Negli ultimi 20' la punizione è massima

11.04.2016 13:19 di Marco Ferri   vedi letture
Negli ultimi 20' la punizione è massima
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© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Sottolineare, a patto di non dissipare. Bene ha fatto il Latina a rivendicare le proprie ragioni dopo aver subito un torto marchiano, ma il boomerang da schivare è la dispersione di quelle energie mentali indispensabili per raggiungere l’obiettivo.
I nerazzurri si sono trovati a fare i conti con il peso di una fiscalità che, in uno scontro diretto e con soli 21 punti ancora a disposizione,  ha assunto una valenza (più che) doppia e difficile da digerire. La sgradevole sensazione di un danneggiamento ad hoc – rimarcata in diversi passaggi della nota diramata nella tarda serata di sabato -, ha scoperto un nervo toccato già troppe volte in stagione e ha contribuito a colmare quella misura riempita giornata dopo giornata.

SPESSO IN TRASFERTA… – Quello dell’Arechi è stato il settimo calcio di rigore a sfavore dei pontini, che nemmeno nel loro terzo campionato cadetto (così come era avvenuto da matricole) hanno ricevuto la grazia dagli avversari. Prima di Coda  avevano usufruito di una chance, trasformandola, Caracciolo (Brescia), Piccolo (Lanciano), Caputo (Entella), Ricci (Crotone), Scozzarella (Trapani) e Ciano (Cesena). Tra i questi solo il fantasista pitagorico ha gioito al Francioni, con tutti gli altri a rendere più amare le trasferte.

…E NELLA RIPRESA – Occhio al cronometro. Ben sei penalty sono stati assegnati nella seconda frazione, sempre dopo l’ora di gioco, con cinque di questi decretati negli ultimi venti minuti. Solo Scozzarella ha bucato Ujkani nella prima metà di gara, e non è forse un caso se fu proprio quella l’unica circostanza in cui Corvia e compagni seppero rialzare la testa, ribaltando l’esito di quell’esecuzione. Ben quattro realizzazioni hanno determinato il risultato finale, sottraendo alla classifica nerazzurra altrettante lunghezze che ad oggi permetterebbero loro di intravedere la coda della metà sinistra della classifica.

CLASSIFICA – Tra chi lotta per mantenere la categoria solo il Modena ha visto i rivali presentarsi più volte sul dischetto, otto in tutto con i due del trapanese Petkovic che hanno permesso ai canarini di “distanziare” i pontini. Si è visto fischiare 7 rigori contro anche il Lanciano, con la Salernitana a 6, il Livorno a 5 e il tandem Pro Vercelli-Vicenza ad appena tre. A comandare la più scomoda della classifica è l’Ascoli di Devis Mangia, costretta ad affidare le proprie speranze di salvezza esclusivamente al portiere in ben 12 circostanze.

SALDO – Nelle quattro diverse gestioni tecniche, i laziali hanno fatto capolino dagli undici metri in quattro occasioni (con un solo centro), con un saldo negativo di tre. Peggio di loro Avellino (-4, con tre a favore), Bari (-5), Modena (-6) e Ascoli (-7), mentre si collocano in “territorio negativo” anche le umbre Perugia e Ternana, il fanalino di coda Como e il Livorno. La Salernitana, inevitabile bersaglio del j’accuse, ha disposto di un’opportunità in più di quante i suoi portieri siano stati costretti a sventarne, mentre tra le “piccole” sorprendono gli otto rigori assegnati a un Vicenza a fronte dei tre contrari.

NIENTE ALIBI - Al mero dato numerico non può non accompagnarsi una serie di considerazioni. La prima attiene a una basilare lettura: non necessariamente la classifica è conseguenza diretta della proposta di gioco. Se i biancorossi veneti hanno usufruito dello stesso numero di massime punizioni (8) del Pescara, a scansare l’ombra del sospetto c’è l’impronta marcatamente offensiva impressa da Marino e confermata da Lerda.
Ed è proprio dagli spettri e da quella sindrome da accerchiamento (o ansia da dossier) tutta italiana che il Latina deve repentinamente affrancarsi, per non familiarizzare con l’arma a doppio taglio di quegli alibi pronti a giustificare anche le defaillance proprie. In fondo la presunta scientificità della decisione di Abisso non avrebbe avuto ragione di esistere se solo gli uomini di Gautieri avessero legittimato la propria supremazia tecnica e (per alcuni tratti) fisica. Ragionare (su) e correggere i propri difetti torni ad essere l’unico tarlo cui destinare energie, rendendo le mancanze (?) altrui un fastidio da grattare rapidamente.

LA CLASSIFICA DEI RIGORI A SFAVORE

Ascoli 12
Modena 8
Virtus Entella 8
Avellino 7
Bari 7
Cesena 7
Latina 7
Pescara 7
Virtus Lanciano 7
Salernitana 6
Livorno 5
Brescia 4
Como 4
Crotone 4
Spezia 4
Trapani 4
Perugia 3
Pro Vercelli 3
Ternana 3
Vicenza 3
Cagliari 2
Novara 1

IL SALDO TRA RIGORI (FAVORE/CONTRO)
Crotone +6
Brescia +5
Cagliari +5
Vicenza +5
Novara +3
Virtus Entella +2
Pescara +1
Pro Vercelli +1
Salernitana +1
Spezia +1
Trapani +1
Cesena 0
Virtus Lanciano 0
Como -1
Perugia -1
Livorno -2
Ternana -2
Latina -3
Avellino -4
Bari -5
Modena -6
Ascoli -7