Maietta prega per il Latina: "Sbagliammo in buona fede"

08.09.2016 11:08 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Maietta prega per il Latina: "Sbagliammo in buona fede"

Il Latina incrocia le dita. Nella giornata di oggi è prevista l’udienza della dirigenza nerazzurra, presso il Tribunale Federale a Roma, in merito al deferimento del TFN (Sezione Disciplinare) del 5 luglio scorso relativo al tardivo pagamento corrisposto a tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo degli emolumenti relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2016. Il provvedimento, giunto su segnalazione della CO.VI.SO.C., l'organo deputato a effettuare i controlli su base trimestrale verso tutte le società di serie B, colpì anche il presidente Maietta e il vice Antonio Aprile. A difendere loro e la posizione della società, chiarita ieri in conferenza stampa dal massimo dirigente, sarà l’avvocato Paolo Rodella, legale esperto in materia sportiva e che in passato si è occupato di casi riguardanti la Sampdoria.

LA POSIZIONE NERAZZURRA - Nella sala stampa Amodio, nel tardo pomeriggio di ieri, Maietta – affiancato dall’amministratore delegato Natale Aprile e dal direttore finanziario Giampiero Sisto -, ha spiegato i motivi che hanno portato alla notifica del provvedimento: “Le società di calcio – ha snocciolato i regolamenti federali – sono tenute ad effettuare pagamenti entro scadenze fissate dalla Lega ad ottobre, dicembre, febbraio, aprile, giugno e settembre. Quelli che sono gli adempimenti riguardanti la stagione devono essere tassativamente posti in essere entro il 30 giugno pena la non iscrizione al campionato successivo. Per quanto ci riguarda, nel marzo del 2016 chiedemmo alla Lega un anticipo per poter porre fine a una diatriba che si portava avanti da qualche mese con il Comune. C’erano tempi tecnici per poter portare avanti le cose con l’allora Commissario Barbato, ma la situazione sfociò nell’istanza di pagamento immediato di una somma pari a 400.000 euro, mentre fino a poco tempo prima si cercava un concordato attraverso la cessione di un credito che avrebbe permesso un pagamento dilazionato. Abbiamo chiesto un anticipo alla Lega sui pagamenti che ci dovevano essere corrisposti nel mese di aprile, abbiamo ottenuto il loro bonifico e siamo riusciti ad ottemperare al pagamento al Comune. Per corrispondere gli stipendi abbiamo attinto alla Fondazione (istituto di credito della Lega, ndr) e ci siamo trovati dinnanzi una scadenza con un’unica fonte. Purtroppo quel giorno, ovvero lunedì 18 aprile, la Fondazione, trovando nella nostra stessa situazione altre società di calcio, ci diede il bonifico alle 15.20. Appena ricevuto ci attivammo per andare in banca, contrariamente al solito quando li facciamo online dai nostri computer, e riuscimmo ad immettere i bonifici, ma inevitabilmente alcuni di questi recavano come data il 19 a causa dell’orario di chiusura delle banche”.
Ripercorsa cronologicamente la vicenda, Maietta ha spiegato a cosa va incontro il club e quale sarà la sua posizione in sede di difesa: “Cercheremo di far capire che tutti i pagamenti erano stati posti in essere e solo una causa di forza maggiore, ovvero l’arrivo in ritardo di un bonifico, ha provocato l’errore. Speriamo che le nostre istanze vengano accolte e di iniziare senza handicap, altrimenti pagheremo una sanzione in termini di punti con zero, uno o due punti. Se non avessi voluto pagare i calciatori o li avessi voluti pagare con tempi biblici, l’avrei fatto posticipando al 30 giugno. Siamo fiduciosi della motivazione ma anche consci che le  regole esistono per essere rispettate. Abbiamo commesso un errore, se dovesse essere comminata una sanzione la prenderemo e la accetteremmo ma sempre a testa alta. In quel momento ci preoccupavamo di pagare puntualmente i giocatori affinché si impegnassero al massimo per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza, senza fornire loro ulteriori alibi. Nella nostra storia ci siamo sempre contraddistinti per serietà nei pagamenti, tanto più che sulla scorta di quella svista abbiamo versato già il 22 agosto gli emolumenti che scadranno il 16 settembre”. L’ipotesi più concreta è quella della sottrazione di un punto: “A quel punto – conclude Maietta -, potremmo decidere di appellarci agli organi successi della Federazione, ammesso ci siano i margini per intraprendere l’iniziativa. Faremo ricorso solo dopo la lettura delle motivazioni. Io e Natale Aprile abbiamo una mentalità: tutto ciò che accade è per merito e demerito nostro. Se il Comune ha chiesto i soldi e li abbiamo dati, significa che andavano dati. E’ stato un nostro errore di valutazione, perché ci siamo trovati con una sola fonte di credito. Penso che un punto possa essere comminato e sinceramente mi interessa poco di quelle che possono essere le sanzioni che mi riguarderanno. Anzi, dirò di più: baratterei volentieri il punto con due anni di squalifica e sono sicuro che Aprile se ne prenderebbe anche tre pur di non avere un handicap in classifica”.