Vivarini: "A Latina abbiamo vissuto una brutta pagina di calcio. Empoli piazza ideale per ripartire"

23.06.2017 07:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Foto: pianetaempoli.it
Foto: pianetaempoli.it

Vincenzo Vivarini è stato presentato ufficialmente ieri in qualità di nuovo allenatore dell'Empoli. La conferenza stampa integrale dell'ex tecnico del Latina, che si è legato al club di Corsi con contratto annuale e che ha portato con sé (nei panni di vice) anche l'ex capitano nerazzurro Andrea Milani, raccolta attraverso il canale youtube di pianetaempoli

Empoli è una tappa di rilancio? La sua squadra si fonderà sulla difesa a tre?
Ogni allenatore ambisce a migliorarsi di anno in anno. Misurarsi in questa piazza rappresenta, per me, un bel banco di prova. Qui ad Empoli trovo una piazza che mastica molto bene calcio, ha visto allenatori importanti lavorare e per me c'è da tirar fuori il massimo. Era quello che cercavo: una piazza dove si potesse lavorare. Vengo da un anno dove, chiaramente, ho faticato tantissimo sotto l'aspetto gestionale della squadra. A me piace lavorare sul campo, avere i problemi che deve avere un allenatore. Questo rappresenta per me l'ideale, un posto dove vengo messo alla prova e dove trovo della gente molto competente a livello societario e, soprattutto, a livello di piazza e tifosi. Per me rappresenta un trampolino importante per il mio percorso di crescita, spero di riuscire a tirare fuori tutte le mie potenzialità. Ho dei riferimenti precisi nel mio percorso, ho lavorato sia con Giampaolo che con Sarri. La filosofia, i principi e gli atteggiamenti di squadra sono molto simili al mio modo di vedere il calcio. Credo che ogni allenatore deve essere bravo a portare avanti le diverse problematiche che una squadra può avere. Io ho avuto un'evoluzione, all'inizio usavo spesso il 4-2-3-1 e nell'andare avanti ho sviluppato, per problemi di rosa, altri moduli. Questi sono in funzione del tipo di rosa che la società mette a disposizione, un allenatore deve essere bravo a tirar fuori il meglio dalle potenzialità dei giocatori. In questo momento si inizia con un progetto tattico con la difesa a tre, speriamo di farlo nel migliore dei modi. 

Arrivare in una squadra appena retrocessa e che ha creato una frattura con i tifosi rappresenta uno stimolo in più?
Conosco bene aspetti positivi e negativi del passato recente di questa società. Bisogna dire che all'inizio di ogni anno ci sono problemi da affrontare e che abbiamo già messo in evidenza. Si cerca di lavorare per anticipare i problemi che si possono avere. In questo momento l'obiettivo primario che ho, e che spero di raggiungere al più presto, è quello di avere la vicinanza della cittadinanza, perché la ritengo fondamentale per ricreare lo spirito giusto di squadra. Ogni giocatore deve lottare per il bene di questa città e di questi colori. Farò di tutto per riavvicinare e per ridare entusiasmo ai tifosi dopo questa retrocessione non bella. Ci sarà da lavorare tantissimo, dopo tutto quello che ho passato queste cose non mi spaventano.

Alla luce della sua esperienza come avverte questa aria di rifondazione che si respira ad Empoli?
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, ogni anno c'è uno studio di programmazione. Si viene da una retrocessione non bella, di conseguenza c'è da cercare di ricreare un progetto nuovo. Per un allenatore è la cosa più giusta che si possa avere, riuscire a mettere in pratica sin da subito un progetto tecnico dà soddisfazioni. Bisogna essere bravi, avere capacità e idee chiare per ristrutturare la squadra attraverso principi che si adattano bene a quelli dell'allenatore. C'è da lavorare, sono cose che danno voglia di farlo e stimoli per dare il meglio di sé. Spero di trovare giocatori disposti a lottare per fare il massimo per questa società. Devono essere disponibili e motivatissimi, se si riesce ad ottenere questo i risultati saranno una conseguenza.

Cosa porta con sé del bagaglio di esperienze passate?
Empoli ha avuto dalla sua sempre allenatori che hanno fatto un gran calcio. A me non piace parlare troppo di me, bisogna far parlare il campo. Ho fatto tutte le categorie e ho sempre vinto, questo mi ha fatto arrivare qui. L'obiettivo è quello di cercare di riuscire a fare quello che ho sempre fatto anche qui ad Empoli, proporre un bel calcio in una piazza che lo richede. L'importante è che faccia ciò che so fare e sono sicuro che si farà bene. L'anno scorso è stato l'unico un po' particolare, siamo stati abbandonati a noi stessi ed è una pagina brutta di calcio perché siamo rimasti da novembre senza società. Abbiamo tenuto botta fino alla fine, dimostrando anche lì un buon calcio, chiaramente con tutte le lacune che potevamo avere come squadra. Adesso è importante ripartire dove avevo lasciato a Teramo, vincendo un campionato che ci è stato tolto. Vengo da un po' di disavventure che mi hanno dato rabbia dentro, la cosa che serve all'Empoli. Spero di riuscire a trasmetterla e di avere, come sempre ho avuto, una squadra che rispecchi i miei valori e i miei principi di calcio. 

Sa già su quali giocatori puntare e chi rimarrà?
In questo momento sto parlando molto del progetto tecnico, di cosa ho bisogno e delle caratteristiche individuali dei giocatori, ruolo per ruolo. Bisogna avere le idee chiare e non i giocatori non adattati al mio tipo di gioco. Ho chiesto giocatori motivati, che devono dare le testate al muro se serve. Serve una motivazione alta, non siamo entrati nel discorso dei giocatori già presenti in rosa perché ne subentrano altri. Chi deve rimanere, deve farlo col massimo della motivazione.

Punterà sui rientranti Bittante e Piu?
Bittante ha le caratteristiche per sviluppare un certo lavoro sulla fascia e verrà preso in grandissima considerazione, come lo stesso Piu che ho ammirato da avversario con lo Spezia. L'ho visto giocare esterno, lo vedo più come punta perché ha buona gamba e progressione.

Sul ritiro
Ho espresso una volontà per cercare di riavvicinare i tifosi alla squadra. Ci tengo a questo particolare, vorrei che i tifosi stessero vicini. Un ritiro qua a porte aperte potrebbe rompere quel malumore che in questo momento percepisco e trovo. La prima cosa da risolvere è questa, dobbiamo rimotivare tutti perché per far bene c'è bisogno dell'aiuto di tutti. Faremo 5-6 giorni prima, abbiamo deciso di iniziare un po' prima per allineare i giocatori un in ritardo.

Lo staff
Come secondo c'è Andrea Milani, il preparatore atletico è Antonio Del Fosco e quello dei portieri Fabrizio Zambardi. Saremo coadiuvati da Bianconi e un altro preparatore atletico. 

Possibili acquisti?
In questo momento aspettiamo. 

Donnarumma?
Con i miei ex giocatori ho un rapporto molto particolare. Ho una gestione attraverso la quale mi lego molto a loro, ma ognuno deve fare la sua scelta. Donnarumma con me ha fatto benissimo, si trova bene con un lavoro coordinato con gli attaccanti. Non so se arriva o non arriva...

Ha sentito Giampaolo e Sarri?
Sono dei punti di riferimento. Nel mondo degli allenatori, nel quale ci si interscambiano idee e pensieri, con loro lo faccio volentieri perché sono vicini come logica e principi di gioco. Speriamo di ripercorrere il loro percorso.