Una poltrona per tanti

In calo le quotazioni di Panucci, D'Aversa è in grande ascesa.
11.06.2016 11:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Una poltrona per tanti
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© foto di Federico Gaetano

Il Latina sceglie. Al termine di una settimana di incontri, analisi e valutazioni, la dirigenza è chiamata a prendere la prima decisione significativa della sua quarta stagione cadetta. Nelle prossime ore, infatti, il club di Piazzale Prampolini annuncerà il nome dell’allenatore chiamato a raccogliere l’eredità di Carmine Gautieri e a mantenere una categoria che continua a rappresentare un patrimonio per il territorio. Tanti i nomi in agenda e la sensazione, che si fa strada ora dopo ora, che non esista un vero e proprio favorito. Rimangono da far quadrare esigenze tecniche e di bilancio, peculiarità da giustapporre e che si riveleranno determinanti ai fini della scelta.

PASSI INDIETRO - Oltre a quelli “sondati”, sono tre i tecnici per i quali si sa per certo di un avvenuto vertice. L’ultimo in ordine cronologico è Christian Panucci, indicato come favorito nei giorni scorsi. Da sciogliere restano due nodi delicati, quelli legati a durata del contratto e ingaggio. Non certo due dettagli, se si pensa che il 43enne savonese non sembra disposto ad indietreggiare dalla richiesta di un biennale a cifre estremamente “complicate” da soddisfare. L’ex Livorno, da par suo, è forte di un contratto con i labronici fino al 30 giugno 2017 e vorrebbe anche alcune garanzie tecniche. La distanza da limare, insomma, non è così esigua e rischia di pregiudicare la buona riuscita dei negoziati.

IN RIMONTA – Giovane, ambizioso, stimato dai colleghi e con una discreta gavetta alle spalle c’è anche Roberto D’Aversa. A Lanciano ha fatto benissimo nei primi mesi della sua gestione e ha poi attutito, senza mai farsi rosicchiare in zona retrocessione, il calo fisiologico in cui i suoi sono incappati nella seconda metà del campionato 2014/2015, finendo in seguito travolto – di rimbalzo -, dagli esiti di un dissesto societario che si è inevitabilmente ripercosso anche sul piano tecnico e gli è costato l’esonero nel gennaio scorso. Anch’egli sotto contratto per un altro anno, è un profilo decisamente più conforme alle possibilità pontine (inferiore ai 100.000 euro annui il suo ingaggio in Abruzzo) e ha una voglia matta di tornare in pista con un progetto in cui (ri)lanciarsi e confermarsi trainer di categoria. Qualora dovesse prefigurarsi un semplice ballottaggio con Panucci, insomma, non è affatto detto che ad uscirne sconfitto sia lui.

PORTE CHIUSE – Si è già chiamato fuori Vincenzo Vivarini, reduce da un triennio estremamente positivo a Teramo e indicato da molti – alla soglia delle 50 primavere -, pronto a compiere il grande salto in cadetteria. Respinte al mittente le avances del Lugano, che gli offriva il testimone lasciato da Zeman, ha fatto sapere in un'intervista a un portale elvetico di aver declinato anche la proposta del Latina.

ALTERNATIVE – Tra le nuove leve piace (e non potrebbe essere altrimenti) Roberto De Zerbi, timoniere di un Foggia che domani si giocherà le chance promozione in cadetteria nel play-off di ritorno col Pisa. Corteggiato dal Crotone (che potrebbe virare su Nicola), affascinato dal Catania e ambito da mezza Italia, l’ex fantasista del Napoli rischia di scatenare su di sé un’asta che escluderebbe automaticamente il Latina. Tra gli esperti è decisamente difficile arrivare a Boscaglia, in odore di rinnovo col Brescia, mentre c’è qualche possibilità in più per Gregucci, reduce dall’Alessandria. Sono accreditati di ingaggi pesanti, infine, i vari Aglietti, Calori, Colomba e Baroni, che proprio nelle scorse ore si è separato dal Novara. Il conclave è destinato a risolversi a stretto giro di posta, con una fumata bianca che non esclude sorprese.