L'AVVERSARIA - Spezia

28.10.2014 13:00 di  Matteo Ferri   vedi letture
L'AVVERSARIA - Spezia
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Arriva dai Balcani l'ennesima rivoluzione in casa Spezia. Due stagioni, le ultime, trascorse con l'etichetta di squadra delusione, hanno convinto il presidente Volpi a fare piazza pulita dell'intera area tecnica e dirigenziale per creare, al "Picco", una succursale del Rijeka, club croato acquistato nel 2012 dall'imprenditore, definito "il Roman Abramovic italiano" dal settimanale Il Mondo. Via il tecnico Devis Mangia, dentro Nenad Bjelica, un passato di buon livello da calciatore (nove presenze con la nazionale croata, titolare ad Euro 2004) ed una sfortunata Champions League da allenatore, lo scorso anno, alla guida dell'Austria Vienna, eliminato per un solo punto in un girone proibitivo con Porto, Zenit San Pietroburgo ed i futuri campioni di Spagna dell'Atletico Madrid. Il mercato ha portato la solita quantità di colpi ad effetto, dal portiere argentino Chichizola (vice di Barovero al River Plate e protagonista della vittoria dell'ultimo campionato argentino grazie al calcio di rigore parato a Saja, in pieno recupero, nel successo contro il Racing) al centrocampista Gagliardini, passando per i croati Brezovic, Milos e Čulina. Non poteva mancare, poi, l'immancabile botto finale in avanti, per puntellare un reparto che, pur orfano di Ferrari e Bellomo, poteva già vantare bocche da fuoco come Ebagua, Catellani e Giannetti. Quest'anno è la volta di Ardemagni, ennesimo pietra preziosa chiamata ad arricchire la scintillante collana a disposizione di Bjelica.

IL MODULO - Dopo aver costruito le proprie fortune da allenatore sul 4-2-3-1 spallettiano, Bjelica si è rapidamente adattato alla realtà della Serie B italiana, archiviando la difesa a quattro all'indomani del k.o. di Modena di fine settembre. Il passaggio ad un più prudente 3-5-2 ha portato in dote tre vittorie nelle ultime quattro partite. Il ruolo di esterno del centrocampo è affidato alternativamente a terzini come De Col o Migliore, oppure ad elementi dalle doti più offensive, come Cisotti, a seconda delle situazioni. In avanti, con Catellani pienamente ritrovato dopo le incomprensioni estive ed ormai insostituibile, Bjelica ha soltanto l'imbarazzo della scelta sul partner da affiancare all'ex Sassuolo.

GLI EX - Saranno due gli ex della gara, uno per parte. Tra le fila del Latina sarà assente per squalifica Paolo Hernan Dellafiore, che nel gennaio del 2005 passò dall'Inter allo Spezia per giocare la seconda metà di stagione. Tredici presenze per il difensore italo-argentino, che in Liguria conobbe la sua prima, vera esperienza tra i grandi dopo la trafila nel settore giovanile interista e si tolse la soddisfazione di vincere il campionato di fronte agli storici rivali del Genoa. Occorre tornare indietro di pochi mesi, invece, per trovare l'ex sulla sponda bianconera: si tratta del giovane attaccante Juri Cisotti, lo scorso anno in prestito dal Chievo al Latina. Diciotto presenze ed un gol in campionato per la punta di Tolmezzo, che proprio contro lo Spezia siglò la prima rete tra i professionisti, bissata sei mesi più tardi al "Manuzzi", nell'andata della finale playoff tra la squadra di Breda ed il Cesena.