SALA STAMPA - Vivarini: "Gara perfetta vinta con applicazione e diligenza. Insigne? Grazie a Sarri..."

21.01.2017 18:56 di  Marco Ferri   vedi letture
SALA STAMPA - Vivarini: "Gara perfetta vinta con applicazione e diligenza. Insigne? Grazie a Sarri..."

Le parole del tecnico nerazzurro Vincenzo Vivarini raccolte nella sala stampa del Francioni da TuttoLatina.com a margine di Latina-Verona.

Stavolta portate all'incasso qualcosa
Inizio con l'esaltare questi giocatori. Voglio sottolineare le difficoltà che stiamo avendo in questi giorni, loro si sono buttati a capofitto nel curare nei minimi particolari le cose da fare in campo. Lo hanno fatto con applicazione, amore per i colori e per la città di Latina. Gli faccio i complimenti, anche per aver sopportato le preparazioni alle partite che faccio io, che sono spesso lunghe e noiose. I frutti in campo sono questi, viene il Verona a giocare a Latina e non riesce a combinare niente e riusciamo a vincere meritatamente.

Dalle tue parole si capisce che ti è piaciuta soprattutto la fase di non possesso palla
Mi è piaciuto tutto. Anche quella di possesso palla, quella di oggi era una partita in cui dovevamo cercare di ripartire e avere azioni in velocità. Giocavamo contro una squadra che ha delle caratteristiche, avevamo preparato molto le uscite su Scaglia e Insigne e loro si sono esaltati. Ogni partita ha una sua storia e la prepariamo a seconda dei particolari. I ragazzi erano applicati alla lettera in entrambe le fasi.

Insigne è quel giocatore che dà l'impressione di poter ribaltare rapidamente l'azione
Nel calcio niente avviene per caso. Siamo la squadra che ha perso meno, abbiamo un grande equilibrio di squadra e organizzazione difensiva. Peccavamo negli ultimi 20 metri, soprattutto nella rapidità e nella velocità. Con questo ragazzo abbiamo trovato queste caratteristiche: rapidità nel breve e tecnica. È un giocatore che sa ripulire la palla tra le linee ed è bravo a rilanciare e ad attaccare la porta. Ha le caratteristiche che ci servivano, ringrazio la società che lo ha preso e Sarri che me lo ha mandato. Speriamo che riesca a continuare in questo modo.

Insigne ha detto che gli piace giocare a piede invertito, ma tu lo hai impiegato a sinistra: questo perché non vedi bene Scaglia lì?
Il lavoro che dovevano fare lo hanno fatto. Siccome si è trovato bene anche a sinistra, avendo anche la possibilità di far gol, è rimasto lì nel primo tempo. Poi si sono invertiti, ma il lavoro che dovevamo fare era quello di presenziare accanto al loro play e ci siamo riusciti bene. Poi hanno fatto anche un lavoro attento e preciso sulle pressioni, lavorando in due contro uno su terzino e centrale difensivo creando problemi nella costruzione. Il Verona non ha mai evidenziato le sue qualità, siamo stati molto bravi anche in questo aspetto.

La partita perfetta?
Mi fa piacere. Condivido ed è quello che volevo far capire. So come l'avevo preparata e per questo ho fatto i complimenti ai miei, che l'hanno interpretata nel modo giusto. Giocare e vincere col Verona non era facile. Si poteva vincere con queste prerogative, lo abbiamo fatto con diligenza e applicazione.

La squadra ha saputo anche soffrire e addormentare la partita
Quando il Verona ha accelerato ci ha creato dei problemi. Quando entravano in possesso di palla Bessa o Pazzini siamo andati sotto pressione e abbiamo commesso qualche errore, però abbiamo retto bene e concesso poco.

Partita che entrerà nella storia del Latina: è il momento più importante della sua carriera?
Sono contento perché ho un po' di rabbia dentro. Vorrei che il contorno di questa squadra si unisse a noi, soprattutto per esaltare le qualità di questa città e dei tifosi, che anche oggi sono stati eccezionali. Abbiamo tanti problemi e spero che si possano risolvere, penso che c'è una nuova società molto entusiasta e desiderosa di far bene. Nel girone d'andata abbiamo mostrato alcune pecche o lacune, c'è un mercato aperto e spero che si possano risolvere perché il campionato è ancora aperto a tutto. Siamo a tre punti dai playoff, abbiamo una classifica cortissima. Dico sempre che con l'unione di tutti, la vicinanza alla squadra e l'aiuto massimale si possa far bene. Sono molto contento del momento ma sono già proiettato allo Spezia perché è un'altra partita proibitiva.

Dopo 20 secondi siete andati al tiro prendendo il Verona nella propria area di rigore
Si gioca contro una squadra di grandissima qualità. Se li lasci giocare e con la palla libera, ti saltano e ti creano problemi negli spazi stretti. Quello che abbiamo fatto molto bene è stato non dare mai la palla libera, andare in aggressione con i tempi e con le coperture giuste.

Il cambio di panchina?
È per un problema che ho avuto dall'inizio dell'anno, perché avevo sempre il guardalinee di fronte che mi faceva indossare la pettorina. Ho suggerito alla società nuova di cambiare, almeno adesso dà fastidio l'allenatore avversario. Adesso ho anche i giocatori che si scaldano più vicini a me, infatti sono riuscito ad interloquire con Acosty, Boakye e Rocca che sono entrati nel modo giusto. Anche lì sono piccoli particolari che possono essere importanti.

Un altro segnale per l'autostima è la solidità difensiva
Abbiamo avuto problemi ad inizio anno perché non avevamo equilibrio e senso di squadra, si giocava in maniera individuale e senza la mentalità giusta. Quando abbiamo trovato quadratura e attenzioni giuste, abbiamo subito meno gol delle altre squadre. Abbiamo segnato meno rispetto alle potenzialità, con qualche gol in più avremmo un'altra classifica.