Trapani-Latina, le pagelle: Corvia e Scaglia riscrivono la storia

23.01.2016 20:20 di  Marco Ferri   vedi letture
Trapani-Latina, le pagelle: Corvia e Scaglia riscrivono la storia

UJKANI 6: Arriva a pochi centimetri dall'impresa di diventare il primo portiere nerazzurro a neutralizzare un penalty in serie B. Gli avanti trapanesi lo impegnano raramente, nel finale è attento e sicuro nelle uscite.

DELLAFIORE 6,5: La contemporanea assenza di Baldanzeddu e Bruscagin lo fa slittare a destra, dove si difende con ordine e arriva perfino alla conclusione. Giganteggia quando - dopo l'ingresso di Milani -, può tornare al centro e gli viene affidato Torregrossa.

BROSCO 6,5: Dopo qualche sbandata iniziale, propiziata dalle distanze rivedibili tra i reparti, la retroguardia nerazzurra non concede più nulla. Quando si trova a ricomporre la coppia con Dellafiore fa vedere le cose migliori del repertorio. Ammonito, salterà per squalifica la Pro Vercelli.

ESPOSITO 5,5: Il fiscalissimo Rapuano gli fischia un rigore contro che grida vendetta e lo manda in difficoltà. Resta negli spogliatoi al culmine della prestazione meno brillante dell'ultimo periodo. Tornerà utile già sabato prossimo. DAL 1' S.T. MILANI 6,5: Mette esperienza e un'insospettabile (considerato il lungo periodo di inattività) brillantezza al servizio della squadra. Promosso a pieni voti, è destinato a (ri)diventare una pedina preziosa fino al termine della stagione.

CALDERONI 6,5: Sfiora il gollonzo con un tiro-cross che scavalca Nicolas e si infrange contro il palo. Soffre solo in avvio la rapidità di un Coronado che spazia su tutto il fronte d'attacco, nella ripresa scioglie le briglie e detta legge sulla sua corsia di competenza.

MARIGA 6: Fisiologicamente non può essere al top della forma ed è già un gran bel vedere che riesca a tirare la carretta fino al 90'. Va incontro a enormi difficoltà quando i ritmi restano sostenuti, cresce col passare dei minuti.

OLIVERA 7: Prestazione sufficiente per un'ora, maiuscola nello scorcio finale e decisivo. Suona la carica col destro che Nicolas prolunga oltre la traversa propiziando la rete del sorpasso e, quando c'è da abbassarsi a difendere, pulisce ogni pallone gestendo con una sconfinata intelligenza calcistica tutti i possessi più complicati.

MBAYE 6: Va vicino al pareggio in scivolata, specialità che esibisce troppo spesso in mezzo al campo, anche quando il manuale del mediano consiglia di temporeggiare. Disciplina tattica da affinare, ma l'entusiasmo non gli manca.

SCAGLIA 8: Come il numero che porta sulle spalle. Conquista e trasforma la punizione che ristabilisce l'equilibrio e pennella sulla testa di Corvia l'angolo del sorpasso. Per lui parlano i numeri: da solo ha messo lo zampino su 9 (2 reti e 7 assist) delle 28 marcature stagionali. DAL 31' S.T. ACOSTY 6: Lo stato influenzale (e non certo le voci di mercato) lo costinge alla panchina e, quando viene chiamato in causa, gli preclude la possibilità di approfittare - come saprebbe fare - degli spazi concessi dalla retroguardia di Cosmi.

DUMITRU 6,5: Potenzialmente devastante palla al piede, combina con profitto con Calderoni e dà una grossa mano in ripiegamento. Si vede poco negli ultimi 25 metri, ma non è obbligatoriamente una colpa. DAL 36' S.T. FIGLIOMENI 6: A sette giorni di distanza da quello di Milani, il Latina produce il secondo "bentornato". Il centrale reggino si rivede dopo 246 giorni e favorisce, col suo ingresso, il passaggio alla difesa a tre che permette a Ujkani di vivere in sicurezza gli "assalti" finali.

CORVIA 7: Terzo gol stagionale e secondo da tre punti. Si crea da solo, maramaldeggiando Fazio, l'occasione per diventare letale trovando la zuccata che gli permette di far pace coi tifosi.

SOMMA 7: Vincere (dopo 25 anni) su uno dei campi più difficili della categoria, in piena emergenza e dopo essersi trovati sotto in avvio per un eccesso di zelo arbitrale, equivale ad avvicinarsi alla soluzione del rebus. Il pavido Latina della prima metà di stagione sta finalmente mostrando gli attributi, da (e come) squadra e nei singoli. Sta ora all'esperienza del suo tecnico, che al Provinciale ha vinto il confronto col collega sul piano del gioco e delle scelte, impedirgli di compiere il passo più lungo della gamba.