Ternana-Latina, le pagelle: tutti promossi, De Vitis e Pinsoglio decisivi

25.02.2017 21:34 di  Marco Ferri   vedi letture
Ternana-Latina, le pagelle: tutti promossi, De Vitis e Pinsoglio decisivi
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PINSOGLIO 7: Ha un brutto vizio: quello di mettere le mani sulle vittorie esterne del Latina e di mandare di traverso i minuti finali alle squadre di casa. Apre la stessa con cui aveva respinto il rigore di Bellomo a Vicenza per togliere dall'angolino l'incornata di Avenatti, compiendo così la più classica delle parate equiparabili a un gol.

BROSCO 6,5: Il migliore di un reparto che si conferma il vero punto di forza della squadra. Prende in consegna La Gumina e la sua voglia di spaccare il mondo dopo un lungo infortunio, facendogli capire presto quanta polvere debba (ancora) mangiare per poter sorreggere il peso delle aspettative.

DELLAFIORE 6: Eccelso per un oltre un'ora, va in crisi quando la Ternana inizia a buttare (più che crossare) palloni in area con una frequenza direttamente proporzionale alla disperazione. Avenatti gliela fa sotto il naso due volte, Pinsoglio e la traversa alle sue spalle attutiscono gli effetti.

GARCIA TENA 6,5: Sarà per l'inconsistenza degli avversari o per la voglia di riconciliarsi coi tifosi dopo le critiche (opinabili) ricevute venerdì scorso, sta di fatto che dalla sua parte non si passa.

BRUSCAGIN 6: Il modo in cui si sia calato nel ruolo si manifesta tutto nell'azione palla al piede compiuta allo scoccare dell'ora di gioco, in barba al movimento fatto da Buonaiuto. Come "tergicristallo" è una garanzia anche nelle giornate di sole.

DE VITIS 7: Realizza un gol tanto facile quanto pesante, premio a uno dei tanti inserimenti compiuti con o senza palla. In mezzo al campo fa sentire la sua presenza, fomando con Rocca una coppia inedita ma altamente efficace. DAL 26' S.T. MARIGA S.V.:

ROCCA 7: A forza di aspettarlo si è più volte corso il rischio di perderlo. E invece Godot è arrivato nel giorno meno indicato, quello in cui avrebbe potuto patire uno schema poco congeniale alle sue caratteristiche. Illumina il primo tempo con una serie di lampi di classe e, al netto dello scarso minutaggio dell'ultimo periodo, non cala di intensità neppure nella seconda frazione.

DI MATTEO 6,5: Una prova che gli vale due fette di torta. Nel giorno del suo compleanno (il 29°) cancella la sciocca espulsione di Benevento con un primo tempo da stropicciarsi gli occhi per numero di sovrapposizioni e qualità dei cross. Nella ripresa scende di tono, allineandosi al resto del gruppo, e concede qualcosa di troppo in fase difensiva.

BANDINELLI 7: La mossa (non troppo) a sorpresa per sostituire Insigne viene giustificata con l'assist per il gol vittoria e non solo. Si sacrifica al servizio della squadra favorendone l'assetto variabile e utilizzando ora il fioretto, quando è chiamato a partire da posizione avanzata, ora la sciabola, quando ripiega per allinearsi al quartetto di centrocampo. DAL 18' S.T. DE GIORGIO 6: Qualche scelta sbagliata e un paio di punizioni spedite nel deserto dell'area avversaria. Non proprio l'impatto che ci si attendeva, ma atteggiamento e spunto sono da segnalare.

BUONAIUTO 6,5: Tanto volenteroso quanto impreciso, gli manca sempre un soldo per fare una lira. Si applica per dare sostegno alle due fasi ed è spesso pericoloso quando entra in possesso di palla. Nel finale sopperisce alla riserva della batteria con grande generosità.

CORVIA 6,5: Fa respirare la squadra catturando un'infinità di seconda palle spalle alla porta e compiendo il consueto lavoro sporco che non salta all'occhio ma risulta fondamentale. Un intervento disperato di Valjent gli nega la gioia del gol. DAL 32' S.T. ROLANDO S.V.:

VIVARINI 7,5: Allenare senza stipendio un gruppo di ragazzi che non percepisce stipendi e che arriva da un poker di sconfitte diventa, prima di tutto, un esercizio di fede. Svolgerlo con la professionalità, la serietà e la dedizione che ci sta mettendo dovrebbe porlo al riparo dalle critiche, che pure gli piovono addosso come gocce cinesi. Le scaccia una volta di più con una prestazione convincente condita da una vittoria che respinge l'oblio. Azzeccatissima la scelta Rocca e la collocazione in campo, apprezzabile il segnale mandato alla squadra con l'ingresso di un attaccante (De Giorgio) nonostante il vantaggio. Nel finale rischia privandosi di Corvia, una mossa che Buonaiuto, De Giorgio e Rolando bocciano vanificando qualche ripartenza di troppo.