Di Gennaro punta al record contro l'incubo Trapani

27.02.2015 14:30 di  Marco Ferri   vedi letture
Fonte: Il Giornale di Latina
Di Gennaro punta al record contro l'incubo Trapani
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© foto di Federico Gaetano

Raffaele Di Gennaro è un ragazzo spensierato e non perde occasione per dimostrarlo. Un paio di giorni fa, sull’onda del tormentone cinematografico del momento, ha postato l’immagine di un televisore senza antenna montata, con un commento ironico (“Guardando ’50 sfumature di grigio’”), che ha strappato sorrisi anche ai compagni di squadra. Leggero fuori dal rettangolo verde, quanto serio e determinato una volta stretti i guanti, quando è chiamato ad assolvere a quel compito che si è scelto da giovanissimo e che ora, tre lustri dopo, può aprirgli la strada verso l’elite della categoria. Ad attenderlo c’è l’Inter (in via diretta, qualora non dovesse spuntarla Bardi in ottica linea verde) o indiretta, con quel prestito a un altro club di A che il diretto interessato ha rifiutato la scorsa in estate quando, desideroso di confermare l’elevato rendimento di Cittadella nella prima esperienza tra i “grandi”, alle sirene del Cagliari preferì il richiamo di Beretta.

DA TRAPANI AL TRAPANI – Stasera si ritroverà di fronte la squadra contro la quale ha esordito in una stagione tribolata e dai due volti. Non ci sarà però Matteo Mancosu, l’attaccante sardo che, un girone fa, lo costrinse al fallo da espulsione che decise il match, aggiungendo al danno anche la beffa dell’infortunio procurato, con quell’uscita a valanga nella quale ci rimise la rotula. Micro-frattura e un altro mese e mezzo di stop, la diagnosi impietosa emersa dagli esami strumentali effettuati a Milano, per un contrattempo che andò ad aggiungersi allo strappo rimediato durante i primi giorni di ritiro a Folgaria, rendendo la prima metà di campionato un autentico calvario. Quella contro gli uomini di Boscaglia diventa allora una sfida nella sfida, contro i ricordi e a caccia del record.

IMBATTIBILITA’ – Già, perché in un torneo che pure ha ribadito la buona tenuta della retroguardia nerazzurra dopo i fasti della scorsa stagione, mai Farelli e Di Gennaro, pronto a tagliare il traguardo delle quattordici presenze, hanno saputo blindare la propria porta per tre partite consecutive. L’estremo difensore di Saronno ha incassato l’ultima rete nel pantano di Avellino, quando la zuccata di Castaldo è diventata imprendibile dopo essere schizzata su una delle tante (troppe) pozzanghere del manto erboso (?) irpino. Da allora sono poco più di 200, recuperi compresi, i minuti senza dispiaceri all’attivo, con Pescara e Ternana i cui attacchi sono stati rintuzzati dal talento di Saronno anche con l’aiuto della dea bendata, manifestatasi sotto forma del legno – centrato dal sudamericano Avenatti – al Liberati.

FUTURO SCRITTO – “Avanti così”, aveva commentato DiGe su Instagram a margine del primo blitz stagionale, nel quale, con un paio di interventi decisivi a inizio ripresa, è stato assoluto protagonista anche al netto della buona sorte. Il breve percorso di avvicinamento alla sfida di domani, ha seguito tappe ormai canoniche, con allenamenti centellinati per non sovraccaricare una struttura fragile, e l’animo messo in pace ogni qualvolta lo si vede in campo insieme al preparatore Gentili: “Ho subito così tanti infortuni negli ultimi anni, che so bene come gestirmi e quali accorgimenti prendere”, rassicurava il numero 22 non più di due mesi fa. Le partite successive hanno dimostrato quanta ragione avesse. Leggero e determinato, a caccia di quel piccolissimo record personale con “vista” sulla serie A.