Barberini: "Siamo costruiti per vincere e non ci nascondiamo. Con Olivera avremo un altro passo"

27.10.2017 14:00 di  Marco Ferri   vedi letture
Barberini: "Siamo costruiti per vincere e non ci nascondiamo. Con Olivera avremo un altro passo"
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Ospite di "Pane&Calcio", trasmissione di informazione sportiva dedicata al calcio pontino in onda su SL48 e condotta da Domenico Ippoliti, il centrocampista del Latina Christian Barberini ha parlato a 360° della sua esperienza in nerazzurro. Le sue dichiarazioni integrali riportate da TuttoLatina.com

La tua carriera
Sono di Tor San Lorenzo. Ho giocato con il Racing Club, poi per tre anni ad Aprilia e questo è il mio terzo a Latina.

I primi passi in nerazzurro
Ho esordito due anni fa con gli Allievi Nazionali. Ho avuto come allenatori Pelucchini, Chiappini e Ghirotto.

Cosa ti ha dato questa esperienza col settore giovanile nerazzurro?
Mi ha dato molto, mi ha fatto affacciare a livello nazionale e sono molto felice di essere tornato in maglia nerazzurra in Serie D.

Un ricordo di Ghirotto?
Molta grinta, è un motivatore.

Come riesci a far coincidere calcio e scuola?
Credo sia la normalità per un ragazzo. Il calcio è una passione che abbiamo tutti, la scuola è un dovere e bisogna saper far coincidere le due cose.

Dove ti immagini tra due anni e che giocatore vorresti diventare?
Sinceramente adesso penso al presente. Quello che mi auguro è vedermi il più in alto possibile con questa maglia. Devo migliorare velocità di gioco e di pensiero, vedremo con il tempo cosa succederà.

C'è una posizione che preferisci?
Non ho una preferenza tra mezzala e mediana. Gioco dove mi viene richiesto.  

C'è qualche giocatore tra quelli che affrontavi in allenameto, della squadra dello scorso anno in Serie B, che ti ha lasciato il segno?
Per me Brosco, lo apprezzavo moltissimo sotto il punto di vista tecnico e caratteriale. Quella della scorsa stagione era una buonissima squadra che non meritava tutto questo, poteva competere tranquillamente per altre posizioni.

Magari con uno Iadaresta davanti...
Pasquale è forte, merita molto più della Serie D.

Con Olivera fate un salto di qualità importante
Mette a nostra disposizione tecnica, carattere e umiltà. A noi giovani aiuta tantissimo, con lui si noterà un passo diverso. 

Come hai visto Rubén in questi giorni?
Penso sia felice. Prima della trasferta di Sassari si aspettava che arrivasse questo transfer. Credo sia molto contento e abbia voglia di dimostrare a tutti che ci possa dare tanto. 

Pensi che con il suo ingresso in squadra si possa passare a un 4-3-3 con te mezzala?
Assolutamente. Per me possiamo giocare 4-2-3-1 o 4-3-3, abbiamo le caratteristiche per interpretare ogni modulo.

Qual è il modello di giocatore a cui ti ispiri?
Dei giocatori attuali Pogba e Milinkovic-Savic, del passato Riquelme.

È un Latina che non può più nascondersi
Non possiamo farlo, dobbiamo essere competitivi e puntare in alto. Siamo stati costruiti per quello, la rosa è competitiva. Presi singolarmente abbiamo giocatori che hanno fatto categorie importanti e che adesso si sono calati in questa realtà per dare una mano a risalire. Il tempo ci dirà il nostro destino.

Cosa hanno in più di voi Rieti e Atletico?
Se non sbaglio molti giocatori del Rieti giocano insieme da 3-4 anni. L'Atletico è una squadra nuova ma ha fatto acquisti importanti come Tortolano e altri elementi importanti per la categoria.

Come vanno le cose con Catinali in mezzo al campo?
Benissimo. Edo è una persona che dal primo giorno mi ha dato consigli, mi aiuta in campo nella posizione ed è veramente forte.

Ti aspettavi di essere così tanto protagonista e titolare inamovibile?
Sinceramente no, vedendo anche il campionato gli under schierati sono di solito il portiere, i terzini e gli esterni d'attacco, mentre i centrocampisti in età di Lega sono forse uno o due. Sono veramente a livello personale di quello che ho fatto finora.

Sugli altri under presenti in squadra
Sono tutti forte, a partire dall'altro '99 Alario che per me è molto bravo. Non deve esserci rivalità, è un gruppo che funziona.

Di Chiappini cosa dici?
Per me è stato molto importante, l'ho avuto al primo anno a Latina ed è stato decisivo per farmi tornare qui. Sta credendo in me, gli devo tanto.

Dopo il fallimento cosa hai pensato?
Appena mi è arrivata la chiamata non ho potuto dire di no. È una piazza importante, avendo fatto due anni di settore giovanile aspiravo a giocare in prima squadra. Sono molto contento di questa scelta.

Cosa ti aspetti dalla partita di domenica?
Sarà una partita molto dura come lo sono state tutte fin qui. Ancora dobbiamo studiare bene gli avversari, capire il modulo. Sarà una battaglia.

Vi aspettate di dover fare la partita contro un'avversaria che alza le barricate?
Speriamo di no. Finora la maggior parte delle squadre che sono venute al Francioni ci hanno messo in difficoltà proprio in questo modo: difendendosi molto bassi e chiudendoci tutti gli spazi.

C'è un aspetto sul quale devi ancora lavorare e migliorare?
Senza dubbio la velocità di pensiero, liberarmi prima della palla. Molte volte tendo a fare un tocco in più e perdo l'attimo.

E nelle incursioni in fase offensiva?
Quello sì, ma giocando a due diventa un po' più difficile. 

Mercoledì c'è l'insidiosa trasferta di Albano
L'Albalonga, come dimostra la classifica, è una squadra molto forte. Sarà molto dura.

A Sassari avete perso terreno rispetto alle prime della classe. Il prossimo turno potrebbe favorirvi?
Cassino è un ambiente molto caldo, lo abbiamo visto. È una squadra molto compatta, quindi per l'Atletico sarà una partita molto dura. Speriamo bene.

Chi è più forte tra Rieti e Atletico Sff?
L'Atletico non l'ho ancora visto, il Rieti ha dimostrato di essere molto forte. La partita con loro la vorrei cancellare, così come i miei compagni di squadra.