel corso della conferenza stampa del nuovo tecnico, Vincenzo Vivarini, raccolte in presa diretta da TuttoLatina.com

Sul nuovo allenatore
Siamo contenti di trovarci accanto a Vivarini. Abbiamo iniziato dei sondaggi per vedere quale fosse l'allenatore che avrebbe fatto al caso nostro, una volta sentito lui abbiamo lasciato qualsiasi altro tipo di trattativa. Prima i direttori Facci e Leonardi, poi io ed Aprile siamo stati conquistati da competenza, voglia e determinazione che ha per il prosieguo del suo lavoro. Auguri a lui buon lavoro.

Sulla situazione societaria
Il giorno dopo la fine del campionato come proprietà abbiamo, per un verso, detto a Leonardi e per l'altro fra di noi con Aprile, di verificare rispettivamente se nel mondo del calcio e dell'imprenditoria locale ci fosse qualcuno che avesse la voglia e la volontà, alternativamente, di acquisire interamente le quote del Latina o di subentrare come socio. Questo perché per quanto riguarda il sottoscritto, ho già più volte detto che avendo intrapreso questa esperienza da otto anni, ritengo che prima o poi dovrò smettere di fare il presidente. Non mi vedo a svolgere questo ruolo per tutta la vita, mentre per quanto riguarda la famiglia Aprile che ha una vicinanza nel Latina da meno anni, anch'essa aveva mostrato che nell'eventualità ci fosse stato qualcuno e avesse contribuito a rafforzare il progetto saremmo stati disponibili. Si è sondato il terreno, qualcuno ha sondato il nostro e abbiamo avuto qualche incontro, ma di concreto non c'è stato nulla. Abbiamo sempre detto che questo progetto lo abbiamo nel profondo del nostro cuore, di conseguenza lasceremo il Latina Calcio solo nel momento in cui incontreremo o avessimo incontrato degli imprenditori - o un gruppo di persone -, capace di garantire continuità di progetto per il futuro. Così non è stato, ci siamo dati un termine perché poi incombono delle scadenze per la stagione successiva, dal punto di vista logistico, economico e tecnico. Il termine era quello della settimana scorsa, non avendo avuto nulla di concreto siamo qui a ribadire il nostro impegno per il prosieguo.
In questi giorni abbiamo riflettuto tanto sul bene e sul male del Latina in questi anni: quelle positive ce le teniamo strette, ma con intelligenza dobbiamo affrontare anche i nostri errori e cercare di non commetterli più, dal punto di vista tecnico e gestionale. Natale Aprile è l'amministratore delegato della Re.Co.Ma, è una persona discreta ma è il vero motore dell'azienda passata da piccola di provincia a una multinazionale. Ho chiesto a lui non soltanto di limitarsi ad investire nel Latina, ma di trasferire le sue competenze manageriali dalla Re.Co.Ma. al Latina Calcio. Tra di noi è stato uno di quelli che non ha mai avuto per un secondo l'idea di vendere la società, perché ha idee importanti da svilupparre. L'impulso della famiglia Aprile è la scintilla che può garantire un futuro importante alla società, riuscendo ad autodeterminarci dal punto di vista economico e investendo nel futuro e nel settore giovanile. C'è bisogno di risorse e di un progetto serio, che doti la società di qualche plusvalenza. Partiamo e ripartiamo da questo progetto, siamo consci che facciamo la B da tre anni e questo ci riempie d'orgoglio. Abbiamo trascorso il primo che ci ha inebriato e illuso, gli altri due ci hanno riportato coi piedi per terra. La serie B è un campionato complicato e difficile, solo la nostra grande forza interiore ci ha permesso di restare indenni, quest'anno è stato difficilissimo e pieno di negatività incredibili sin dal primo giorno. Aver conseguito la salvezza equivale allo scudetto, abbiamo voglia di metterci tutto alle spalle. In Vivarini abbiamo riscontrato la nostra stessa voglia e determinazione, voglia di rivalsa perché vuole calcare palcoscenici importanti che gli fanno onore. Cerchiamo le soddisfazioni che negli ultimi anni, al di là dell'ultima giornata, non abbiamo avuto.
Nell'immediato auspichiamo due cose. A chi diventerà sindaco chiediamo di riuscire a sblcocare le situazioni che ci portiamo avanti da due anni, la Curva ospiti e la Gradinata da ampliare. Abbiamo un sogno che condividiamo coi tifosi, quello di riuscire ad avvicinare la Curva alla porta A colui che diventerà sindaco chiediamo anche di starci vicino e sostenerci. Vogliamo viaggiare senza riserve mentali e pensiamo che chiunque dovesse vincere sarà vicino alla società, al calcio e alla città.

Si è fatto il nome di Longarini
Longarini non lo abbiamo mai conosciuto, si è presentato di noi un commercialista in rappresentanza di una cordata.

Come si farà fronte a spese e scadenze?
L'Iva è stata pagata il 30 maggio, Boakye viene coperto perché stiamo ultimando la vendita di un giocatore del quale non vogliamo dire il nome e ci stiamo accingendo ad adempiere alle scadenze. A volte si è scritto che eravamo in debito di ossigeno, noi non abbiamo mai detto di essere dei mecenati o avere soldi che escono dalle orecchie. Ciò che facciamo lo facciamo con enormi sacrifici, il Latina ha un bilancio di previsione che a bocce ferme farà entrare nelle nostre casse 6 milioni. Dovremo essere bravi a coprire le spese: tesserati, staff, gestione e quello che ne deriva, locazioni e affitti all'interno di questi 6 milioni. Situazioni estemporanee e inaspettate, come il pagamento della concessione dello stadio in un'unica soluzione da 400.000 euro, ci hanno messo in difficoltà.