Quel monologo senza risposte

12.05.2017 22:08 di  Marco Ferri   vedi letture
Quel monologo senza risposte
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Quei conti che non tornano. L'intervista rilasciata da Benedetto Mancini al collega Alessandro Zaffarano lascia in sospeso diversi quesiti, probabilmente i più importanti. A quanto è dato sapere la condotta posta in essere ieri dall'imprenditore romano, oltre a mortificare e azzerare l'ottimo operato svolto nei precedenti due mesi dai curatori fallimentari, rischia di avere uno strascico penale che ne esclude(rebbe) qualsivoglia tentativo di prender parte a una delle prossime aste che i professionisti Loreti e Pietricola si troveranno, loro malgrado, ad indire. Di certo l'ex amministratore unico non potrà partecipare con quella Mens Sana Latina Srl generata in tempi record ma dovrà, qualora sia davvero intenzionato a battere ancora una strada che ha già calpestato, farlo con una nuova società.

Messi in un angolo gli (eventuali) aspetti giudiziari della vicenda, tra le obiezioni da muovere al monologo cui si è assistito nel tardo pomeriggio di oggi c'è giocoforza quella relativa al bonifico. Resta inevasa la replica sui motivi che abbiano indotto lo stesso manager, fino a ieri, a rassicurare curatela, giocatori, staff tecnico e dipendenti circa l'effettuazione dello stesso. Se è vero, come dichiarato oggi, che il dietrofront sia maturato a seguito di un vertice avvenuto nella giornata di lunedì (8 maggio), come mai non si era provveduto già prima (dal 27 aprile) a versare quanto promesso? E perché, in alternativa, i soggetti di cui sopra non sono stati messi al corrente che il bonifico era solo stato predisposto ma non portato ad incasso?

Interrogativi ai quali non chiede responso lo scrivente, quanto una piazza che ha continuato a sperare anche quando lo spazio per gli auspici si era già drasticamente ristretto. Cosa dire a quei tifosi che ancora stamane, al termine della conferenza stampa di Vivarini, hanno popolato Piazzale Prampolini sulla scorta delle garanzie ricevute in merito a un imminente arrivo con tanto di contabile al seguito? Se davvero si è deciso di continuare a parlare è a loro, ancor prima che ai giocatori (che senza una società non avranno diritto agli arretrati e risulteranno i primi creditori della società fallita, con le speranze di ricevere gli stipendi in tempi decisamente dilatati che vanno nell’ordine di uno o più anni), che occorre dare una risposta. Che sia possibilmente seria, coerente e corretta, lontana dalla propaganda stucchevole degli ultimi mesi. E che non escluda un decoroso passo indietro.