Vivarini, A.A.A. regista cercasi. Avanzano Moretti e Marchionni

06.09.2016 15:45 di  Marco Ferri   vedi letture
Vivarini, A.A.A. regista cercasi. Avanzano Moretti e Marchionni
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© foto di Federico Gaetano

Quattro partite ufficiali e due gol realizzati. Da quello messo a segno da Paponi all’esordio in Coppa Italia, a spese del Matera, in avanti, i nerazzurri non hanno più gonfiato il sacco contando esclusivamente sulle proprie forze nei 342 minuti successivi, pur intervallati dalla prodezza veronese di De Vitis che – senza un piccolo ma altrettanto decisivo ausilio della dea bendata -, sarebbe rimasta fine a sé stessa.
La sfida con lo Spezia, oltre a limare quelle imperfezioni (o amnesie) difensive pagate a carissimo prezzo al Bentegodi, ha confermato i limiti produttivi di una squadra che, almeno per un tempo, ha accompagnato bene l’azione con le due mezzali (D’Urso e Mariga), ma ha sviluppato con eccessiva lentezza in direzione degli esterni e ancor meno è riuscita ad imbucare le punte per vie centrali.

NÉ AMADIO NÉ DE VITIS - Molteplici sono le attenuanti generiche a disposizione di Vivarini, che pure dovrà presto studiare e, soprattutto, trovare una soluzione definitiva. Le prime tre partite lo hanno visto affidare la cabina di regia a tre calciatori diversi: De Vitis (Matera), Moretti (Novara) e Amadio (Verona), con risultati non certo paragonabili. Passando al setaccio le sole gare di campionato, risulta impossibile esprimere un giudizio definitivo sulle qualità/possibilità dell’ultimo arrivato, gettato nella mischia – per stessa ammissione dell’allenatore ,che lo ha già avuto alle sue dipendenze sia ad Aprilia che a Teramo -, con fretta eccessiva, scarso feeling con i nuovi compagni e ancor meno conoscenza del campionato. Le catastrofiche conseguenze, ancor prima di quelle “visibili” ad occhio nudo (movimenti impacciati, manovra pigra e una quantità sconfinata di possessi persi in uscita) sono evidenziate dai numeri di un match che lo hanno visto impossessarsi raramente, e con poca personalità, dei palloni ed incidere con una bassa percentuale di passaggi utili. 
Non ha certo fatto meglio De Vitis, mezzala classica e che nel ruolo di “schermo” ha fatto valere molto più le sue prerogative da interditore che non doti, tutte da verificare, da costruttore. Con appena 39 suggerimenti (ri)usciti dalla fonte di gioco sui 604 palloni giocati (Errasti, il metronomo spezzino, ha sfornato 9 servizi in più sui piedi dei compagni), il Latina ha sovente mortificato le sovrapposizioni dei suoi martelli, un aspetto che i diretti interessati (Gilberto e Scaglia) non hanno mancato di sottolineare platealmente e sul quale anche il tecnico di Ari è stato costretto a chiosare nel dopogara: “Dobbiamo aumentare la qualità delle giocate e le aperture sugli esterni, perché sui cambi di gioco c’era molto spazio per servirli. Ci manca ancora la sicurezza per provare certe giocate. Il regista deve essere capace e bravo ad arrivare sui giocatori di fascia. Bisogna lavorarci, questa è una squadra che può avere grandissime potenzialità perché ha la forza per poter far bene, ma certe cose vanno perfezionate”.

ALTERNATIVE IN CANTINA - Possibilmente in fretta. Il derby del Matusa verrà infatti disputato contro un’avversaria dalla mediana molto aggressiva e che obbligherà, per scavalcare la prima linea di pressione, a muovere rapidamente la palla in uscita dalla difesa. Per superare l’esame ed evitare quel fastidioso ricorso al lancio lungo già visto nelle difficoltà a Verona e nella ripresa di domenica, occorreranno fosforo, personalità ed esperienza. Tutte caratteristiche che non mancano a due dei “superstiti” dell’ultimo giorno di mercato: Marchionni e Moretti. Il primo sconta una condizione imperfetta e una carta d’identità antitetica alle peculiarità del campionato cadetto, al secondo va invece risparmiato un purgatorio che affondi le radici nella mancata cessione e ne mortifichi ulteriormente un valore testimoniato (non solo) da 180 presenze in B: “Bisogna individuare chi si impone e riesce a far meglio – aveva suggerito alla vigilia del debutto interno Vivarini -, Moretti si deve mettere a disposizione per cercare di guadagnarsi il posto, Marchionni per caratteristiche è il giocatore che vorrei in quel ruolo”. Chissà che già nella partita più attesa dai tifosi non possa scoccare, almeno per uno dei due, l’ora del rilancio.