Qui Nuorese - Agovino: "Stiamo vivendo un momento drammatico. Col Latina servirà un miracolo"

09.12.2017 15:30 di Marco Ferri   vedi letture
Qui Nuorese - Agovino: "Stiamo vivendo un momento drammatico. Col Latina servirà un miracolo"
© foto di campaniafootball.com

Intervenuto telefonicamente durante "Pane&Calcio", trasmissione di informazione sportiva andata in onda su SL48 e condotta da Domenico Ippoliti, il tecnico della Nuorese Massimo Agovino ha parlato così dell'imminente impegno che attende i suoi contro il Latina. Il suo intervento trascritto integralmente da TuttoLatina.com

Che aria tira a Nuoro e che avversario troverà il Latina?
Siamo in un momento sportivamente parlando drammatico. Purtroppo la situazione è precipitata nelle ultime settimane, questa è una squadra che doveva fare un altro tipo di campionato e si ritrova a lottare per la salvezza. Non è semplice nella testa e a livello societario, così come non lo è per me che da alcune settimane faccio fronte a tantissimi problemi per quanto concerne la rosa. Ad Ostia siamo andati in 16 con due ragazzi della Juniores aggregati, avevamo due '99 in rosa e uno è andato via e l'altro si è fatto male in Coppa Italia. È diventata veramente una scalata difficile. Ci ha abbandonato anche Strumbo, l'unico difensore centrale disponibile, faccio la conta e non so da dove cominciare. C'è da onorare questa partita e di farlo nel migliore dei modi. Mi auguro di poter fare una partita battagliera e di poter dare del filo da torcere al Latina.

La squadra continua ad avere seguito anche in trasferta
Quello è un altro grande dispiacere, perché in trasferta non riusciamo a fare un regalo ai nostri tifosi da diverse settimane. Per di più c'è amarezza perché, paradossalmente, non c'è contestazione. Una squadra che nelle ultime nove giornate fa appena due punti e viene applaudita, ti fa stare ancora più male. 

Che Latina si aspetta e che Latina ha visto finora?
Prima di venire ad allenare a Nuoro la vidi giocare a Cassino, anche se stiamo parlando di diverse settimane fa. Lì la squadra mi era piaciuta, ha sicuro valore e un allenatore esperto e una piazza blasonata. Mi aspetto una partita dura, come lo sono state le ultime settimane. Siamo in grandissima emergenza, domenica non dobbiamo pensare a chi c'è dall'altra parte altrimenti sembra davvero una partita già persa. Bisogna andare a caccia di un sogno per ottenere un risultato positivo e rimetterci almeno in una posizione al di fuori della zona play-out. Conto sullo spirito battagliero della squadra e sulle forze che ci sono rimaste. Mi auguro di fare un torto al Latina, non voglio fare una brutta figura.

Ha qualche rimpianto per quanto sta accadendo?
Non mi sento Mourinho e non mi sono mai sentito tale, ma neanche un brocco come qualcuno ti fa sentire quando non ci sono risultati. Il rammarico è tanto, quando sono venuto i problemi erano tantissimi ma pensavo di riuscire a risolverli col lavoro. Purtroppo al mercoledì persi subito con l'Atletico, poi ci sono state tre settimane bellissime con una vittoria 2-6 sul Latte Dolce in Coppa, una a San Teodoro e 5-1 all'Anzio. Sembravamo davvero aver imboccato la strada giusta. Poi perdemmo ad Aprilia e c'è stato un tracollo fisico e di testa. C'erano già grossi problemi di spogliatoio, come succede nelle squadre importanti che non fanno risultati, e da lì siamo andati in caduta libera. Il calcio è veramente strano, ma secondo me abbiamo anche commesso un errore gravissimo e non me ne voglia la società: non si possono mettere fuori rosa 6 giocatori a 15 giorni dall'inizio del mercato, è una mossa che abbiamo pagato. Mi devo aggrappare a qualcosa, mi auguro veramente di poter andare avanti, di non prendere un esonero e di non retrocedere.