SALA STAMPA - Vivarini: "Ci è mancato il guizzo vincente"

26.11.2016 18:34 di  Marco Ferri   vedi letture
SALA STAMPA - Vivarini: "Ci è mancato il guizzo vincente"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Soddisfatto a metà e non potrebbe essere altrimenti. Vincenzo Vivarini incassa a buon viso il pareggio di Ferrara che gli permette di muovere la classifica per la quarta settimana di fila e di chiudere da imbattuto un novembre che aveva inaugurato ricevendo la fiducia incondizionata della società. In casa di una Spal che non ha tradotto in fatti concreti i numeri che la accompagnavano all’appuntamento, però, il suo Latina – complice anche il procrastinamento delle scelte in corso d’opera -, ha dato l’impressione di essersi accontentato di un risultato che avrebbe forse potuto assumere contorni diversi con un pizzico di coraggio in più una volta beneficiato della superiorità numerica: “Ho un po’ di amarezza – ammette nel dopogara il tecnico abruzzese -, perché siamo venuti ad affrontare una squadra importante per questo campionato e lo abbiamo fatto con personalità offrendo una prestazione sopra le righe. Abbiamo concesso poco alla Spal, compagine con individualità di spessore e con un’organizzazione di gioco molto ben collaudata. Riuscire a fare una prestazione di questo tipo qui non è semplice ma noi lo abbiamo fatto e dobbiamo esserne molto contenti. Rimane un po’ di amaro in bocca perché abbiamo avuto diverse situazioni negli ultimi 20 o 30 metri che non abbiamo saputo gestire con calma e lucidità. Nel complesso va bene così”.
Ancora sulla gara e sul peso, a posteriori, delle assenze (su tutte quella di Acosty) che hanno impedito ai nerazzurri di avere il cambio di passo per fare la differenza negli assalti finali: “È stata una partita molto ben preparata sia da Semplici che da noi. Per sbloccarla sarebbe servito un episodio, che però non è arrivato. È chiaro che i singoli avrebbero potuto rompere questo equilibrio, ma ritengo che chiunque sia sceso in campo abbia dato il massimo”. Quella del “Mazza” ha tuttavia rappresentato un’altra tappa significativa nel percorso di crescita di una formazione rimasta imbattuta per la seconda trasferta consecutiva e che nell’arco di 90 minuti ha concesso appena una conclusione a un’avversaria che in casa aveva già realizzato 18 reti in 7 incontri: “La squadra inizia a piacere a tutti – gonfia il petto Vivarini -, a me e ai giocatori. Affrontiamo le partite con coraggio, aggressività e con idee chiare sulle cose da fare. La Spal non trovava mai le uscite e siamo molto soddisfatti di questo. All’inizio del campionato, invece, i miei avevano paura e timore ed erano portati ad indietreggiare sempre. Abbiamo compiuto un salto di qualità, spero di affinare ancora di più l’organizzazione per portare qualche risultato in più a questa squadra che, a mio avviso, ha le potenzialità per fare un campionato più che dignitoso”. Immancabile una domanda sull’operato del direttore di gara, Ros di Pordenone, reo di aver sorvolato sul tocco col braccio in area di Arini sul tiro a botta sicura di Mariga: “Non parlo degli arbitri, ho capito che non se ne può nemmeno parlare. Purtroppo ho preso un’espulsione a Vicenza perché mi ero soffermato sull’arbitro in un’altra intervista, penso che sia una cosa che non sta né in cielo né in terra. Bisogna accettare tranquillamente le decisioni, per me gli arbitri fanno il loro dovere, facendo cose giuste o sbagliate come ciascuno di noi”.
Ultima battuta sugli avversari e sul mercato che fu: “La Spal può fare un campionato di vertice, ha grande velocità negli attaccanti e se le avessimo concesso la possibilità di ripartire ci avrebbe sicuramente fatto male. Ha degli esterni molto bravi e una solidità difensiva importante. Se ero a conoscenza della trattativa per portare Dellafiore a Ferrara? Anche io avrei piacere a rubare Antenucci, Finotto e Lazzari, tutti giocatori che mi piacciono tanto. Nel calcio ognuno fa le proprie scelte, noi siamo contenti che sia rimasto a Latina e che ci dia una mano a raggiungere i risultati”.