Memorial Varani - È Roma-Juventus la finalissima delle 19. Inter-Juventus vale il gradino più basso del podio

03.09.2017 12:30 di Marco Ferri   vedi letture
Memorial Varani - È Roma-Juventus la finalissima delle 19. Inter-Juventus vale il gradino più basso del podio

L’inedita sfida tra Roma e Barcellona eleggerà la regina della terza edizione del Memorial Cristina Varani. Le semifinali del torneo internazionale riservato alla categoria Giovanissimi 2004, disputate questa mattina alla Pineta dei Liberti di Tor San Lorenzo e articolate in due tempi da 25 minuti ciascuno, hanno visto Inter e Juventus arrendersi alle squadre di Rubinacci e Martinez Novell. Nella prima i giallorossi sono stati trascinati dalla doppietta di Leonardo Rossi, che raggiunge così Marise in vetta alla classifica dei marcatori a quota 9 reti, con i nerazzurri che avevano trovato il momentaneo pari con Doratiotto. Una doppietta ha deciso anche la sfida andata in scena alle 10.45 e che ha avuto nel catalano Paez Gavira il protagonista assoluto.
Questo pomeriggio andranno in scena le partite più attese. Si inizia alle 17 con Inter-Juventus, duello che mette in palio il gradino più basso del podio alle due vincitrici dei gironi eliminatori, mentre la finalissima inizierà alle 19 e rappresenta una prima volta assoluta nella kermesse organizzata dall’Asd Racing Club. A seguire le premiazioni, con Antonio Pezone a fare gli onori di casa.
Gli aggiornamenti in tempo reale sono garantiti dal sito www.memorialcristinavarani.com , dalla pagina Facebook e dai profili Twitter e Instagram dedicati all’appuntamento. Sul portale sono presenti cronache e sintesi video delle partite giocate finora. È inoltre attivo il cliccatissimo canale YouTube dedicato alla manifestazione, sul quale saranno inseriti tutti i servizi dei match, le interviste e la top five delle reti di giornata.

Risultati e classifiche
Risultati 1^ Giornata – 29 agosto: Inter-Racing Club 21-0 (gir. A); Urbetevere-Barcellona 0-2 (A); Weston-Roma 1-2 (B); Lodigiani-Juventus 0-2 (B)
Risultati 2^ Giornata – 30 agosto: Juventus-Racing Club Fondi 18-0 (B); Lodigiani-Roma 0-7 (B); Barcellona-Lazio 2-1 (A); Racing Club-Urbetevere 0-10 (A)
3^ Giornata –31 agosto: Inter-Barcellona 3-1 (A); Lazio-Urbetevere 1-0 (A); Weston-Juventus 0-3 (B); Racing Club Fondi-Lodigiani 1-3 (B)
4^ Giornata – 1 settembre: Racing Club Fondi-Roma 1-8 (B); Lodigiani-Weston 0-1 (B); Lazio-Racing Club 14-0 (A); Urbetevere-Inter 2-1 (A)
5^ Giornata – 2 settembre: Inter-Lazio 4-1 (A); Racing Club-Barcellona 0-15 (A); Weston-Racing Club Fondi 4-1 (B); Roma-Juventus 0-1 (B)
Classifica girone A: Inter 9, Barcellona 6, Lazio 6, Urbetevere 6, Racing Club 0
Classifica girone B: Juventus 12, Roma 9, Weston 3, Lodigiani 3, Racing Club Fondi 0
Semifinali: Inter-Roma 1-2; Juventus-Barcellona 0-2

Il calendario completo del torneo
Finale 3° - 4° posto: Inter-Juventus
Finale 1° - 2° posto: Roma-Barcellona

