Viviani: "Siamo in crescita. Escalante? A me avrebbero dato 5-6 giornate..."

25.11.2014 15:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Viviani: "Siamo in crescita. Escalante? A me avrebbero dato 5-6 giornate..."
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Le parole di Federico Viviani nella sala stampa della "ex Fulgorcavi" a margine dell'allenamento odierno raccolte in presa diretta da TuttoLatina.com

Digerita la sconfitta di domenica?
Ci vogliono un paio di giorni, oggi sono passati. Bisogna pensare a sabato, ci aspetta una partita importante.

Il rimpianto principale?
Non ce ne devono essere, se ne hai significa che non hai dato il massimo. Abbiamo fatto una grandissima partita contro una squadra composta da giocatori che hanno fatto la A anche lo scorso anno, di grandissima esperienza. Li abbiamo messi molto in difficoltà e siamo stati bravi sotto tutti i punti di vista. Quando con una prestazione del genere non fai punti, significa che c'è tanto da migliorare e lavorare. Ne siamo consapevoli e lo faremo sul campo.

È una sconfitta che alimenta l'ottimismo?
Rassegnazione non ci deve mai essere, quando inizi ad esserlo significa che è il momento che molli tutto e le cose iniziano ad andare veramente male. ci deve essere consapevolezza di aver fatto una grande partita, dal secondo tempo di Cittadella siamo in grande crescita. Bisogna continuare su questa strada, se giochiamo sempre così non può non girare la ruota.

Ti senti un leader di questa squadra?
Già l'anno scorso mi avevano dato tanta fiducia e tanta considerazione. Mi ero trovato in una situazione molto bella, sono arrivato e abbiamo fatto qualocas di molto importnate. Quest'anno le cose non stanno andando benissimo, non ci sono giocatori indispensabili perché lo siamo tutti, cerco di dare il massimo e di aiutare la squadra nel migliore dei modi. Non sta a me decidere se sono un leader o se sono importante, sto cercando di mettere tutto quello che ho.

Hai recuperato al gap iniziale?
Comincio a stare meglio, è un mesetto che sto meglio e sto bene. Mi sento bene e anche dentro al campo sento più forza sulle gambe e più passo, reggo meglio i ritmi della partita. Bisogna lavorare per migliorarsi, le cose stanno andando meglio dal punto di vista fisico. Sono arrivato tardi e senza preparazione, per le mie caratteristiche ci metto un po' a stare bene, ma facendo qualcosa in più sto trovando la condizione e bisogna portarla avanti.

Ti è venuto in mente di aver sbagliato scelta tornando a Latina?
Assolutamente no, sono tornato a Latina e non ho rimpianti. Ho fatto le mie scelte e le mie considerazioni, sono tornato perché molto convinto da progetto, società e mister. Non conoscevo Beretta ma mi aveva dato molta fiducia. Poi non bisogna mai avere rimpianti, ho trovato un gruppo fantastico anche con tanti ragazzi cambiati. Abbiamo un grande gruppo, lo stiamo dimostrando anche nelle ultime partite in cui le cose non stanno andando benissimo ma lavoriamo sul pezzo, non ho mai visto una litigata tra di noi. Se continui a metterci tutto te stesso in mezzo al campo le cose non possono non cambiare.

Il mister ha evidenziato gli equilibri, ma gli attaccanti che aiutano accorciano la coperta?
Secondo me no, lo fanno anche le squadre ad altissimi livelli come Bayern e Barcellona. Quando vedi la Champions ci sono attaccanti ed esterni che tornano e fanno 60 metri per aiutare la fase difensiva. Il calcio di oggi è questo, anche ad altissimo livello. Se lo fanno loro possono anche i nostri attaccanti ma anche noi centrocampisti. È una cosa molto importante che sottolinea la nostra crescita e il nostro miglioramento rispetto ad inizio stagione. È sintomo di una squadra che ha voglia di dimostrare, essere compatta ed unita.

C'è stata maretta per il rigore nel derby?
Assolutamente no, anche perché il derby è stata una partita particolare, una bruttissima sconfitta. Più che al rigore c'era da pensare a tante altre cose, non c'è stato nessun problema per il rigore sbagliato, abbiamo pensato a cancellare quella giornata consapevoli del fatto che c'era da lavorare e migliorare.

Vi manca l'uomo dell'ultimo passaggio?
Quest'anno con il modulo che abbiamo adottato è più facile arrivare al tiro, giocando a tre rimani davati alla difesa, a due è più facile andare in avanti e arrivare al limite, con Bruno mi sento più coperto. Arriviamo anche molto sul fondo e alal conclusione, ci manca la conclusione. Sono cose che si possono tranquillamente migliorare, anche con i risultati. Se la ruota gira ci sono momenti della stagione in cui fai un tiro in porta e fai gol, sono momenti ma ho visto una squadra molto propositiva e che ha messo molto in difficoltà una squadra attrezzata.

Stai migliorando nella fase di interdizione. Merito della migliore condizione fisica o ci stai lavorando in modo specifico?
Ho sempre cercato di lavorare il più possibile su questo aspsetto, dovevo solo trovare più convinzione e mettermi in testa che potevo e posso farlo. Sicuramente con la migliore condizione fisica è più facile riuscire ad arrivare a conquistare più palloni, deve essere un punto di partenza perché ho tanto da lavorare. Per arrivare a certi livelli c'è bisogno di più dinamicità e più interidizone per recuperare palle.

È il campionato con più rigori assegnati e più espulsioni comminate a questo punto della stagione. Ti è parso più "cattivo"?
Non vorrei girare il dito nella piaga, ma non vogliamo cercare alibi. Siamo consapevoli della nostra partita e di ciò di cui dobbiamo migliorare, gli arbitri possono cercare di comunicare di più con i giocatori. Fanno delle scelte e poortano avanti fino alla morte anche se sono sbagliate, senza mai chiedere scusa. Anche loro ci mettono del loro, sabato sono stati assegnati tanti rigori anche a Modena. Dovrebbero cercare di dare di più, non è un campionato aggressivo ma fisico, non credo sia più cattivo del solito. Bisogna cercare di laovrare sia dalla parte nostra che siamo giocatori sia dalla loro che scendono.

Che pensieri hai maturato nei confronti di Rosina e Escalante?
Fosse successa una cosa a me mi avrebbero dato 5-6 giornate, mi sento una botta dietro sul collo senza motivo. Non c'è bisogno di alimentare le polemiche, semplicemente so che Catania è sempre stato un clima caldo e che mette in soggezione e condiziona gli arbitri. Ci vuole lo stesso metro di giudizio, a parti invertite avrei preso la squalifica. Rosina mi ha detto che l'ho toccato, io ho tolto il piede perché mi aveva saltato. Ho visto che è caduto ed ha fischiato fallo, sinceramente non ci credevo.

Che Vercelli ti aspetti?
Non ho visto molte partite loro, non li ho visti ma se hanno 20 punti ci sarà un motivo. Stanno facendo un buonissimo campionato, noi dobbiamo pensare solo a noi stessi. Ultimamente lo stiamo facendo e stiamo facendo bene, nonostante i risultati e una classifica che non è dalla nostra parte. Se ci aiutiamo e facciamo quello che ci chiede il mister, possiamo scalare la classifica ed arrivare lontani. Loro verranno qui per fare punti, ma giocando come sappiamo e con questa intensità avremo i risultati che ci sorrideranno molto presto.