Tucciarone: "Abbiamo creato un'eccellenza. Infortunati? Ecco i tempi di recupero"

23.09.2017 17:35 di  Marco Ferri   vedi letture
Tucciarone: "Abbiamo creato un'eccellenza. Infortunati? Ecco i tempi di recupero"

La conferenza stampa integrale del responsabile sanitario del Latina 1932, il professor Agostino Tucciarone, raccolta da TuttoLatina.com: "Ho l'onore di avere accanto a me due persone che sanno di calcio e sanno quanto sia un mondo particolare e difficile. Quello che ci unisce è l'amore per il calcio. Io ho fatto un gesto d'amore e un atto d'amore, oltre a calarmi dalla Serie A a una serie minore, senza fatica, continuo a svolgere quello che è il mio ruolo. Abbiamo iniziato last minute, prendendo un qualcosa strada facendo e Chiappini si è dovuto inventare un'ipotesi di 24 giocatori per preparare un campionato. Nella preparazione c'è un percorso da fare, di valutazione fisica. Siamo riusciti, e sono onesto, a creare un'eccellenza. Continuo a lavorare come fosse una serie B, facendo valutazioni fisiche e psicofisiche, dando a Chiappini un prodotto umano e fisico. Riguardo agli infortuni, siamo partiti con un pronti-via e sappiamo che il nostro fisico si deve adattare e ha bisogno del tempo.

L'infortunio di Angelov
Ha avuto un trauma diretto al ginocchio destro con una torsione. Per fortuna non ci sono lesioni legamentosi tali che debba intervenire chirurgicamente. I tempi sono intorno alle quattro settimane prima di rivederlo in campo, poi sarà Chiappini a decidere come e quando riprenderlo nell'atmosfera tattica. Io posso solo dire quando è pronto.

Su Pagliaroli
Ha avuto una lesione muscolare importante. Fra sette-dieci giorni sarà a disposizione di Chiappini. Il livello prestazionale della Serie D è alto. Oggi parlo di balance, ricerca di un equilibrio importante per tutti noi esseri umani. 

Il trauma di Pagliaroli è riconducibile al "pronti-via" cui siete stati obbligati?
Prima di partire abbiamo fatto un briefing, sapevamo che ci sarebbe potuta essere qualche problematica. Avevamo l'Anzio a breve, è chiaro che avessimo preventivato qualche defaillance, ma tutto sommato - parliamo di Serie D -, non sono così gravi. Facciamo un briefing ogni 10 giorni per dirci le cose, è il nostro quotidiano e sono orgoglioso di lavorare accanto a queste persone. Ringrazio lo staff che lavora in sintonia e in sinergia per fare ciò.

Caputo?
Faccio fatica a parlare di cose personali, perché sono un medico e devo tutelare la privacy. Lui ha una lesione di sette centimetri all'adduttore, un muscolo che sollecita molto per il ruolo che fa. È in trattamento, siamo nell'ordine delle quattro settimane con una fase di ricapillarizzazione del lavoro sul campo. Non uso farmaci, perché se cancello il dolore cancello un sintomo. Il giocatore deve percepire dove può arrivare, il limite che nessuno di lui può modulare. Devo far percepire il suo limite interno, perché da esterno posso solo osservare un gesto o un movimento. All'insaputa dei calciatori prendiamo delle immagini e le analizziamo al computer, togliendo delle asimmetrie e dei disequilibri. L'azienda calcio ha bisogno di avere tutti al meglio, il mio compito è metterli al meglio in funzione della squadra. 

Olivera?
Tutti i giocatori vengono valutati a 360°, i tecnici hanno a disposizione un quadro completo della situazione e del livello del calciatore che arriva. Rubén è un professionista, non uno qualunque, quindi è arrivato in condizioni fisiche ottimali.