Classifica marcatori
9 reti: Marise (FC Internazionale), Rossi L. (AS Roma)
7 reti: Páez Gavira (FC Barcelona), Condello (Juventus FC)
6 reti: Galante (Juventus FC)
4 reti: Doratiotto (FC Internazionale), Savane (FC Internazionale), Carboni (SS Lazio), Cherubini (SS Lazio), Liburdi (AS Roma), Borni (Urbetevere Calcio)
3 reti: Costanza (Juventus FC), Ventre (Juventus FC), D’Alessio L. (AS Roma), Legnante (Urbetevere Calcio), Cuartas Munoz (Weston FC)   
2 reti: Garrido Cañizares (FC Barcelona), Jan Coca Ausin (FC Barcelona), Jordi Coca Ausin (FC Barcelona), Oliveras  Codina (FC Barcelona), Gatti (FC Internazionale), Bonavita (FC Internazionale), Maffi (FC Internazionale), Saracino (FC Internazionale), Botticelli (SS Lazio), Nannini (SS Lazio), Serafini (SS Lazio), Abdalla (ASD Lodigiani Calcio), Simeone (SS Racing Club Fondi), Padula (AS Roma), Campana (Urbetevere Calcio), Stefanacci (Urbetevere Calcio)
1 rete: Akhomach Chakkour (FC Barcelona), Almeida Crespo (FC Barcelona), Bobi Chamorro (FC Barcelona), Capdevila Puigmal (FC Barcelona), Larrios López (FC Barcelona), Planas Cruz (FC Barcelona), Segarra González (FC Barcelona), Cugola (FC Internazionale), Curatolo (FC Internazionale), Pelamatti (FC Internazionale), Perin (FC Internazionale), Sarr (FC Internazionale), Basili (Juventus FC), Blesio (Juventus FC), Hasa (Juventus FC), Ledonne (Juventus FC), Marangoni (Juventus FC), Bedini (SS Lazio), Gennari (SS Lazio), Vecchi (SS Lazio), Luciani (ASD Lodigiani Calcio), Crespi (SS Racing Club Fondi), Ruggiero (AS Roma), Menchinelli (Urbetevere Calcio), Amaya (Weston FC), Han (Weston FC), Perez (Weston FC)

INTER-ROMA 1-2
FC INTERNAZIONALE (4-4-2): Bonucci; Marocco, Trubia, Cugola, Perin; Maffi (42’ Menegatti), Savane, Bonavita (C), Pelamatti; Doratiotto (33’ Marise), Sarr (33’ Curatolo). A disp.: Malivindi, Castoldi, Gatti, Baioni All.: Mandelli
AS ROMA (4-3-3): Semprini; D’Alessio L., Pellegrini (33’ Catena), Muratori, Falasca (37’ Missori); Mirimich (37’ Tomaselli), Pagano (C), D’Alessio F.; Liburdi, Rossi, Corelli (40’ Ruggiero). A disp.: Baldi, Catena, D’Alessio F., Padula. All.: Rubinacci
ARBITRO: Sig. Volpicelli di Aprilia
MARCATORI: 9’ Rossi (AS Roma), 15’ Doratiotto (FC Internazionale), 45’ Rossi (AS Roma)
NOTE: Ammoniti: 22’ Pellegrini (AS Roma). Angoli: 1-1. Recupero: 1’pt, 3’st.
Una doppietta di Leonardo Rossi trascina la Roma verso la finale del Memorial Cristina Varani. Si arrende a sorpresa l’Inter, cui non basta il momentaneo pareggio di Doratiotto per tornare a misurarsi nell’atto conclusivo della rassegna, già vinta nel 2015.
Mandelli propone tre novità rispetto all’undici che ha sconfitto la Lazio nell’ultima gara della fase a gironi. Ogni reparto cambia un componente: in difesa c’è Cugola per Castoldi, l’esterno destro di centrocampo è Maffi, con Pelamatti spostato a sinistra e Saracino out, mentre Doratiotto viene preferito al bomber Marise per far coppia con Sarr sul fronte avanzato.
Tra i capitolini Rubinacci non rischia Lilli, vittima di un risentimento muscolare, e presenta Pagano in cabina di regia con Mirimich e Francesco D’Alessio ai suoi lati in un 4-3-3 nel quale Rossi è il riferimento avanzato. Proprio il numero 9 giallorosso spacca in due la partita con un guizzo da centravanti navigato. Al 9′ è lui ad avventarsi su una palla vagante, spostare Trubia col corpo e scaricare alle spalle di Bonucci un rasoterra imprendibile che gli vale l’ottava gioia personale e lo riporta in scia del capocannoniere Marise, lasciato in panchina da Mandelli. Lo svantaggio non scompone i nerazzurri che, appena risistemata la palla al centro, iniziano a caricare a testa bassa. Dopo due tentativi portati da Sarr e Savane, il pareggio matura al 15′: la Roma perde palla in uscita dalla difesa, Savane la riconquista e la destina intelligentemente dalle parti di Maffi, che mira forte contro la figura di Semprini. Il portiere romanista può solo alzare la traiettoria, che si impenna favorendo il tap-in vincente di Doratiotto. Prima del riposo sono tre palle inattive ad arricchire il taccuino. Su Bonavita servono centimetri e riflessi di Semprini, con Pagano che, sul versante opposto, trova la potenza giusta ma non la mira. L’ultimo a provarci è Sarr, la cui correzione aerea sull’imbeccata di Bonavita sfila di poco sopra la traversa. In avvio di ripresa è un disimpegno errato di Pellegrini a mettere i brividi alla Roma: sulla sfera si avventa Sarr che affretta eccessivamente la conclusione e non trova lo specchio. L’elevata posta in palio non fa speculare le due formazioni, che continuano a fronteggiarsi a viso aperto creando pericoli in serie. L’Inter manda al tiro Doratiotto e Marise, sul quale Semprini si conferma portiere di assoluto livello ergendo un muro impenetrabile, mentre i lupacchiotti affidano la loro replica alla percussione centrale di Pagano, che impegna Bonucci con un fendente centrale dai 20 metri. La svolta si consuma a 300 secondi dalla lotteria dei rigori: Missori sfrutta il campo davanti a sé sulla corsia destra e destina un cross nel cuore dell’area, dove Rossi brucia sul tempo Trubia e, di prima intenzione, inventa una correzione imprendibile che si insacca sul palo lungo lasciando di sale Bonucci. Nel finale i nerazzurri si riversano in attacco ma Curatolo vede annullarsi per fuorigioco il gol che avrebbe prolungato la sfida.

