La sconfitta di Verona mi lascia (quasi) indifferente

29.08.2016 13:59 di  Vincenzo Abbruzzino   vedi letture
La sconfitta di Verona mi lascia (quasi) indifferente

Non me la sento di sparare a zero sulla prestazione del Latina a Verona. Non me la sento perché il Verona è  di un altro pianeta, la retrocessione ha portato nelle sue casse tanti milioni quanti il Latina ne spenderebbe in due anni di esercizio. Non me la sento perché le parole hanno un peso e quando la società nei mesi scorsi ha annunciato una stagione in economia, con particolare attenzione ai giovani, intendeva preannunciare proprio il mercato attuato, povero di nomi ma ricco di giovani. Alla politica verde o ci si crede e se ne accettano le conseguenze, oppure la si contesta, ma non si può invocare i giovani e poi pretendere un campionato di buon respiro.
Per questo la sconfitta di Verona mi lascia quasi indifferente, alle vittorie di Davide su Golia di solito credo poco. Ciò non toglie che qualche riflessione vada fatta e concordo con chi lo ha scritto prima di me, si ha l'impressione che volontà tattica del tecnico e progetto di mercato della società non facciano scopa. È già accaduto la scorsa stagione e gli effetti nefasti li ricordiamo ancora. Il 3-5-2 di Vivarini necessita di esterni ma all'orizzonte non si intravedono nuovi Alhassan o Ristovski. Ci vorrebbe pure un centrale di livello, in grado di fare viaggiare la palla ma, a meno di una crescita esponenziale di Criscuolo e Amadio, l'organico nerazzurro lamenta lacune nel ruolo principale. Pare quasi che la società stia suggerendo al proprio allenatore di rivedere i propri progetti, tornando fors'anche al 4-2-3-1 annunciato al momento dell'insediamento sulla panchina nerazzurra. Vedremo chi correggerà prima il tiro, se la società, con gli ultimi ritocchi di mercato, oppure l'allenatore.