Cambiare passo, non c'è alternativa

Dal 1992 è collaboratore de “Il Messaggero”, dal 2009 collabora con la “Gazzetta dello Sport”. Inizia scrivendo di baseball, poi cede ai tentacoli del calcio
06.03.2017 18:00 di  Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
Cambiare passo, non c'è alternativa

Come vedere il bicchiere, mezzo pieno oppure mezzo vuoto? E’ un fatto che il Latina abbia superato indenne il trittico di spareggi che il calendario gli ha parato di fronte nell’arco di appena una settimana. Non è da tutti, nelle condizioni in cui si ritrovano a giocare Bruscagin e compagni. Un buon risultato, non c’è dubbio. Ma è sufficiente?  Lo sarebbe (forse) se i nerazzurri fossero chiamati a rincorrere una salvezza “normale”, ma non è così dato che a rendere “speciale” la loro permanenza nella categoria concorre l’handicap delle penalizzazioni che prima o poi si materializzeranno. Serve un cambio di passo. Vivarini, per sua stessa ammissione, è però poco propenso ai cambiamenti, il che lo porta a vivere una sorta di sdoppiamento, con le decisioni non consequenziali alle parole. Parlare di squadra stanca e riproporre nel giro di una settimana lo stesso undici a meno di minimi ritocchi non appare granché coerente. Come non sono tra loro coerenti la lucida analisi di quanto accaduto contro il Cesena e le scelte proposte a Trapani.  E’un fatto, gli uomini che al momento godono la fiducia del tecnico possono dare questo e quello che possono dare non è sufficiente, ergo bisogna cambiare uomini o farli giocare in modo differente. In Sicilia, ad esempio, soltanto l’infortunio ha tolto di mezzo Di Matteo permettendo l’impiego di Rolando, con gli effetti che tutti noi abbiamo visto. E così, per rimanere ai singoli, si potrebbe dire di Bruscagin, che ha bisogno di tirare il fiato, o di Corvia, la cui involuzione è evidente.  Si potrebbe osservare che non ci sono alternative, che la panchina ha poca qualità, ma anche se ciò fosse vero bisognerà (non è una scelta, ma una necessità) comunque intervenire sul gioco, sulla disposizione in campo, sul minutaggio dei singoli che poi significa una diversa (nei tempi e negli uomini) gestione delle sostituzioni. Cambiare passo, non c’è alternativa.