JUVENTUS-BARCELONA 0-2
JUVENTUS FC (4-3-1-2): Scaglia; Piras, Dellavalle (C), Antolini, Blesio; Hasa (22’ Ledonne), Basili, Costanza; Ghiardelli (41’ Pellitteri); Condello, Galante (38’ Bellocco). A disp.: Cordaro, Nastasa, Marangoni, Ventre. All.: Panzanaro
FC BARCELONA (4-3-3): Ramos Pinazo (36’ Martínez Salamanca); Jurado Gómez (36’ López Sánchez-Migallón), Almeida Crespo (C), González Carreras, Larrios López (38’ Jordi Coca Ausin); Garrido Cañizares, Caravaca Comino (36’ Capdevila Puigmal), Páez Gavira; Akhomach Chakkour (31’ Jan Coca Ausin), Planas Cruz (38’ Segarra González), Oliveras Codina (36’ Valle Gómez). All.: Martinez Novell
ARBITRO: Nana Gaitan di Aprilia
MARCATORI: 15’ Páez Gavira (FC Barcelona), 29’ Páez Gavira (FC Barcelona)
NOTE: Ammoniti: 2’ Larrios López (FC Barcelona), 10’ Galante (Juventus FC), 20’ Hasa (Juventus FC), 25’ Páez Gavira (FC Barcelona), 40’ Antolini (Juventus FC). Angoli: 0-1. Recupero: 2’st.
Una rete per tempo di Paez Gavira riporta il Barcellona in finale del Memorial Varani. Si arrende la Juventus che, dopo aver chiuso le eliminatorie a punteggio pieno e senza subire reti, dovrà accontentarsi di giocare (ore 17) contro l’Inter per la medaglia di bronzo.
Nelle file bianconere è Ghiardelli la grande novità, con Ledonne che si accomoda in panchina in un 4-3-1-2 in cui ai soliti noti Condello e Ferrante viene affidato il compito di pungere in attacco. Gli azulgrana rispondono col tridente Akhomach-Planes-Oliveras e palesano un approccio migliore alla gara. I primi affondi li firma infatti Akhomach che, dopo aver sparato alto al 3′, perfeziona la mira facendo tremare i legni alle spalle di Scaglia con una staffilata mancina che si stampa sulla traversa al 7′. L’impressione che gli spagnoli abbiano oliato i meccanismi imperfetti dei primi giorni trova conferma al quarto d’ora, quando il punteggio si sblocca. La squadra di Martinez si esibisce in un’azione corale da manuale che porta al tiro Akhamach, sul quale Scaglia ha un riflesso strepitoso che gli permette di sporcare la traiettoria contro la traversa. Il più lesto a raccogliere la sponda del legno è però Paez, che in equilibrio precario trova la correzione vincente regalando ai suoi un vantaggio meritato e infliggendo alla compagine di Panzanaro il primo dispiacere della rassegna. La Juventus è lontana parente della formazione che ha dominato in lungo e in largo nelle eliminatorie e prima dell’intervallo rischia ancora, con Planas che si ricava un redditizio spazio sull’out sinistro e scarica un diagonale a fil di palo. La ripresa non rivede il verdetto emesso dalla prima frazione, con i catalani che ipotecano la qualificazione già al 4′ col solito Paez, scaltro nel prolungare quanto basta la punizione tagliata di Garrido per trafiggere ancora Scaglia. L’undici di Panzanaro non ha forze e idee per imbastire una reazione credibile e si arrende senza mai riuscire a pungere, completando così la mattinata delle grandi sorprese.